La falsificazione del male. Anticristo e katechon nel pensiero religioso e politico russo dell'età d'argento

The Silver Age is a crucial period in the history of Russian culture of the twentieth century that appears as a unit complex and contradictory. This unit is epitomized by the apocalyptic vision that is revealed in the catastrophism of consciousness poetic and philosophical: the Antichrist is the myth theological-political unifying the Silver Age, which foreshadowing an anti-utopia that was occurring in rhythm delusional process revolutionary, which simultaneous falsification of good and evil, would assume the guise of benevolent and humanitarian utopia.

L’età d’argento è un periodo cruciale della storia della cultura russa del XX secolo che appare come unità complessa e contraddittoria. Tale unità è epitomata dalla visione apocalittica che si rivela nel catastrofismo della coscienza poetica e filosofica: l’Anticristo è il mito teologico-politico unificatore dell’età d’argento, quale prefigurazione di una antiutopia che si andava verificando seguendo il ritmo delirante del processo rivoluzionario che, quale simultanea falsificazione del bene e del male, avrebbe assunto le mentite spoglie di un’utopia benevolente e umanitaria.