The language of stone involves the expression of its meanings through recurring syntactic structures: the configuration of the stone surface, the superficial finish and - above all - the effects of colours. When the suggestion of the white is overcome, it is possible to get polychrome results, either using the natural veins of a same material, or organizing stones of different colours in a geometrical composition. The colour constitutes, therefore, an ideal bridge between contemporary stone architectures and the ones of the early centuries.

Il linguaggio della pietra si sviluppa mediante strutture sintattiche ricorrenti: la tessitura del paramento, la finitura superficiale e, soprattutto, gli effetti di colore. Quando si supera la suggestione del bianco, si perviene a scelte policrome, generate dal cromatismo di uno stesso materiale, come nel caso delle venature naturali, oppure dal disegno ottenuto accostando pietre di colore differente. Le opere del passato avevano colori molto forti, ottenuti con gli stessi materiali a vista o con la pittura. Il ritorno alla policromia, nella seconda metà del novecento, è supportato dalla rapida evoluzione degli strumenti informatici, che in breve tempo passano dall’interfaccia testuale a quella grafica e infine ai colori. Il colore costituisce, dunque, un ponte ideale tra le opere in pietra contemporanee e quelle del passato.

Superfici e colori: il linguaggio della pietra / Ferrero, Marco. - In: LAB 2.O MAGAZINE. - ISSN 2385-0884. - ELETTRONICO. - 04(2014), pp. 18-21.

Superfici e colori: il linguaggio della pietra

FERRERO, Marco
2014

Abstract

The language of stone involves the expression of its meanings through recurring syntactic structures: the configuration of the stone surface, the superficial finish and - above all - the effects of colours. When the suggestion of the white is overcome, it is possible to get polychrome results, either using the natural veins of a same material, or organizing stones of different colours in a geometrical composition. The colour constitutes, therefore, an ideal bridge between contemporary stone architectures and the ones of the early centuries.
2014
Il linguaggio della pietra si sviluppa mediante strutture sintattiche ricorrenti: la tessitura del paramento, la finitura superficiale e, soprattutto, gli effetti di colore. Quando si supera la suggestione del bianco, si perviene a scelte policrome, generate dal cromatismo di uno stesso materiale, come nel caso delle venature naturali, oppure dal disegno ottenuto accostando pietre di colore differente. Le opere del passato avevano colori molto forti, ottenuti con gli stessi materiali a vista o con la pittura. Il ritorno alla policromia, nella seconda metà del novecento, è supportato dalla rapida evoluzione degli strumenti informatici, che in breve tempo passano dall’interfaccia testuale a quella grafica e infine ai colori. Il colore costituisce, dunque, un ponte ideale tra le opere in pietra contemporanee e quelle del passato.
pietra naturale; facciata; colori
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Superfici e colori: il linguaggio della pietra / Ferrero, Marco. - In: LAB 2.O MAGAZINE. - ISSN 2385-0884. - ELETTRONICO. - 04(2014), pp. 18-21.
File allegati a questo prodotto
File Dimensione Formato  
Ferrero_Superfici-e-colori_2014.pdf

accesso aperto

Tipologia: Versione editoriale (versione pubblicata con il layout dell'editore)
Licenza: Tutti i diritti riservati (All rights reserved)
Dimensione 1.97 MB
Formato Adobe PDF
1.97 MB Adobe PDF

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/646439
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact