La Ricerca Sapienza "Sottosuoli urbani. La progettazione della 'città che scende'. Tecniche progettuali e realizzative. Identità e qualità spaziale. Comfort ambientale" -finanziata 2012-2013-, con le relative Conferenze, contestualmente promosse e organizzate, è il frutto del lavoro di un’equipe interdisciplinare. Ne è all’origine l’interesse per i temi posti dall’architettura in ambito ipogeo. Lo spazio sotteraneo sta infatti diventando sempre più un dominio pubblico di significativa importanza per la crescita delle aree urbane densamente costruite e per il recupero di quelle caratterizzate da ricchi palinsesti storici. Gli ambiti ipogei sono estensioni cospicue e un dominio progettuale delicato e complesso. Come entità spaziale alternativa a quella di superficie, l'ipogeo può rivestire un ruolo importante nel miglioramento della qualità ambientale urbana: alleggerimento dei livelli di pressione da parte delle funzioni più "pesanti" e "inquinanti", riduzione delle distanze e più efficace concentrazione delle funzioni, mitigazione del consumo territoriale, liberazione delle aree centrali alla pedonalità, al verde, ai luoghi d’incontro. L'indotto che ne consegue è misurabile sui plurimi livelli del risparmio energetico e idrico, della salvaguardia delle reti ecologiche, di riduzione dei tempi della mobilità e di contrasto rispetto alla frammentazione delle reti sociali. Il delicato campo progettuale ci dice però che, trascorse le epoche di una sua trattazione generica, occorre guardare con occhio nuovo, più attento e specifico, alle problematiche e opportunità in esso riposte. Ci esorta a una più attrezzata e sensibile capacità progettuale. Ci invita all'affinamento di tecniche realizzative, procedure e approcci; soprattutto, ci richiede un avvicinamento alla questione che sappia farsi carico della pluralità dei saperi coinvolti.

Sottosuoli Urbani. La progettazione della 'città che scende' - RICERCA SAPIENZA 2013 - Ideazione e Coordinamento di 3 Conferenze/Seminari della Ricerca / Dell'Aira, Paola Veronica. - (2013). (Intervento presentato al convegno SOTTOSUOLI URBANI. La progettazione della “città che scende” tenutosi a Roma nel 2012-2013).

Sottosuoli Urbani. La progettazione della 'città che scende' - RICERCA SAPIENZA 2013 - Ideazione e Coordinamento di 3 Conferenze/Seminari della Ricerca.

DELL'AIRA, Paola Veronica
2013

Abstract

La Ricerca Sapienza "Sottosuoli urbani. La progettazione della 'città che scende'. Tecniche progettuali e realizzative. Identità e qualità spaziale. Comfort ambientale" -finanziata 2012-2013-, con le relative Conferenze, contestualmente promosse e organizzate, è il frutto del lavoro di un’equipe interdisciplinare. Ne è all’origine l’interesse per i temi posti dall’architettura in ambito ipogeo. Lo spazio sotteraneo sta infatti diventando sempre più un dominio pubblico di significativa importanza per la crescita delle aree urbane densamente costruite e per il recupero di quelle caratterizzate da ricchi palinsesti storici. Gli ambiti ipogei sono estensioni cospicue e un dominio progettuale delicato e complesso. Come entità spaziale alternativa a quella di superficie, l'ipogeo può rivestire un ruolo importante nel miglioramento della qualità ambientale urbana: alleggerimento dei livelli di pressione da parte delle funzioni più "pesanti" e "inquinanti", riduzione delle distanze e più efficace concentrazione delle funzioni, mitigazione del consumo territoriale, liberazione delle aree centrali alla pedonalità, al verde, ai luoghi d’incontro. L'indotto che ne consegue è misurabile sui plurimi livelli del risparmio energetico e idrico, della salvaguardia delle reti ecologiche, di riduzione dei tempi della mobilità e di contrasto rispetto alla frammentazione delle reti sociali. Il delicato campo progettuale ci dice però che, trascorse le epoche di una sua trattazione generica, occorre guardare con occhio nuovo, più attento e specifico, alle problematiche e opportunità in esso riposte. Ci esorta a una più attrezzata e sensibile capacità progettuale. Ci invita all'affinamento di tecniche realizzative, procedure e approcci; soprattutto, ci richiede un avvicinamento alla questione che sappia farsi carico della pluralità dei saperi coinvolti.
2013
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/631982
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