- Obiettivi didattici llustrare le potenzialità del gel ecografico endorettale nella valutazione delle neoplasie rettali - Introduzione La valutazione delle neoplasie rettali con risonanza magnetica (RM) a 3 Tesla (3 T) può essere resa più accurata dalla somministrazione di routine di gel endorettale. - Descrizione La risonanza magnetica ad alto campo permette di valutare accuratamente gli strati parietali del ret-to; sebbene sia riconosciuta l’utilità dell’impiego del gel endorettale per le lesioni di piccole di-mensioni, esso non trova un consenso unanime specialmente nelle lesioni di dimensioni maggiori. La distensione del retto potrebbe alterare i rapporti anatomici e comprimere il mesoretto, specialmente nelle lesioni distali. Tuttavia noi riteniamo che tale metodica sia estremamente utile specialmente per le lesioni sessili, a larga base d’impianto, limitate alla tonaca sottomucosa e muscolare e nella valutazione del tessuto residuo dopo trattamento neoadiuvante. Per ovviare agli svantaggi che comporta il gel, il nostro protocollo prevede le seguenti sequenze: T2 fast spin echo (FSE) nei piani assiale (Ax) e sagittale (Sag), T2 FSE Ax con soppressione del segnale del tessuto adiposo (FS), sequenze in diffusione ecoplanari (DWI-EPI) Ax con b=0,500,1000; successivamente viene disteso il lume del retto con 60-100 ml di gel ecografico e vengono acquisite sequenze T2 FSE Ax e Sag, e T1 FSE Ax prima e dopo somministrazione endovenosa di mezzo di contrasto a base di gadolinio. - Conclusioni L’acquisizione di scansioni prima e dopo distensione endorettale con gel ecografico consente di be-neficiare dei vantaggi apportati del gel, senza correre il rischio di alterare i rapporti anatomici reali; inoltre, impiegando sequenze veloci con alto campo magnetico il tempo totale di scansione non viene significativamente aumentato.

Risonanza magnetica a 3 Tesla nella valutazione delle neoplasie rettali utilizzando il gel ecografico come mezzo di contrasto endoluminale / Guerrieri, D.; Panzironi, Giuseppe; Garau, L. M.; DE CRISTOFARO, Flaminia; Di Paola, C.. - STAMPA. - (2014), pp. 454-454. (Intervento presentato al convegno 46° Congresso Nazionale SIRM 2014 tenutosi a Firenze nel 22-25 maggio 2014).

Risonanza magnetica a 3 Tesla nella valutazione delle neoplasie rettali utilizzando il gel ecografico come mezzo di contrasto endoluminale

PANZIRONI, Giuseppe;DE CRISTOFARO, Flaminia;
2014

Abstract

- Obiettivi didattici llustrare le potenzialità del gel ecografico endorettale nella valutazione delle neoplasie rettali - Introduzione La valutazione delle neoplasie rettali con risonanza magnetica (RM) a 3 Tesla (3 T) può essere resa più accurata dalla somministrazione di routine di gel endorettale. - Descrizione La risonanza magnetica ad alto campo permette di valutare accuratamente gli strati parietali del ret-to; sebbene sia riconosciuta l’utilità dell’impiego del gel endorettale per le lesioni di piccole di-mensioni, esso non trova un consenso unanime specialmente nelle lesioni di dimensioni maggiori. La distensione del retto potrebbe alterare i rapporti anatomici e comprimere il mesoretto, specialmente nelle lesioni distali. Tuttavia noi riteniamo che tale metodica sia estremamente utile specialmente per le lesioni sessili, a larga base d’impianto, limitate alla tonaca sottomucosa e muscolare e nella valutazione del tessuto residuo dopo trattamento neoadiuvante. Per ovviare agli svantaggi che comporta il gel, il nostro protocollo prevede le seguenti sequenze: T2 fast spin echo (FSE) nei piani assiale (Ax) e sagittale (Sag), T2 FSE Ax con soppressione del segnale del tessuto adiposo (FS), sequenze in diffusione ecoplanari (DWI-EPI) Ax con b=0,500,1000; successivamente viene disteso il lume del retto con 60-100 ml di gel ecografico e vengono acquisite sequenze T2 FSE Ax e Sag, e T1 FSE Ax prima e dopo somministrazione endovenosa di mezzo di contrasto a base di gadolinio. - Conclusioni L’acquisizione di scansioni prima e dopo distensione endorettale con gel ecografico consente di be-neficiare dei vantaggi apportati del gel, senza correre il rischio di alterare i rapporti anatomici reali; inoltre, impiegando sequenze veloci con alto campo magnetico il tempo totale di scansione non viene significativamente aumentato.
File allegati a questo prodotto
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/685221
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact