Maps depicting imaginary places and situations not only have fueled the imagination of children. Also that of adults. We find maps in imaginary scientific books on non-existent places believed existent, such as the Eldorado or Atlantis (as in Mundus subterraneus by Athanasius Kircher, 1664). And then maps which did not represent real places but relations between abstract concepts, such as mental maps. Or, again, maps on the intimate sphere of the individual drawn for activating emotional processes evoking pleasant feelings and moods.

Le carte raffiguranti luoghi e situazioni immaginarie non hanno alimentato solo la fantasia dei ragazzi. Anche quella degli adulti vi ha fatto ricorso. Troviamo infatti carte geografiche immaginarie in libri di taglio scientifico su luoghi del tutto inesistenti ma creduti veri, quali l’Eldorado o Atlantide (capostipite al riguardo fu la carta dell’Isola di Atlantide nel Mundus subterraneus di Athanasius Kircher del 1664). E poi ancora carte che non hanno rappresentato luoghi reali ma relazioni tra concetti astratti, come le mappe mentali. Oppure, ancora, carte che si rivolgono alla sfera intima dell’individuo e intendono attivare processi emotivi piacevoli evocando sentimenti e stati d’animo.

I luoghi dell’utopia / Boria, Edoardo. - In: LIMES. - ISSN 1124-9048. - STAMPA. - 8:(2013), pp. 25-32.

I luoghi dell’utopia

BORIA, Edoardo
2013

Abstract

Maps depicting imaginary places and situations not only have fueled the imagination of children. Also that of adults. We find maps in imaginary scientific books on non-existent places believed existent, such as the Eldorado or Atlantis (as in Mundus subterraneus by Athanasius Kircher, 1664). And then maps which did not represent real places but relations between abstract concepts, such as mental maps. Or, again, maps on the intimate sphere of the individual drawn for activating emotional processes evoking pleasant feelings and moods.
2013
Le carte raffiguranti luoghi e situazioni immaginarie non hanno alimentato solo la fantasia dei ragazzi. Anche quella degli adulti vi ha fatto ricorso. Troviamo infatti carte geografiche immaginarie in libri di taglio scientifico su luoghi del tutto inesistenti ma creduti veri, quali l’Eldorado o Atlantide (capostipite al riguardo fu la carta dell’Isola di Atlantide nel Mundus subterraneus di Athanasius Kircher del 1664). E poi ancora carte che non hanno rappresentato luoghi reali ma relazioni tra concetti astratti, come le mappe mentali. Oppure, ancora, carte che si rivolgono alla sfera intima dell’individuo e intendono attivare processi emotivi piacevoli evocando sentimenti e stati d’animo.
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
I luoghi dell’utopia / Boria, Edoardo. - In: LIMES. - ISSN 1124-9048. - STAMPA. - 8:(2013), pp. 25-32.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/630212
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