Two exhibitions, which are really just the final outcome of a deeper search, took place in Vienna and Monaco of Bavaria at the turn of 2013 and 2014. This section and the magazine that since 2004 promotes it, could not remain indifferent to two projects that work and investigating the sense of an architecture that reduces its potential imaginative and “sorpresivo” in favour of a correspondence to the place, the honesty of the forms, materials, construction processes, as well as the dignity and care of the inhabitants. The two studies are the portrait of a complex and layered horizon of characters that see architecture not as the production of an iconic object but as a catalyst for a structural shift in the company in its spatial dimensions. Surprising the little echo that the two events had in architectural magazines and in the circuits of the network. Yet, if you measure the area of land that cover research, continents Africa and Asia, you find that it comes almost two thirds of all the Earth's land area. Beyond the dimensional data it is clear that, today, are Asia and Africa, the places where to look.

Due mostre, che sono in realtà solo l’esito finale di una ricerca più profonda, hanno avuto luogo a Vienna e a Monaco di Baviera a cavallo tra il 2013 e il 2014. Questa rubrica e la rivista che dal 2004 la promuove, non potevano rimanere indifferenti a due progetti che lavorano e indagano sul senso di un’architettura che riduce il suo potenziale immaginifico e sorpresivo a favore di una rispondenza al luogo, all’onestà delle forme, dei materiali, dei processi costruttivi, così come alla dignità e alla cura degli abitanti. Le due ricerche costituiscono il ritratto di un complesso e stratificato orizzonte di personaggi che vedono l’architettura non come la produzione di un oggetto iconico ma come catalizzatore per un riorientamento strutturale della società nelle sue dimensioni spaziali. Sorprende la poca eco che i due eventi hanno avuto nelle riviste di architettura e nei circuiti della rete. Eppure, se misuriamo la superficie di terra che le ricerche ricoprono, i continenti Africa e Asia, ci accorgiamo che si parla di quasi due terzi di tutte le terre emerse del globo. Al di là dei dati dimensionali è evidente che, oggi, sono l’Asia e l’Africa i luoghi dove guardare.

Rubrica Wabi-sabi / Spita, Leone. - In: ABITARE LA TERRA. - ISSN 1592-8608. - 36:XIII(2014), pp. 24-25.

Rubrica Wabi-sabi

SPITA, Leone
2014

Abstract

Two exhibitions, which are really just the final outcome of a deeper search, took place in Vienna and Monaco of Bavaria at the turn of 2013 and 2014. This section and the magazine that since 2004 promotes it, could not remain indifferent to two projects that work and investigating the sense of an architecture that reduces its potential imaginative and “sorpresivo” in favour of a correspondence to the place, the honesty of the forms, materials, construction processes, as well as the dignity and care of the inhabitants. The two studies are the portrait of a complex and layered horizon of characters that see architecture not as the production of an iconic object but as a catalyst for a structural shift in the company in its spatial dimensions. Surprising the little echo that the two events had in architectural magazines and in the circuits of the network. Yet, if you measure the area of land that cover research, continents Africa and Asia, you find that it comes almost two thirds of all the Earth's land area. Beyond the dimensional data it is clear that, today, are Asia and Africa, the places where to look.
2014
Due mostre, che sono in realtà solo l’esito finale di una ricerca più profonda, hanno avuto luogo a Vienna e a Monaco di Baviera a cavallo tra il 2013 e il 2014. Questa rubrica e la rivista che dal 2004 la promuove, non potevano rimanere indifferenti a due progetti che lavorano e indagano sul senso di un’architettura che riduce il suo potenziale immaginifico e sorpresivo a favore di una rispondenza al luogo, all’onestà delle forme, dei materiali, dei processi costruttivi, così come alla dignità e alla cura degli abitanti. Le due ricerche costituiscono il ritratto di un complesso e stratificato orizzonte di personaggi che vedono l’architettura non come la produzione di un oggetto iconico ma come catalizzatore per un riorientamento strutturale della società nelle sue dimensioni spaziali. Sorprende la poca eco che i due eventi hanno avuto nelle riviste di architettura e nei circuiti della rete. Eppure, se misuriamo la superficie di terra che le ricerche ricoprono, i continenti Africa e Asia, ci accorgiamo che si parla di quasi due terzi di tutte le terre emerse del globo. Al di là dei dati dimensionali è evidente che, oggi, sono l’Asia e l’Africa i luoghi dove guardare.
Asia Africa Architettura
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Rubrica Wabi-sabi / Spita, Leone. - In: ABITARE LA TERRA. - ISSN 1592-8608. - 36:XIII(2014), pp. 24-25.
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