Enhancement of monuments is currently a hot topic involving unprecedented freedom of choice. This flowering of initiatives – all very different and often not related to the historical and architectural nature of the building to be «enhanced» – raises several questions as to the specific meaning of old architecture and the activities they may host. After reviewing the complex and long-standing debate on the method and contents of architectural historiography and how it relates to restoration, the paper explores the current situation in-depth and provides a detailed report. It confirms how important it is to establish a firm link between knowledge-gathering activities, historiographical elaboration, conservation projects and enhancement choices. Only then it is possible to legitimately use technological novelties in a virtuous strategy of conservation and enhancement of old architecture.

Nel campo della tutela dei monumenti, il tema della valorizzazione è attualmente oggetto di un forte interesse e di un’autonomia di scelta, rispetto alle esigenze conservative, senza precedenti. Tale addensarsi d’iniziative, molto differenziate e spesso indipendenti dalla natura storico-architettonica degli edifici da ‘valorizzare’, solleva diversi interrogativi in merito alla specificità dei significati dell’architettura del passato e delle attività che possono condursi in essa senza snaturarne l’identità e le qualità precipue. Una rilettura dell’articolato e pluridecennale dibattito sul metodo e sui contenuti della storiografia architettonica, nonché del loro rapporto con la disciplina del restauro, particolarmente attenta al ricco contributo offerto da Arnaldo Bruschi nel corso della sua intera attività di ricerca, consente di riflettere sulla situazione descritta in una chiave ampia e circostanziata. Viene in tal modo confermata l’ineludibile importanza rivestita ancora oggi dall’istituzione di un saldo legame fra attività conoscitiva, elaborazione storiografica, interventi conservativi e scelte di valorizzazione. Solo in tale contesto – integrando, e non sostituendo, le modalità di lettura specialistica più tradizionali – le nuove possibilità offerte dall’innovazione tecnologica potranno legittimamente inserirsi in una virtuosa strategia di conservazione e valorizzazione dell’architettura storica, facilitandone la percezione e la comprensione anche ai non addetti ai lavori.

Considerazioni su metodo e restauro nell’epoca della valorizzazione dei monumenti / Fiorani, Donatella. - In: QUADERNI DELL’ISTITUTO DI STORIA DELL’ARCHITETTURA. - ISSN 0485-4152. - (2014), pp. 255-262.

Considerazioni su metodo e restauro nell’epoca della valorizzazione dei monumenti

FIORANI, Donatella
2014

Abstract

Enhancement of monuments is currently a hot topic involving unprecedented freedom of choice. This flowering of initiatives – all very different and often not related to the historical and architectural nature of the building to be «enhanced» – raises several questions as to the specific meaning of old architecture and the activities they may host. After reviewing the complex and long-standing debate on the method and contents of architectural historiography and how it relates to restoration, the paper explores the current situation in-depth and provides a detailed report. It confirms how important it is to establish a firm link between knowledge-gathering activities, historiographical elaboration, conservation projects and enhancement choices. Only then it is possible to legitimately use technological novelties in a virtuous strategy of conservation and enhancement of old architecture.
2014
Nel campo della tutela dei monumenti, il tema della valorizzazione è attualmente oggetto di un forte interesse e di un’autonomia di scelta, rispetto alle esigenze conservative, senza precedenti. Tale addensarsi d’iniziative, molto differenziate e spesso indipendenti dalla natura storico-architettonica degli edifici da ‘valorizzare’, solleva diversi interrogativi in merito alla specificità dei significati dell’architettura del passato e delle attività che possono condursi in essa senza snaturarne l’identità e le qualità precipue. Una rilettura dell’articolato e pluridecennale dibattito sul metodo e sui contenuti della storiografia architettonica, nonché del loro rapporto con la disciplina del restauro, particolarmente attenta al ricco contributo offerto da Arnaldo Bruschi nel corso della sua intera attività di ricerca, consente di riflettere sulla situazione descritta in una chiave ampia e circostanziata. Viene in tal modo confermata l’ineludibile importanza rivestita ancora oggi dall’istituzione di un saldo legame fra attività conoscitiva, elaborazione storiografica, interventi conservativi e scelte di valorizzazione. Solo in tale contesto – integrando, e non sostituendo, le modalità di lettura specialistica più tradizionali – le nuove possibilità offerte dall’innovazione tecnologica potranno legittimamente inserirsi in una virtuosa strategia di conservazione e valorizzazione dell’architettura storica, facilitandone la percezione e la comprensione anche ai non addetti ai lavori.
enhancing; conservation; history of architecture; methodology
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Considerazioni su metodo e restauro nell’epoca della valorizzazione dei monumenti / Fiorani, Donatella. - In: QUADERNI DELL’ISTITUTO DI STORIA DELL’ARCHITETTURA. - ISSN 0485-4152. - (2014), pp. 255-262.
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