Il saggio analizza la nascita di uno sguardo, quello dell’Occidente sull’Altro, che sarà parte essenziale delle velleità panottiche del cinema delle origini. Le grandi esposizioni universali a cavallo tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo sono uno dei luoghi privilegiati per comprendere i modi di costruzione di questa spettacolarizzazione dell’alterità. In particolare il Villaggio eritreo all’Esposizione di Palermo 1891-1892 offre l’occasione di vedere da vicino, come, ancor prima della nascita del cinema, lo sguardo antropologico sia un fedele alleato della fotografia e, presto, del cinema nelle nuove società di massa. This essay explore the birth of a gaze, the West’s at the Other, which would become an essential part of Early Cinema panoptical ambitions. The Great Universal Expositions at the turn of the 20th century are among the most suitable places to grasp the ways of construction of this turning the otherness in show. Specially the Eritrean Village at the Palermo Exposition 1891-1892 proffers the opportunity to have a close look at how, even before the cinema’s birth, the anthropological gaze was a faithful ally to the photography and, soon, to the movies in mass society.
Il villaggio eritreo all'Esposizione Nazionale di Palermo 1891-1892 / Fanara, Giulia. - In: ARCHIVIO STORICO SICILIANO. - ISSN 1120-0715. - XXXI:(2005), pp. 33-93.
Il villaggio eritreo all'Esposizione Nazionale di Palermo 1891-1892
FANARA, Giulia
2005
Abstract
Il saggio analizza la nascita di uno sguardo, quello dell’Occidente sull’Altro, che sarà parte essenziale delle velleità panottiche del cinema delle origini. Le grandi esposizioni universali a cavallo tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo sono uno dei luoghi privilegiati per comprendere i modi di costruzione di questa spettacolarizzazione dell’alterità. In particolare il Villaggio eritreo all’Esposizione di Palermo 1891-1892 offre l’occasione di vedere da vicino, come, ancor prima della nascita del cinema, lo sguardo antropologico sia un fedele alleato della fotografia e, presto, del cinema nelle nuove società di massa. This essay explore the birth of a gaze, the West’s at the Other, which would become an essential part of Early Cinema panoptical ambitions. The Great Universal Expositions at the turn of the 20th century are among the most suitable places to grasp the ways of construction of this turning the otherness in show. Specially the Eritrean Village at the Palermo Exposition 1891-1892 proffers the opportunity to have a close look at how, even before the cinema’s birth, the anthropological gaze was a faithful ally to the photography and, soon, to the movies in mass society.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.