Entrare nel laboratorio degli scrittori è una pratica che, da tempo, ha permesso di progredire nella conoscenza della loro lingua, del loro stile e nell'interpretazione delle loro opere. Lo studio dei manoscritti moderni e delle varianti è una disciplina recente, ma che in pochi anni ha prodotto grandi risultati, sia in Italia, con la scuola di Gianfranco Contini e Dante Isella, che all'estero, con la critique genetique di modello francese e la historisch-kritische tedesca. Tuttavia, finora, una vera e propria filologia d'autore comparativa non era stata ancora tentata, e gli studi sui laboratori dei singoli autori si sono sviluppati autonomamente e spesso in isolamento tra loro, nonostante lo studio comparativo dei metodi di lavoro possa dare utili indicazioni sui modelli genetici e sulle tipologie correttorie di autori anche molto diversi tra loro. Riscritture d'autore, che scaturisce da un seminario tenutosi alla Sapienza nell'aprile 2013, riunisce per la prima volta casi esemplari di filologia d'autore contemporanea dei principali autori delle letterature europee, in cui si analizzano opere sottoposte ad un profondo processo di riscrittura, tale da modificare non solo forma e struttura, ma spesso anche intenti, finalità e valore complessivo. Nel profondo lavorio che accompagna le opere di Gadda, Fenoglio, Joyce, Arenas, Cardoso Pires o de Melo, è possibile riscontrare non solo mutamenti di ideale estetico, ma anche e soprattutto reazioni a mutamenti di contesto, unici elementi in grado di spiegare varianti talmente profonde da far prefigurare una vera e propria riscrittura “totale” (secondo la definizione già applicata da Baldelli a Bassani). L'obiettivo è quello di fornire una prima casistica del processo di riscrittura, con finalità non solo genetiche, ma soprattutto critico-interpretative. A fianco e al di là dei casi specifici, tutti di grandissimo interesse, le analisi presentate forniscono indizi relativi a questioni fondamentali, quali i rapporti tra forma e contenuto, tra testo e contesto, tra autore e opera, i confini esistenti tra opere diverse o il significato stesso del concetto di volontà d'autore e di versione “definitiva” di un'opera.
Riscritture d'autore. La creazione letteraria nelle varianti macro-testuali / Celani, Simone. - (2013). (Intervento presentato al convegno Riscritture d'autore. La creazione letteraria nelle varianti macro-testuali tenutosi a Facoltà di Lettere e Filosofia, Università La Sapienza nel 23 maggio 2013).
Riscritture d'autore. La creazione letteraria nelle varianti macro-testuali
CELANI, Simone
2013
Abstract
Entrare nel laboratorio degli scrittori è una pratica che, da tempo, ha permesso di progredire nella conoscenza della loro lingua, del loro stile e nell'interpretazione delle loro opere. Lo studio dei manoscritti moderni e delle varianti è una disciplina recente, ma che in pochi anni ha prodotto grandi risultati, sia in Italia, con la scuola di Gianfranco Contini e Dante Isella, che all'estero, con la critique genetique di modello francese e la historisch-kritische tedesca. Tuttavia, finora, una vera e propria filologia d'autore comparativa non era stata ancora tentata, e gli studi sui laboratori dei singoli autori si sono sviluppati autonomamente e spesso in isolamento tra loro, nonostante lo studio comparativo dei metodi di lavoro possa dare utili indicazioni sui modelli genetici e sulle tipologie correttorie di autori anche molto diversi tra loro. Riscritture d'autore, che scaturisce da un seminario tenutosi alla Sapienza nell'aprile 2013, riunisce per la prima volta casi esemplari di filologia d'autore contemporanea dei principali autori delle letterature europee, in cui si analizzano opere sottoposte ad un profondo processo di riscrittura, tale da modificare non solo forma e struttura, ma spesso anche intenti, finalità e valore complessivo. Nel profondo lavorio che accompagna le opere di Gadda, Fenoglio, Joyce, Arenas, Cardoso Pires o de Melo, è possibile riscontrare non solo mutamenti di ideale estetico, ma anche e soprattutto reazioni a mutamenti di contesto, unici elementi in grado di spiegare varianti talmente profonde da far prefigurare una vera e propria riscrittura “totale” (secondo la definizione già applicata da Baldelli a Bassani). L'obiettivo è quello di fornire una prima casistica del processo di riscrittura, con finalità non solo genetiche, ma soprattutto critico-interpretative. A fianco e al di là dei casi specifici, tutti di grandissimo interesse, le analisi presentate forniscono indizi relativi a questioni fondamentali, quali i rapporti tra forma e contenuto, tra testo e contesto, tra autore e opera, i confini esistenti tra opere diverse o il significato stesso del concetto di volontà d'autore e di versione “definitiva” di un'opera.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.