L’articolo è la parte seconda a stampa di un’ampia relazione che illustra la ricerca, lo studio preliminare, il progetto e i primi lavori eseguiti per il restauro e il consolidamento delle strutture edilizie gravemente deteriorate dall’abbandono e dalle spoliazioni e crolli a quello conseguito. Nel complesso la costruzione manifestava la perdita della geometria originaria, la sconnessione e la rottura dei legami fra gli elementi strutturali, con insorgenza di lesioni e distacchi, stati provvisori di compensazione statica con parzializzazione della sezione resistente, configurazioni instabili che precedevano i crolli. Il processo di ruderizzazione avviatosi è stato interrotto e invertito per desiderio della comunità locale di evitare la definitiva perdita del vetusto monumento; il restauro conservativo, il consolidamento delle strutture superstiti, la ricostruzione delle parti crollate hanno consentito il recupero funzionale dell’intero complesso. Il progetto di restauro e la realizzazione delle opere è illustrato nei vari paragrafi in cui il saggio è suddiviso: a) il dissesto statico della fabbrica e il degrado degli elementi architettonici: interventi di consolidamento e opere di restauro; b) sequenza dei principali lavori previsti; c) cantiere, lavorazioni, operatori; d) istituzioni, committenza, normativa e impresa esecutrice.
Il restauro della chiesa abbaziale di San Salvatore Maggiore presso Concerviano (Rieti) - parte seconda / Palmerio, Giancarlo; Fiorani, Donatella; A., Riccini. - In: TEMA. TEMPO MATERIA ARCHITETTURA. - STAMPA. - a.1998:2(1998), pp. 67-75 e 80.
Il restauro della chiesa abbaziale di San Salvatore Maggiore presso Concerviano (Rieti) - parte seconda
PALMERIO, Giancarlo;FIORANI, Donatella;
1998
Abstract
L’articolo è la parte seconda a stampa di un’ampia relazione che illustra la ricerca, lo studio preliminare, il progetto e i primi lavori eseguiti per il restauro e il consolidamento delle strutture edilizie gravemente deteriorate dall’abbandono e dalle spoliazioni e crolli a quello conseguito. Nel complesso la costruzione manifestava la perdita della geometria originaria, la sconnessione e la rottura dei legami fra gli elementi strutturali, con insorgenza di lesioni e distacchi, stati provvisori di compensazione statica con parzializzazione della sezione resistente, configurazioni instabili che precedevano i crolli. Il processo di ruderizzazione avviatosi è stato interrotto e invertito per desiderio della comunità locale di evitare la definitiva perdita del vetusto monumento; il restauro conservativo, il consolidamento delle strutture superstiti, la ricostruzione delle parti crollate hanno consentito il recupero funzionale dell’intero complesso. Il progetto di restauro e la realizzazione delle opere è illustrato nei vari paragrafi in cui il saggio è suddiviso: a) il dissesto statico della fabbrica e il degrado degli elementi architettonici: interventi di consolidamento e opere di restauro; b) sequenza dei principali lavori previsti; c) cantiere, lavorazioni, operatori; d) istituzioni, committenza, normativa e impresa esecutrice.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.