La diagnosi oggettiva di abuso alcolico è di grande importanza in medicina clinica e legale. Sono di uso comune, attualmente, diversi metodi analitici per la misura della transferrina carboidrato carente (CDT). Oggetto del nostro studio è quello di rivalutare gli intervalli di riferimento per il dosaggio della CDT con metodica NLatex (N-Latex – SIEMENS, su analizzatore BN Pro Spec®) ed in elettroforesi capillare (EC) (Capillarys, Sebia) in una popolazione di 130 donatori, afferenti al Centro Trasfusionale del Policlinico Umberto I, astemi o moderati bevitori (1 Unità Alcolica/die per la donna e 2 per l’uomo). Si vogliono inoltre confrontare i due differenti metodi analitici su 100 campioni, selezionati in base al loro valore di CDT in EC (negativo: ≤1,3%, n=41; incerto: >1,3% e ≤1,6%, n=25; positivo: >1,6%, n=34) da soggetti alcolisti afferenti al Centro di Riferimento Alcologico della Regione Lazio (Roma, Policlinico Umberto I). Si intende infine considerare l’influenza del dosaggio della transferrina totale sul risultato della determinazione percentuale della CDT nel test N-Latex, sostituendo la misura della transferrina totale eseguita in nefelometria con quelle eseguite con metodo immunoturbidimetrico Siemens (TNRF, Flex® reagent cartridge, Dimension) e Roche/Hitachi (TRSF2, Tina-quant Transferrin, Cobas C). Gli intervalli di riferimento ottenuti come 95% unilaterale sinistro della distribuzione vanno per il metodo N-Latex dall’1,08% all’1,68%; per il metodo in EC dallo 0,3% all’1,0%. Utilizzando l’intervallo di riferimento Siemens (1,19%-2,47%), l’85,3% dei pazienti selezionati con CDT in EC >1,6% ha un valore N-Latex > 2,47% ed il 34,3% dei soggetti negativi ha valori di CDT in EC >1,3% e ≤1,6%. Utilizzando i nostri intervalli di riferimento, tutti i pazienti selezionati con CDT in EC >1,6% hanno un valore NLatex >1,69% ed il 34,3% dei pazienti positivi ha valori di CDT in EC >1,3% e ≤1,6%. Per il metodo N-Latex suggeriamo di riconsiderare l’intervallo di riferimento e di introdurre una fascia di risultati non conclusivi. Dai nostri dati i livelli di concordanza tra metodo SEBIA ed NLatex non cambiano utilizzando dosaggi alternativi della transferrina totale.
TRANSFERRINA CARBOIDRATO CARENTE NEL MISUSO ALCOLICO: CONFRONTO TRA METODICHE ALTERNATIVE DI DOSAGGIO E RIVALUTAZIONE DEGLI INTERVALLI DI RIFERIMENTO / Ferraguti, Giampiero; C., Codazzo; M., Santonicola; Ceci, Fabrizio; Ceccanti, Mauro; G., Battagliese; P., Spanedda; Pascone, Roberto; Angeloni, Antonio; Lucarelli, Marco. - In: BIOCHIMICA CLINICA. - ISSN 0393-0564. - STAMPA. - 38, N.5:(2014), pp. 459-459. (Intervento presentato al convegno 46° Congresso Nazionale SIBioC tenutosi a Roma nel 13-15 ottobre 2014).
TRANSFERRINA CARBOIDRATO CARENTE NEL MISUSO ALCOLICO: CONFRONTO TRA METODICHE ALTERNATIVE DI DOSAGGIO E RIVALUTAZIONE DEGLI INTERVALLI DI RIFERIMENTO.
FERRAGUTI, Giampiero;CECI, Fabrizio;CECCANTI, Mauro;PASCONE, Roberto;ANGELONI, Antonio;LUCARELLI, Marco
2014
Abstract
La diagnosi oggettiva di abuso alcolico è di grande importanza in medicina clinica e legale. Sono di uso comune, attualmente, diversi metodi analitici per la misura della transferrina carboidrato carente (CDT). Oggetto del nostro studio è quello di rivalutare gli intervalli di riferimento per il dosaggio della CDT con metodica NLatex (N-Latex – SIEMENS, su analizzatore BN Pro Spec®) ed in elettroforesi capillare (EC) (Capillarys, Sebia) in una popolazione di 130 donatori, afferenti al Centro Trasfusionale del Policlinico Umberto I, astemi o moderati bevitori (1 Unità Alcolica/die per la donna e 2 per l’uomo). Si vogliono inoltre confrontare i due differenti metodi analitici su 100 campioni, selezionati in base al loro valore di CDT in EC (negativo: ≤1,3%, n=41; incerto: >1,3% e ≤1,6%, n=25; positivo: >1,6%, n=34) da soggetti alcolisti afferenti al Centro di Riferimento Alcologico della Regione Lazio (Roma, Policlinico Umberto I). Si intende infine considerare l’influenza del dosaggio della transferrina totale sul risultato della determinazione percentuale della CDT nel test N-Latex, sostituendo la misura della transferrina totale eseguita in nefelometria con quelle eseguite con metodo immunoturbidimetrico Siemens (TNRF, Flex® reagent cartridge, Dimension) e Roche/Hitachi (TRSF2, Tina-quant Transferrin, Cobas C). Gli intervalli di riferimento ottenuti come 95% unilaterale sinistro della distribuzione vanno per il metodo N-Latex dall’1,08% all’1,68%; per il metodo in EC dallo 0,3% all’1,0%. Utilizzando l’intervallo di riferimento Siemens (1,19%-2,47%), l’85,3% dei pazienti selezionati con CDT in EC >1,6% ha un valore N-Latex > 2,47% ed il 34,3% dei soggetti negativi ha valori di CDT in EC >1,3% e ≤1,6%. Utilizzando i nostri intervalli di riferimento, tutti i pazienti selezionati con CDT in EC >1,6% hanno un valore NLatex >1,69% ed il 34,3% dei pazienti positivi ha valori di CDT in EC >1,3% e ≤1,6%. Per il metodo N-Latex suggeriamo di riconsiderare l’intervallo di riferimento e di introdurre una fascia di risultati non conclusivi. Dai nostri dati i livelli di concordanza tra metodo SEBIA ed NLatex non cambiano utilizzando dosaggi alternativi della transferrina totale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.