Between the 16th and 17th century, the Roman ecclesiastical hierarchies undertook to dam the wide-spreading female prostitution in the city by providing a series of sanctions but also trying to redeem these women by setting up some institutions to recover them. Therefore several establishments were founded: the monasteries of Santa Maria Maddalena al Corso and of San Giacomo alla Lungara for former prostitutes who wanted to became cloistered nuns; the holy houses of Santa Marta, Santa Chiara and Santa Croce alle Scalette for women who were forced to prostitute by their husbands and for prostitutes who didn’t want to profess solemn vows; the conservatoire of Santa Caterina dei Funari for the daughters of courtesans; the communities of San Filippo Neri and of Santa Maria del Rifugio for other misguided women. Different were the procedures and requirements to be accepted in these institutes, often overburdened by debts and troubled by internal unrest and conflicts.

Tra il XVI e il XVII secolo, le gerarchie ecclesiastiche romane si impegnarono per arginare il flagello della prostituzione dilagante in città attraverso una serie di sanzioni, ma anche cercando di riscattare le meretrici tramite la fondazione di istituzioni finalizzate a recuperarle. Sorsero così diverse strutture: i monasteri di Santa Maria Maddalena al Corso e di San Giacomo alla Lungara per ex prostitute che volevano diventare monache di clausura; le case pie di Santa Marta, Santa Chiara e Santa Croce alle Scalette per le donne costrette a prostituirsi dai mariti e per le prostitute che non volevano professare i voti solenni; il conservatorio di Santa Caterina dei Funari per le figlie delle cortigiane; le comunità di San Filippo Neri e di Santa Maria del Rifugio per altre donne fuorviate. Variegate furono inoltre le procedure e i requisiti per essere ammesse in tali istituti, spesso sovraccarichi di debiti e turbati da disordini interni e conflitti.

“Ritener dette donne con tal temperamento”. Case pie e monasteri per il recupero delle ex prostitute a Roma (secc. XVI-XVII) / Lirosi, Alessia. - In: ANALECTA AUGUSTINIANA. - ISSN 0392-2855. - STAMPA. - LXXVI, 2013(2013), pp. 153-208.

“Ritener dette donne con tal temperamento”. Case pie e monasteri per il recupero delle ex prostitute a Roma (secc. XVI-XVII)

LIROSI, ALESSIA
2013

Abstract

Between the 16th and 17th century, the Roman ecclesiastical hierarchies undertook to dam the wide-spreading female prostitution in the city by providing a series of sanctions but also trying to redeem these women by setting up some institutions to recover them. Therefore several establishments were founded: the monasteries of Santa Maria Maddalena al Corso and of San Giacomo alla Lungara for former prostitutes who wanted to became cloistered nuns; the holy houses of Santa Marta, Santa Chiara and Santa Croce alle Scalette for women who were forced to prostitute by their husbands and for prostitutes who didn’t want to profess solemn vows; the conservatoire of Santa Caterina dei Funari for the daughters of courtesans; the communities of San Filippo Neri and of Santa Maria del Rifugio for other misguided women. Different were the procedures and requirements to be accepted in these institutes, often overburdened by debts and troubled by internal unrest and conflicts.
2013
Tra il XVI e il XVII secolo, le gerarchie ecclesiastiche romane si impegnarono per arginare il flagello della prostituzione dilagante in città attraverso una serie di sanzioni, ma anche cercando di riscattare le meretrici tramite la fondazione di istituzioni finalizzate a recuperarle. Sorsero così diverse strutture: i monasteri di Santa Maria Maddalena al Corso e di San Giacomo alla Lungara per ex prostitute che volevano diventare monache di clausura; le case pie di Santa Marta, Santa Chiara e Santa Croce alle Scalette per le donne costrette a prostituirsi dai mariti e per le prostitute che non volevano professare i voti solenni; il conservatorio di Santa Caterina dei Funari per le figlie delle cortigiane; le comunità di San Filippo Neri e di Santa Maria del Rifugio per altre donne fuorviate. Variegate furono inoltre le procedure e i requisiti per essere ammesse in tali istituti, spesso sovraccarichi di debiti e turbati da disordini interni e conflitti.
donne; prostitute; recupero sociale; monasteri; monache; clausura; Case pie; conservatori; Roma
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
“Ritener dette donne con tal temperamento”. Case pie e monasteri per il recupero delle ex prostitute a Roma (secc. XVI-XVII) / Lirosi, Alessia. - In: ANALECTA AUGUSTINIANA. - ISSN 0392-2855. - STAMPA. - LXXVI, 2013(2013), pp. 153-208.
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