Se fra i brandelli di carne che cospargono il finale de La grande bouffe di Ferreri si articola il ritorno all’uomo come animale fisiologico, viande baconiana, nella produzione di Ciprì e Maresco si annulla il dualismo antropologico uomo-bestia ed emerge il tentativo di attestare la dimensione tragica – piuttosto che edonistica - del corpo. Il quadro accosta umano e ferino fino a saldarli: divenire animale come rottura della distinzione dualistica fra pulsionale e razionale, nell’apertura verso i territori dell’impersonale.

Ogni uomo che soffre è carne macellata / Busetta, Laura. - In: FATA MORGANA. - ISSN 1970-5786. - STAMPA. - 14:(2011), pp. 171-178.

Ogni uomo che soffre è carne macellata

BUSETTA, LAURA
2011

Abstract

Se fra i brandelli di carne che cospargono il finale de La grande bouffe di Ferreri si articola il ritorno all’uomo come animale fisiologico, viande baconiana, nella produzione di Ciprì e Maresco si annulla il dualismo antropologico uomo-bestia ed emerge il tentativo di attestare la dimensione tragica – piuttosto che edonistica - del corpo. Il quadro accosta umano e ferino fino a saldarli: divenire animale come rottura della distinzione dualistica fra pulsionale e razionale, nell’apertura verso i territori dell’impersonale.
2011
Deleuze; Ferreri; Bacon
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Ogni uomo che soffre è carne macellata / Busetta, Laura. - In: FATA MORGANA. - ISSN 1970-5786. - STAMPA. - 14:(2011), pp. 171-178.
File allegati a questo prodotto
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/661682
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact