The SENTIERI Project represents the first comprehensive analysis of the health impact of residence in National Priority Contaminated Sites (NPCSs). For the first time, it considers three distinct health outcomes: mortality (2003-2010), cancer incidence (1996- 2005) and hospital discharges (2005-2010). The Report includes a commentary explaining methodology and approach, as well as remarks on the causal association between environmental exposures and investigated health outcomes based on the a priori assessments of the epidemiological evidence; the main implications for public health and scientific research priorities are also presented. The approach put forward by SENTIERI was among those sanctioned by the World Health Organization to conduct an initial description of the health status of residents of contaminated sites. Results relating to individual diseases that can be traced back to a single agent, such as asbestiform fibres, can be easily analysed. Data collected concerning some o

Il Progetto SENTIERI è la prima trattazione sistematica in Italia dell’impatto sanitario della residenza nei «siti di interesse nazionale» per le bonifiche (SIN). Questo Rapporto presenta, per la prima volta, l’analisi di tre differenti esiti sanitari: mortalità (2003-2010), incidenza oncologica (1996-2005) e ricoveri ospedalieri (2005-2010) nei SIN. I risultati sono commentati in relazione ad alcuni aspetti di validità del disegno della metodologia adottata; sono poi esaminati il tema dell’inferenza causale e il ruolo delle valutazioni a priori nello specifico dei risultati dell’impatto sanitario nei SIN, le principali implicazioni di sanità pubblica e le priorità per la ricerca scientifica. L’approcciomesso a punto nell’ambito di SENTIERI è stato incluso dall’OMS fra quelli ritenuti validi per condurre una prima caratterizzazione dello stato di salute delle popolazioni residenti nei siti contaminati. I risultati relativi a singole patologie con agente eziologico pressoché unico (es: le fibre asbestiformi) sono di agevole commento. Il mesotelioma della pleura e il tumore maligno della pleura, suo proxy, mostrano incrementi nei SIN di Biancavilla (dove è presente la fibra asbestiforme fluoro-edenite) e Priolo, dove l’asbesto è presente insieme ad altri contaminanti ambientali. Si osservano aumenti anche nei SIN con aree portuali (es: Trieste, Taranto, Venezia) e con attività industriali a prevalente vocazione chimica (Laguna di Grado e Marano, Priolo, Venezia) e siderurgica (Taranto, Terni, Trieste). Più complesso è commentare incrementi per patologie con eziologia multifattoriale (es: tumore del polmone e malattie respiratorie) in siti industriali con sorgenti emissive molteplici ed eterogenee. Esistono casi più articolati nei quali i risultati nelle tre basi di dati e/o nei due generi non sono allineati (es: per il tumore del polmone a Venezia sono aumentati mortalità e ricoverate solo tra le donne): in queste circostanze, per una adeguata discussione dei risultati è necessario considerare alcuni fattori quali l’appropriatezza dell’esito che mostra un eccesso tenendo anche conto della latenza, della durata e del periodo dell’osservazione. Altri risultati di interesse riguardano le patologie del sistema urinario nei SIN Basso bacino del fiume Chienti e Taranto. Ogni SIN merita una trattazione a sé e i 17 SIN non possono essere ordinati per gravità come profilo di incidenza tumorale. In alcuni SIN lo studio SENTIERI, seppure di natura descrittiva, fornisce dati sufficienti per non differire azioni di bonifica/mitigazione, come per esempio nei SIN di Biancavilla e Brescia-Caffaro. Lo stesso vale per siti più complessi, come quello di Taranto, per i quali i risultati di SENTIERI e l’insieme delle informazioni disponibili attribuiscono un ruolo alle esposizioni ambientali. A Taranto e in altri SIN per i quali le conoscenze sono ricche e solide è ora possibile prevedere procedure di valutazione integrata dell’impatto ambientale e sanitario (VIIAS). Le caratteristiche metodologiche dello studio SENTIERI, in particolare l’utilizzo di tre basi di dati a livello comunale, e il disegno di tipo geografico non consentono, in linea generale, la formulazione di valutazioni causali, ma l’individuazione di indicazioni di possibile rilevanza eziologica da approfondire con studi mirati, senza che questo dilazioni l’indifferibile risanamento ambientale.

[SENTIERI Project: discussion and conclusions] / Pirastu, Roberta; Ricci, P; Comba, P; Bianchi, F; Biggeri, A; Conti, S; Fazzo, L; Forastiere, F; Iavarone, I; Martuzzi, M; Musmeci, L; Pasetto, R; Zona, A; Crocetti, E.. - In: EPIDEMIOLOGIA E PREVENZIONE. - ISSN 1120-9763. - STAMPA. - 38:(2014), pp. 125-133.

[SENTIERI Project: discussion and conclusions].

PIRASTU, Roberta;
2014

Abstract

The SENTIERI Project represents the first comprehensive analysis of the health impact of residence in National Priority Contaminated Sites (NPCSs). For the first time, it considers three distinct health outcomes: mortality (2003-2010), cancer incidence (1996- 2005) and hospital discharges (2005-2010). The Report includes a commentary explaining methodology and approach, as well as remarks on the causal association between environmental exposures and investigated health outcomes based on the a priori assessments of the epidemiological evidence; the main implications for public health and scientific research priorities are also presented. The approach put forward by SENTIERI was among those sanctioned by the World Health Organization to conduct an initial description of the health status of residents of contaminated sites. Results relating to individual diseases that can be traced back to a single agent, such as asbestiform fibres, can be easily analysed. Data collected concerning some o
2014
Il Progetto SENTIERI è la prima trattazione sistematica in Italia dell’impatto sanitario della residenza nei «siti di interesse nazionale» per le bonifiche (SIN). Questo Rapporto presenta, per la prima volta, l’analisi di tre differenti esiti sanitari: mortalità (2003-2010), incidenza oncologica (1996-2005) e ricoveri ospedalieri (2005-2010) nei SIN. I risultati sono commentati in relazione ad alcuni aspetti di validità del disegno della metodologia adottata; sono poi esaminati il tema dell’inferenza causale e il ruolo delle valutazioni a priori nello specifico dei risultati dell’impatto sanitario nei SIN, le principali implicazioni di sanità pubblica e le priorità per la ricerca scientifica. L’approcciomesso a punto nell’ambito di SENTIERI è stato incluso dall’OMS fra quelli ritenuti validi per condurre una prima caratterizzazione dello stato di salute delle popolazioni residenti nei siti contaminati. I risultati relativi a singole patologie con agente eziologico pressoché unico (es: le fibre asbestiformi) sono di agevole commento. Il mesotelioma della pleura e il tumore maligno della pleura, suo proxy, mostrano incrementi nei SIN di Biancavilla (dove è presente la fibra asbestiforme fluoro-edenite) e Priolo, dove l’asbesto è presente insieme ad altri contaminanti ambientali. Si osservano aumenti anche nei SIN con aree portuali (es: Trieste, Taranto, Venezia) e con attività industriali a prevalente vocazione chimica (Laguna di Grado e Marano, Priolo, Venezia) e siderurgica (Taranto, Terni, Trieste). Più complesso è commentare incrementi per patologie con eziologia multifattoriale (es: tumore del polmone e malattie respiratorie) in siti industriali con sorgenti emissive molteplici ed eterogenee. Esistono casi più articolati nei quali i risultati nelle tre basi di dati e/o nei due generi non sono allineati (es: per il tumore del polmone a Venezia sono aumentati mortalità e ricoverate solo tra le donne): in queste circostanze, per una adeguata discussione dei risultati è necessario considerare alcuni fattori quali l’appropriatezza dell’esito che mostra un eccesso tenendo anche conto della latenza, della durata e del periodo dell’osservazione. Altri risultati di interesse riguardano le patologie del sistema urinario nei SIN Basso bacino del fiume Chienti e Taranto. Ogni SIN merita una trattazione a sé e i 17 SIN non possono essere ordinati per gravità come profilo di incidenza tumorale. In alcuni SIN lo studio SENTIERI, seppure di natura descrittiva, fornisce dati sufficienti per non differire azioni di bonifica/mitigazione, come per esempio nei SIN di Biancavilla e Brescia-Caffaro. Lo stesso vale per siti più complessi, come quello di Taranto, per i quali i risultati di SENTIERI e l’insieme delle informazioni disponibili attribuiscono un ruolo alle esposizioni ambientali. A Taranto e in altri SIN per i quali le conoscenze sono ricche e solide è ora possibile prevedere procedure di valutazione integrata dell’impatto ambientale e sanitario (VIIAS). Le caratteristiche metodologiche dello studio SENTIERI, in particolare l’utilizzo di tre basi di dati a livello comunale, e il disegno di tipo geografico non consentono, in linea generale, la formulazione di valutazioni causali, ma l’individuazione di indicazioni di possibile rilevanza eziologica da approfondire con studi mirati, senza che questo dilazioni l’indifferibile risanamento ambientale.
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
[SENTIERI Project: discussion and conclusions] / Pirastu, Roberta; Ricci, P; Comba, P; Bianchi, F; Biggeri, A; Conti, S; Fazzo, L; Forastiere, F; Iavarone, I; Martuzzi, M; Musmeci, L; Pasetto, R; Zona, A; Crocetti, E.. - In: EPIDEMIOLOGIA E PREVENZIONE. - ISSN 1120-9763. - STAMPA. - 38:(2014), pp. 125-133.
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