L'Uruguay, una nazione laica

The article presents the lines of the field research conducted in Uruguay, and the publications and the conference that have ensued. In the panorama of the countries of South America, Uruguay is an area of great interest. Despite being a small country, scarcely populated and with no indigenous population, a buffer State between the two giants Argentina and Brazil from the early colonial history, although it is referred to simply as a territory beyond a river (its name is República Oriental del Uruguay, that simply means “to the East of the Uruguay river”), Uruguay expresses a strong identity and a strong national pride. The research project considered the setting up of the social identity as the center of the construction of contemporary Uruguayan society. The model of modern citizenship is based, in fact, on the fundamental concept of abandonment of previous cultural differences (religious, ethnic, linguistic) towards a political and social integration managed by a State with a predominant role, secular since the early ‘900.

L’articolo presenta le linee lungo le quali si è svolta la ricerca pluriennale condotta in Uruguay e le pubblicazioni e il convegno che ne sono scaturiti. All’interno del panorama dei Paesi dell’America Meridionale, l’Uruguay rappresenta un’area di grande interesse per le peculiarità che lo contraddistinguono. Nonostante sia un Paese piccolo e scarsamente popolato e privo di popolazione indigena, uno Stato cuscinetto tra i due colossi Argentina e Brasile sin dalla prima storia coloniale, nonostante sia indicato semplicemente come un territorio al di là di un fiume (il suo nome è infatti República Oriental del Uruguay, cioè a oriente del fiume Uruguay), l’Uruguay manifesta una fortissima identità e un carattere nazionale orgogliosamente forte. Il progetto di ricerca ha esaminato la costituzione dell’identità sociale come centro della costruzione della società uruguaiana contemporanea. Il modello di cittadinanza moderno si basa, infatti, sul concetto fondamentale dell’abbandono delle differenze culturali precedenti (religiose, etniche, linguistiche) verso una integrazione politica e sociale gestita da uno Stato con un ruolo preponderante, costruitosi come laico già dai primi del ‘900.