The very slight but definite letup of the Chinese economy is causing interesting consequences in the conservation of the national cultural heritage. The central administration is finally considering the dramatic situation caused to sites and monuments due to the very high touristic pressure to which they are subject daily. Actually, mass tourism, political orientation and financial support are directly connected in today’s China and while notable heritage sites carry a tremendous touristic load but are supported by economic funding, other important ones are scarcely considered as they are considered unattractive, such as the pagodas which lay isolated in the territory, far away from main tourist routes. Many of them are today reduced to critical conditions not only due to the decay and ageing of the building materials and although very representative, they do not obtain appropriate acknowledgement from the great public, discouraging the public authorities to support their conservation and maintenance. The situation has now come to an arching point bringing the public administration to consider accurately a sustainable ‘consumption’ rate of heritage sites and monuments and to acknowledge their effective value, in order to engage actions and efforts to conserve, maintain and preserve them. In other words, China is lately approaching the culture of conservation with a more advanced awareness and may be interested to theoretical and methodological attitudes that have already been experienced as successful in the Western countries.
In Cina le pagode rappresentano gli edifici monumentali per definizione, cioè costruzioni molto antiche ma, anche, simboli religiosi oltre che architetture di gran pregio e testimonianze storiche di valore inestimabile per la cultura cinese, orientale e mondiale. Tuttavia, le condizioni di conservazione della più parte delle pagode oggi sopravvissute in territorio cinese versano in condizioni molto critiche, e non soltanto per una questione di vetustà e di deperibilità dei materiali con cui sono state costruite, in primis legno e laterizio. Si tratta, infatti, di monumenti ma privi di una funzione e di una 'spendibilità' turistica vera e propria: sono, in sostanza, oggetti molto rappresentativi che non riescono ad ottenere il giusto riconoscimento da parte del grande pubblico e, di conseguenza, anche dalle autorità preposte alla tutela dei monumenti che faticano ad ottenere finanziamenti per restaurarli e manutenerli. Nella Cina attuale, infatti, la relazione fra spendibilità in termini di turismo di massa / indottrinamento politico, culturale e finanziamento economico è diretta, specie nell'ambito dei beni culturali e della conservazione del patrimonio architettonico. Così che si può parlare di un particolare 'fenomeno della conservazione' che vede i monumenti - anche i più preziosi - quali veicoli di diffusione di politiche culturali ben mirate all’interno delle quali oggetti che perseguono fini pragmatici e opportunistici entro cui edifici ‘inerti’ solto il profilo speculativo come le pagode non trovano molto spazio per sopravvivere. Da un altro punto di vista, peraltro, le dimensioni che sta assumendo la massificazione del turismo culturale in Cina rendono l’apertura di un monumento al grande pubblico un effettivo pericolo ai fini della conservazione materiale di queste inestimabili testimonianze. Si profila, quindi, un doppio quesito: innanzitutto se il restauro è - in sé - un’attività culturale sostenibile in Cina, specie in relazione a monumenti tanto vulnerabili come le pagode; e se monumenti come questi possono sostenere i numeri e le dimensioni che sta assumendo oggi la conservazione del patrimonio culturale in Cina. In tal senso appare significativo lo studio condotto sull’antica pagoda di Ruiguang a Suzhou nella Provincia dello Jiangsu (XVI secolo) in vista della stesura del progetto di conservazione delle sue superfici. Attraverso quest’esperienza, s’intende illustrare le asperità di un percorso di rilievo, analisi e progettazione per il restauro condotto in un contesto tecnico-amministrativo ed economico molto costretto qual è quello della gestione pubblica dei beni culturali nella Cina attuale. Il caso pone altresì l’accento sull’importanza che ricopre oggi la definizione di principi e metodi volti a una conservazione trasversale del patrimonio architettonico del paese, anche a prescindere dal riscontro che la loro sussistenza offre in termini socio-politici ed economici e che rendano sostenibile la conservazione, il restauro, la manutenzione e la comunicazione delle valenze culturali ad un pubblico ampio, sia di edifici monumentali come le pagode sia di altre architetture antiche o storiche con valenze squisitamente culturali.
Restauro, fruizione culturale e sostenibilità nella Cina attuale: il caso delle pagode / Salvo, Simona Maria Carmela; Yang, Hui. - STAMPA. - (2014), pp. 385-396. (Intervento presentato al convegno Quale sostenibilità per il restauro? tenutosi a Bressanone nel 1-4 luglio 2014).
Restauro, fruizione culturale e sostenibilità nella Cina attuale: il caso delle pagode
SALVO, Simona Maria Carmela;
2014
Abstract
The very slight but definite letup of the Chinese economy is causing interesting consequences in the conservation of the national cultural heritage. The central administration is finally considering the dramatic situation caused to sites and monuments due to the very high touristic pressure to which they are subject daily. Actually, mass tourism, political orientation and financial support are directly connected in today’s China and while notable heritage sites carry a tremendous touristic load but are supported by economic funding, other important ones are scarcely considered as they are considered unattractive, such as the pagodas which lay isolated in the territory, far away from main tourist routes. Many of them are today reduced to critical conditions not only due to the decay and ageing of the building materials and although very representative, they do not obtain appropriate acknowledgement from the great public, discouraging the public authorities to support their conservation and maintenance. The situation has now come to an arching point bringing the public administration to consider accurately a sustainable ‘consumption’ rate of heritage sites and monuments and to acknowledge their effective value, in order to engage actions and efforts to conserve, maintain and preserve them. In other words, China is lately approaching the culture of conservation with a more advanced awareness and may be interested to theoretical and methodological attitudes that have already been experienced as successful in the Western countries.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


