I pazienti con patologia narcisistica sono tra i più difficili da trattare in psicoterapia, soprattutto per la resistenza al trattamento e la difficoltà a stabilire una relazione terapeutica caratterizzata da intimità, sicurezza, fiducia. In particolare, le risposte emotive dei clinici possono essere particolarmente intense e negative, tanto da ostacolare la costruzione di una buona alleanza. Obiettivi di questo studio sono: 1) indagare la relazione tra risposte emotive del terapeuta e disturbo narcisistico di personalità del paziente; 2) verificare se la relazione tra risposte controtransferali e disturbo narcisistico sia influenzata dall’orientamento teorico del clinico; 3) fornire un prototipo, empiricamente derivato, del pattern controtransferale associato alla patologia narcisistica. A un campione di più di 300 clinici italiani è stato chiesto di compilare una batteria di strumenti, che comprende il TRQ (Zittel, Westen, 2003) per la valutazione delle risposte controtransferali, e la SWAP-200 (Westen, Shedler, 1999 a; b) per l’assessment della personalità e del funzionamento psicologico, relativi a un loro paziente: 1) di almeno 18 anni; 2) senza diagnosi di disturbi psicotici o gravi disturbi clinici del DSM-IV; 3) in trattamento da almeno 8 sedute. Da questo campione abbiamo estratto 42 pazienti con disturbo narcisistico di personalità (TPD SWAP≥60) e rilevato che specifici pattern controtransferali sono sistematicamente associati alla patologia narcisistica indipendentemente dall’orientamento teorico del clinico. Il prototipo di risposta controtransferale dei terapeuti è caratterizzato da sentimenti di ritiro, fastidio, distrazione, noia, svalutazione, disprezzo, ostilità. Questi risultati sembrano confermare empiricamente quanto riportato in letteratura (Betan et al., 2005; Gabbard, 2009; PDM Task Force, 2006) e che i clinici possono utilizzare le proprie risposte controtransferali sia per fare diagnosi più accurate, sia per il trattamento.
PATOLOGIA NARCISISTICA DELLA PERSONALITA’ DEL PAZIENTE E RISPOSTE EMOTIVE DEL TERAPEUTA: UN’INDAGINE EMPIRICA / Tanzilli, Annalisa; Muzi, Laura. - STAMPA. - (2014), pp. 32-32. (Intervento presentato al convegno La ricerca in psicoterapia nell’era del DSM-5: back or forth? tenutosi a Padova nel 12-14 settembre 2014).
PATOLOGIA NARCISISTICA DELLA PERSONALITA’ DEL PAZIENTE E RISPOSTE EMOTIVE DEL TERAPEUTA: UN’INDAGINE EMPIRICA
TANZILLI, ANNALISA;MUZI, LAURA
2014
Abstract
I pazienti con patologia narcisistica sono tra i più difficili da trattare in psicoterapia, soprattutto per la resistenza al trattamento e la difficoltà a stabilire una relazione terapeutica caratterizzata da intimità, sicurezza, fiducia. In particolare, le risposte emotive dei clinici possono essere particolarmente intense e negative, tanto da ostacolare la costruzione di una buona alleanza. Obiettivi di questo studio sono: 1) indagare la relazione tra risposte emotive del terapeuta e disturbo narcisistico di personalità del paziente; 2) verificare se la relazione tra risposte controtransferali e disturbo narcisistico sia influenzata dall’orientamento teorico del clinico; 3) fornire un prototipo, empiricamente derivato, del pattern controtransferale associato alla patologia narcisistica. A un campione di più di 300 clinici italiani è stato chiesto di compilare una batteria di strumenti, che comprende il TRQ (Zittel, Westen, 2003) per la valutazione delle risposte controtransferali, e la SWAP-200 (Westen, Shedler, 1999 a; b) per l’assessment della personalità e del funzionamento psicologico, relativi a un loro paziente: 1) di almeno 18 anni; 2) senza diagnosi di disturbi psicotici o gravi disturbi clinici del DSM-IV; 3) in trattamento da almeno 8 sedute. Da questo campione abbiamo estratto 42 pazienti con disturbo narcisistico di personalità (TPD SWAP≥60) e rilevato che specifici pattern controtransferali sono sistematicamente associati alla patologia narcisistica indipendentemente dall’orientamento teorico del clinico. Il prototipo di risposta controtransferale dei terapeuti è caratterizzato da sentimenti di ritiro, fastidio, distrazione, noia, svalutazione, disprezzo, ostilità. Questi risultati sembrano confermare empiricamente quanto riportato in letteratura (Betan et al., 2005; Gabbard, 2009; PDM Task Force, 2006) e che i clinici possono utilizzare le proprie risposte controtransferali sia per fare diagnosi più accurate, sia per il trattamento.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.