Nel corso degli ultimi dieci anni, la comunicazione wireless ha rappresentato uno dei settori trainanti dal punto di vista tecnologico ed economico e ha registrato una diffusione estremamente rapida tra gli utilizzatori in tutte le aree del pianeta. Il telefono cellulare, più del computer e di qualsiasi altra tecnologia interattiva, è stato appropriato – e incorporato – dalle persone, fino a diventare uno snodo insostituibile del flusso comunicativo personale. L’oggetto tecnologico in sé è forse quello che ha subito il più intenso processo di mediamorfosi, trasformandosi da ingombrante apparato dedicato esclusivamente al traffico voce in espressione piena del processo di convergenza multimediale, in ambiente di sperimentazione del design delle interfacce (basti pensare a cosa è accaduto in tutto il mondo per il lancio di Apple iphone), in contesto all’interno del quale più si esercita la tensione tra innovazioni tecnologiche e pratiche sociali che ridisegnano le modalità e il senso degli usi condivisi. Un ambiente tecnologico e comunicativo così effervescente non ha guadagnato, tuttavia, l’attenzione straordinaria e sistematica da parte dei ricercatori che sicuramente merita. Il volume di Manuel Castells e del suo gruppo di ricerca viene in qualche modo a riempire questo vuoto, ponendosi l’obiettivo di fondare teoricamente il rapporto tra comunicazione mobile e società, secondo una prospettiva che integra la riflessione delle scienze sociali con i contributi di altri settori disciplinari.
Mobile communication e trasformazione sociale / Marinelli, Alberto; V., Colistra; A., Di Stefano. - STAMPA. - (2008).
Mobile communication e trasformazione sociale
MARINELLI, Alberto;
2008
Abstract
Nel corso degli ultimi dieci anni, la comunicazione wireless ha rappresentato uno dei settori trainanti dal punto di vista tecnologico ed economico e ha registrato una diffusione estremamente rapida tra gli utilizzatori in tutte le aree del pianeta. Il telefono cellulare, più del computer e di qualsiasi altra tecnologia interattiva, è stato appropriato – e incorporato – dalle persone, fino a diventare uno snodo insostituibile del flusso comunicativo personale. L’oggetto tecnologico in sé è forse quello che ha subito il più intenso processo di mediamorfosi, trasformandosi da ingombrante apparato dedicato esclusivamente al traffico voce in espressione piena del processo di convergenza multimediale, in ambiente di sperimentazione del design delle interfacce (basti pensare a cosa è accaduto in tutto il mondo per il lancio di Apple iphone), in contesto all’interno del quale più si esercita la tensione tra innovazioni tecnologiche e pratiche sociali che ridisegnano le modalità e il senso degli usi condivisi. Un ambiente tecnologico e comunicativo così effervescente non ha guadagnato, tuttavia, l’attenzione straordinaria e sistematica da parte dei ricercatori che sicuramente merita. Il volume di Manuel Castells e del suo gruppo di ricerca viene in qualche modo a riempire questo vuoto, ponendosi l’obiettivo di fondare teoricamente il rapporto tra comunicazione mobile e società, secondo una prospettiva che integra la riflessione delle scienze sociali con i contributi di altri settori disciplinari.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.