Hysteroscopic myomectomy requires an array of instrumentation to accommodate a variety of intraoperative scenarios. Physicians should avoid scheduling a case unless the required equipment is available, and every operating room should have redundant equipment because instrument failures do occur. Evaluation of each patient must include an assessment of whether the cervix is amenable to hysteroscopic surgery. Surgeons should avoid performing hysteroscopic myomectomy on patients who have unrealistic expectations or taking on surgical challenges that are beyond their current abilities. Likewise, ob/gyns should not be pressured into performing a procedure if they do not believe it can be done safely and should not complete a procedure complicated by poor visualization and excessive fluid absorption; doing so invites both frustration and danger. Because patients do not present themselves in order of increasing complexity, it is best to begin with simple cases so that the surgeon and team can develop skills and confldence.

La miomectomia isteroscopica richiede una strumentazione varia adatta alla varietà degli scenari intraoperatori possibili. Lo specialista deve evitare di programmare la procedura se non è disponibile l’equipaggiamento necessario e tutte le sale operatorie dovrebbero avere materiale di scorta poiché possono verificarsi rotture o malfunzionamento degli strumenti necessari. La valutazione della singola paziente prevede anche di verificare se il collo uterino è adatto alla chirurgia isteroscopica. Il chirurgo deve evitare di intervenire su pazienti con aspettative irrealistiche o con problematiche operative oltre le sue reali capacità. Analogamente non si dovrebbe cedere a pressioni se non si è sicuri di poter realizzare l’intervento in assoluta sicurezza e comunque si deve interrompere la procedura se la visualizzazione è insufficiente o l’assorbimento di fluido eccessivo; agendo al contrario ci si espone a insuccessi frustranti ed a pericoli. Le pazienti non si presentano in ordine crescente di complessità e, quindi, l’atteggiamento migliore per un chirurgo e la sua équipe è di iniziare con casi semplici così da acquisire progressivamente abilità e sicurezza.

La miomectomia isteroscopica: un’esperienza di 24 anni / Maturo, Alessandro. - In: GIORNALE ITALIANO DI OSTETRICIA E GINECOLOGIA. - ISSN 0391-9013. - STAMPA. - 34:6(2012), pp. 553-559.

La miomectomia isteroscopica: un’esperienza di 24 anni.

MATURO, Alessandro
2012

Abstract

Hysteroscopic myomectomy requires an array of instrumentation to accommodate a variety of intraoperative scenarios. Physicians should avoid scheduling a case unless the required equipment is available, and every operating room should have redundant equipment because instrument failures do occur. Evaluation of each patient must include an assessment of whether the cervix is amenable to hysteroscopic surgery. Surgeons should avoid performing hysteroscopic myomectomy on patients who have unrealistic expectations or taking on surgical challenges that are beyond their current abilities. Likewise, ob/gyns should not be pressured into performing a procedure if they do not believe it can be done safely and should not complete a procedure complicated by poor visualization and excessive fluid absorption; doing so invites both frustration and danger. Because patients do not present themselves in order of increasing complexity, it is best to begin with simple cases so that the surgeon and team can develop skills and confldence.
2012
La miomectomia isteroscopica richiede una strumentazione varia adatta alla varietà degli scenari intraoperatori possibili. Lo specialista deve evitare di programmare la procedura se non è disponibile l’equipaggiamento necessario e tutte le sale operatorie dovrebbero avere materiale di scorta poiché possono verificarsi rotture o malfunzionamento degli strumenti necessari. La valutazione della singola paziente prevede anche di verificare se il collo uterino è adatto alla chirurgia isteroscopica. Il chirurgo deve evitare di intervenire su pazienti con aspettative irrealistiche o con problematiche operative oltre le sue reali capacità. Analogamente non si dovrebbe cedere a pressioni se non si è sicuri di poter realizzare l’intervento in assoluta sicurezza e comunque si deve interrompere la procedura se la visualizzazione è insufficiente o l’assorbimento di fluido eccessivo; agendo al contrario ci si espone a insuccessi frustranti ed a pericoli. Le pazienti non si presentano in ordine crescente di complessità e, quindi, l’atteggiamento migliore per un chirurgo e la sua équipe è di iniziare con casi semplici così da acquisire progressivamente abilità e sicurezza.
Utero; Miomectomia; Isteroscopia
01 Pubblicazione su rivista::01e Traduzione in rivista
La miomectomia isteroscopica: un’esperienza di 24 anni / Maturo, Alessandro. - In: GIORNALE ITALIANO DI OSTETRICIA E GINECOLOGIA. - ISSN 0391-9013. - STAMPA. - 34:6(2012), pp. 553-559.
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