Gennaro Scognamiglio, architetto italiano nato a Napoli nel 1903 è attivo in Egitto tra gli anni venti e gli anni cinquanta del Novecento. Trasferitosi al Cairo fin dall’infanzia, dal 1926 presta la sua opera di collaborazione come disegnatore presso l’impresa di costruzioni M. Ahmed Abboud & Co. Engineer & Contractors. Quindi dal 1929 svolge attività professionale autonoma realizzando un ingente numero di opere per una committenza sia privata che pubblica. Costruisce ville e fabbricati d’affitto soprattutto nel sobborgo di Koubeh Gardens in cui gli sarà dedicata una strada. Svolge attività di “Consulente Tecnico del Consolato Generale d’Italia in Cairo”. Per la Società Italiana di Beneficenza del Cairo costruisce un orfanotrofio e l’ospedale Umberto I. Realizza edifici industriali con struttura in cemento armato e coperture reticolari. Nell’architettura sacra e nelle cappelle funerarie si rivolge agli stili della tradizione islamica. L’aspetto più interessante della sua vasta e variegata produzione (352 le opere realizzate tra il 1926 e il 1958 che figurano nel suo curriculum professionale) restano gli immobili d’abitazione ‘di rapporto’ nei quali sono riconoscibili le influenze del razionalismo italiano e di una cultura deco di matrice anglosassone. La sua opera si sviluppa soprattutto a partire dal 1929, e fino al 1955 in una continuità stilistica che ripropone, a volte con una contaminazione con le culture locali, i modelli dell’architettura europea con uno slittamento temporale di circa un ventennio. Nel 1934 si segnala la sua partecipazione alla Mostra dell’Ingegneria Coloniale Italiana alla Fiera di Tripoli. Dal suo curriculum risulta laureato al Politecnico di Milano e nel 1956 presso la Yellow Faculty of Architects & Surveyors di Londra. Dal 1947 risulta iscritto all’Ordine (fondato nel 1946) e al Sindacato Egiziano degli Ingegneri del Cairo, con il n. 4358 del Registro degli Architetti. L’attività di questo architetto, rimpatriato dall’Egitto in Italia nell’agosto del 1958, è documentata da tre album fotografici in cui è illustrata tutta la sua produzione suddivisa per categorie tipologiche.

Gennaro Scognamiglio’s activity in Egypt (1926-1958) / Barucci, Clementina. - (2008), pp. 398-407. (Intervento presentato al convegno The Presence of Italian Architects in Mediterranean Countries, Proocedings of the First Internationa tenutosi a Alessandria d'Egitto nel 15-16 novembre 2007).

Gennaro Scognamiglio’s activity in Egypt (1926-1958)

BARUCCI, Clementina
2008

Abstract

Gennaro Scognamiglio, architetto italiano nato a Napoli nel 1903 è attivo in Egitto tra gli anni venti e gli anni cinquanta del Novecento. Trasferitosi al Cairo fin dall’infanzia, dal 1926 presta la sua opera di collaborazione come disegnatore presso l’impresa di costruzioni M. Ahmed Abboud & Co. Engineer & Contractors. Quindi dal 1929 svolge attività professionale autonoma realizzando un ingente numero di opere per una committenza sia privata che pubblica. Costruisce ville e fabbricati d’affitto soprattutto nel sobborgo di Koubeh Gardens in cui gli sarà dedicata una strada. Svolge attività di “Consulente Tecnico del Consolato Generale d’Italia in Cairo”. Per la Società Italiana di Beneficenza del Cairo costruisce un orfanotrofio e l’ospedale Umberto I. Realizza edifici industriali con struttura in cemento armato e coperture reticolari. Nell’architettura sacra e nelle cappelle funerarie si rivolge agli stili della tradizione islamica. L’aspetto più interessante della sua vasta e variegata produzione (352 le opere realizzate tra il 1926 e il 1958 che figurano nel suo curriculum professionale) restano gli immobili d’abitazione ‘di rapporto’ nei quali sono riconoscibili le influenze del razionalismo italiano e di una cultura deco di matrice anglosassone. La sua opera si sviluppa soprattutto a partire dal 1929, e fino al 1955 in una continuità stilistica che ripropone, a volte con una contaminazione con le culture locali, i modelli dell’architettura europea con uno slittamento temporale di circa un ventennio. Nel 1934 si segnala la sua partecipazione alla Mostra dell’Ingegneria Coloniale Italiana alla Fiera di Tripoli. Dal suo curriculum risulta laureato al Politecnico di Milano e nel 1956 presso la Yellow Faculty of Architects & Surveyors di Londra. Dal 1947 risulta iscritto all’Ordine (fondato nel 1946) e al Sindacato Egiziano degli Ingegneri del Cairo, con il n. 4358 del Registro degli Architetti. L’attività di questo architetto, rimpatriato dall’Egitto in Italia nell’agosto del 1958, è documentata da tre album fotografici in cui è illustrata tutta la sua produzione suddivisa per categorie tipologiche.
2008
9788846724663
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