The Referendum device has gained new prominence in many democratic legal systems. In Italy, referendums have been exploited by political parties and by the interest groups for achieving specific moral or constitutional goals sealed by people’s legitimation. Since 1970’s, in fact, referendums have been used strategically by those political elites willing to dominate the country. Italian democracy, as several scholars have noted, has been dominated by the parties rather than governed by them, as they have been able to exert influence over the economy and society of the country and not just over its political structure. The attention referendum is receiving as direct democracy device has been even higher in a time when democratic representative institutions are challenged by emerging populist movements demanding unmediated politics. Calls for expanded direct citizen voting come, in part, about concerns that traditional representational systems fail. is referendum still realizing the prin

L'istituto del referendum ha acquisito nuova rilevanza in molti ordinamenti democratici. In Italia, i referendum sono stati sfruttati dai partiti politici e dai gruppi di interesse per raggiungere specifici obiettivi morali o costituzionali sigillati dalla legittimazione popolare. Dal 1970, infatti, i referendum sono stati usati strategicamente da quelle élites politiche che vogliono dominare il paese. La democrazia italiana, come molti studiosi hanno notato, è stata dominata dai partiti piuttosto che governata da essi, in quanto sono stati in grado di esercitare influenza sul economia e la società del paese e non solo sulla sua struttura politica. Il referendum sta ricevendo una rinnovata attenzione come strumento di democrazia diretta in un momento in cui le istituzioni rappresentative democratiche sono sfidate dagli emergenti movimenti populisti che esigono una politica non mediata. Le richieste per un maggior ricorso al voto diretto dei cittadini sono, in parte, dettate dal timore che il sistema tradizionale di rappresentanza sia fallito. In questo contesto il referendum è ancora in grado di realizzare i principi di democrazia? Mentre le élite politiche in Italia collassano sotto la pressione di massicce richieste di politiche più orientate ad incontrare le esigenze della cittadinanza in tempi di crisi economica, qual è il futuro della democrazia diretta? Si parla molto di democrazia diretta nella politica italiana, ma fino a che punto è accettabile in un ordinamento affermare che le decisioni assunte dai rappresentanti eletti, anche se colpevoli di corruzione, non sono così democratiche come la partecipazione popolare non mediata può essere? Come può il referendum supplire al deficit di democrazia rappresentativa o al contrario minarla? Può l'uso dei referendum controbilanciare la debolezza della democrazia rappresentativa tradizionale in tempi di crisi? In questo lavoro il tema è indagato da una prospettiva interdisciplinare che situa storicamente la questione. Le osservazioni conclusive si concentrano principalmente sul fatto che l'introduzione di strumenti di partecipazione in un tessuto democratico-rappresentativo, come il referendum, possono agire come correttivi a forme di governo sclerotizzate e ad élites politiche paralizzate.

The abrogative referendum in the Italian Constitution: threat or opportunity? / ARAVANTINOU LEONIDI, Giulia. - ELETTRONICO. - (2014), pp. 1-19. (Intervento presentato al convegno World Congress of Constitutional Law Oslo 16-20 June 2014 tenutosi a Oslo nel 16-20 June 2014).

The abrogative referendum in the Italian Constitution: threat or opportunity?

ARAVANTINOU LEONIDI, GIULIA
2014

Abstract

The Referendum device has gained new prominence in many democratic legal systems. In Italy, referendums have been exploited by political parties and by the interest groups for achieving specific moral or constitutional goals sealed by people’s legitimation. Since 1970’s, in fact, referendums have been used strategically by those political elites willing to dominate the country. Italian democracy, as several scholars have noted, has been dominated by the parties rather than governed by them, as they have been able to exert influence over the economy and society of the country and not just over its political structure. The attention referendum is receiving as direct democracy device has been even higher in a time when democratic representative institutions are challenged by emerging populist movements demanding unmediated politics. Calls for expanded direct citizen voting come, in part, about concerns that traditional representational systems fail. is referendum still realizing the prin
2014
L'istituto del referendum ha acquisito nuova rilevanza in molti ordinamenti democratici. In Italia, i referendum sono stati sfruttati dai partiti politici e dai gruppi di interesse per raggiungere specifici obiettivi morali o costituzionali sigillati dalla legittimazione popolare. Dal 1970, infatti, i referendum sono stati usati strategicamente da quelle élites politiche che vogliono dominare il paese. La democrazia italiana, come molti studiosi hanno notato, è stata dominata dai partiti piuttosto che governata da essi, in quanto sono stati in grado di esercitare influenza sul economia e la società del paese e non solo sulla sua struttura politica. Il referendum sta ricevendo una rinnovata attenzione come strumento di democrazia diretta in un momento in cui le istituzioni rappresentative democratiche sono sfidate dagli emergenti movimenti populisti che esigono una politica non mediata. Le richieste per un maggior ricorso al voto diretto dei cittadini sono, in parte, dettate dal timore che il sistema tradizionale di rappresentanza sia fallito. In questo contesto il referendum è ancora in grado di realizzare i principi di democrazia? Mentre le élite politiche in Italia collassano sotto la pressione di massicce richieste di politiche più orientate ad incontrare le esigenze della cittadinanza in tempi di crisi economica, qual è il futuro della democrazia diretta? Si parla molto di democrazia diretta nella politica italiana, ma fino a che punto è accettabile in un ordinamento affermare che le decisioni assunte dai rappresentanti eletti, anche se colpevoli di corruzione, non sono così democratiche come la partecipazione popolare non mediata può essere? Come può il referendum supplire al deficit di democrazia rappresentativa o al contrario minarla? Può l'uso dei referendum controbilanciare la debolezza della democrazia rappresentativa tradizionale in tempi di crisi? In questo lavoro il tema è indagato da una prospettiva interdisciplinare che situa storicamente la questione. Le osservazioni conclusive si concentrano principalmente sul fatto che l'introduzione di strumenti di partecipazione in un tessuto democratico-rappresentativo, come il referendum, possono agire come correttivi a forme di governo sclerotizzate e ad élites politiche paralizzate.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/637443
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