Il tempio romano di Elaioussa Sebaste, che sorge in posizione eminente su una collina a sud della città, è stato parzialmente indagato negli ultimi anni. L'edificio, su alto podio, di ordine corinzio (6 x 12 colonne), è caratterizzato dalla presenza di una camera voltata ipogea all'interno del podio: sinora il tempio è stato variamente datato nell'ambito del I sec. d.C. La divinità a cui era dedicato non è nota, in assenza di specifici dati storico-epigrafici e archeologici. La trasformazione del tempio in un complesso ecclesiastico nel V sec. ha comportato la perdita di buona parte degli elementi architettonici e decorativi dell'edificio, molti dei quali ci sono giunti spezzati e rilavorati ai fini del reimpiego. Ciononostante il riesame della decorazione architettonica superstite, integralmente realizzata in calcare locale, offre importanti spunti di riflessione sul tema del rapporto tra tradizioni locali e tradizione romana. Si constata in effetti, più che in altri edifici della città e della regione, una maggiore influenza dei modelli urbani, soprattutto per quanto concerne alcuni motivi decorativi, che sono naturalmente ripresi e modificati secondo i gusti prettamente locali. L'analisi d'insieme di tali aspetti è fondamentale non solo per tentare di formulare una datazione più precisa e circostanziata – non sottovalutando i limiti insiti nel criterio meramente stilistico e gli attardamenti provinciali – ma anche al fine di individuare, se possibile, la committenza.
La decorazione architettonica del tempio romano di Elaioussa Sebaste (Cilicia). Modelli locali e influenze urbane / Borgia, Emanuela. - STAMPA. - (2017), pp. 447-457. (Intervento presentato al convegno Decor. Decorazione e architettura nel mondo romano tenutosi a Roma).
La decorazione architettonica del tempio romano di Elaioussa Sebaste (Cilicia). Modelli locali e influenze urbane
BORGIA, Emanuela
2017
Abstract
Il tempio romano di Elaioussa Sebaste, che sorge in posizione eminente su una collina a sud della città, è stato parzialmente indagato negli ultimi anni. L'edificio, su alto podio, di ordine corinzio (6 x 12 colonne), è caratterizzato dalla presenza di una camera voltata ipogea all'interno del podio: sinora il tempio è stato variamente datato nell'ambito del I sec. d.C. La divinità a cui era dedicato non è nota, in assenza di specifici dati storico-epigrafici e archeologici. La trasformazione del tempio in un complesso ecclesiastico nel V sec. ha comportato la perdita di buona parte degli elementi architettonici e decorativi dell'edificio, molti dei quali ci sono giunti spezzati e rilavorati ai fini del reimpiego. Ciononostante il riesame della decorazione architettonica superstite, integralmente realizzata in calcare locale, offre importanti spunti di riflessione sul tema del rapporto tra tradizioni locali e tradizione romana. Si constata in effetti, più che in altri edifici della città e della regione, una maggiore influenza dei modelli urbani, soprattutto per quanto concerne alcuni motivi decorativi, che sono naturalmente ripresi e modificati secondo i gusti prettamente locali. L'analisi d'insieme di tali aspetti è fondamentale non solo per tentare di formulare una datazione più precisa e circostanziata – non sottovalutando i limiti insiti nel criterio meramente stilistico e gli attardamenti provinciali – ma anche al fine di individuare, se possibile, la committenza.File | Dimensione | Formato | |
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