Riassunto: Viremia siero-placentare e trasmissione materno-fetale del virus dell’epatite C. P. PENNESI, U. CATALDI, F. VIZZACCARO La trasmissione verticale dell’HCV è legata ai livelli di viremia materna. In particolare, il contagio si verifica prevalentemente per i neonati di madri i cui livelli di HCV-RNA sono superiori a 106 copie/ml. Nel nostro studio abbiamo seguito 59 gravidanze in donne Ab anti-HCV +. Sono state utilizzate le seguenti indagini di laboratorio: - test RIBA II e test ELISA di III generazione (18 pazienti) per la ricerca degli Ab anti-HCV; - metodica PCR e AMPLICOR HCV MONITOR (19 pazienti) per la ricerca dell’HCV-RNA. Tali indagini sono state eseguite anche sul siero dei neonati a 3, 6, 12, 18 mesi di vita. La trasmissione verticale dell’HCV si è verificata con maggiore frequenza (80%) nei nati da parto spontaneo dalle donne HCV-RNA+. Dei nati da madri HCV-RNA+, che erano state sottoposte a parto cesareo, solo il 15% è risultato positivo alla ricerca dell’HCV-RNA. Altresì, l’11,11% dei nati dalle donne HCV-RNA- è risultato HCV-RNA+. Da ciò si evidenzia che la trasmissione materno-fetale dell’HCV è strettamente correlata alla positività dell’HCV-RNA siero placentare e che il rischio di trasmissione dell’infezione al feto è associato ad un alto livello di viremia nella madre (superiore a 106 copie/ml). Tale rischio diminuisce se viene eseguito, a scopo preventivo, il taglio cesareo d’elezione a tutte le donne HCV-RNA+ con metodica di emostasi pre-estrazione fetale.

Viremia siero-placentare e trasmissione materno-fetale del virus dell'epatite C / Pennesi, Primo; Cataldi, U; Vizzaccaro, F.. - STAMPA. - XXVII n°3:(2005), pp. 73-76.

Viremia siero-placentare e trasmissione materno-fetale del virus dell'epatite C

PENNESI, Primo;
2005

Abstract

Riassunto: Viremia siero-placentare e trasmissione materno-fetale del virus dell’epatite C. P. PENNESI, U. CATALDI, F. VIZZACCARO La trasmissione verticale dell’HCV è legata ai livelli di viremia materna. In particolare, il contagio si verifica prevalentemente per i neonati di madri i cui livelli di HCV-RNA sono superiori a 106 copie/ml. Nel nostro studio abbiamo seguito 59 gravidanze in donne Ab anti-HCV +. Sono state utilizzate le seguenti indagini di laboratorio: - test RIBA II e test ELISA di III generazione (18 pazienti) per la ricerca degli Ab anti-HCV; - metodica PCR e AMPLICOR HCV MONITOR (19 pazienti) per la ricerca dell’HCV-RNA. Tali indagini sono state eseguite anche sul siero dei neonati a 3, 6, 12, 18 mesi di vita. La trasmissione verticale dell’HCV si è verificata con maggiore frequenza (80%) nei nati da parto spontaneo dalle donne HCV-RNA+. Dei nati da madri HCV-RNA+, che erano state sottoposte a parto cesareo, solo il 15% è risultato positivo alla ricerca dell’HCV-RNA. Altresì, l’11,11% dei nati dalle donne HCV-RNA- è risultato HCV-RNA+. Da ciò si evidenzia che la trasmissione materno-fetale dell’HCV è strettamente correlata alla positività dell’HCV-RNA siero placentare e che il rischio di trasmissione dell’infezione al feto è associato ad un alto livello di viremia nella madre (superiore a 106 copie/ml). Tale rischio diminuisce se viene eseguito, a scopo preventivo, il taglio cesareo d’elezione a tutte le donne HCV-RNA+ con metodica di emostasi pre-estrazione fetale.
2005
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Viremia siero-placentare e trasmissione materno-fetale del virus dell'epatite C / Pennesi, Primo; Cataldi, U; Vizzaccaro, F.. - STAMPA. - XXVII n°3:(2005), pp. 73-76.
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