As part of the Vitruvian triad, and more specifically venustas, the color, whether used naturally and artificially, is a fundamental component capable of eliciting complex sensory responses that extend well beyond the areas of optical physics and tactile perception. The color factor, is therefore a primary component in the conformation of the form and in the definition of venustas. Given the circumstances, it is not improper to consider the color as a fundamental component that can connote, both in terms of time and geography, the architectural practice: from the scale of the detail, to the the strictly architectural scale, up to that urban and vice versa. For several decades indeed, many administrations have equipped of suitable instruments prescription, called the Color Plans, aimed at upgrading to the enhancement of areas of historic architectural artifacts, minor architecture or specific geographical areas. These regulations adopted by government, as late and still insufficient compared to the clear and objective needs of our territory, are, in some respects, a substantial turnaround finally recognizes that, in the existing building in particular, a good whose presence and visibility becomes self-evocative of history and culture.

Nell'ambito della triade vitruviana è più specificamente della venustas, il colore, sia utilizzato naturalmente che artificialmente, rappresenta una fondamentale componente in grado di suscitare risposte sensoriali complesse che si estendono ben oltre gli ambiti della percezione fisica ottica e tattile. Il fattore colore, risulta quindi una componente primaria nella conformazione della forma e nella definizione della relativa venustas. Considerate le premesse, non è improprio considerare il colore come una fondamentale componente in grado di connotare, sia in termini temporali che geografici, il fare architettonico nella sua accezione a più ampio spettro: dalla scala del dettaglio, a quella più propriamente architettonica, fino a quella urbanistica e viceversa. Già da diversi decenni invero, molte amministrazioni si vanno dotando di idonei strumenti di prescrizione, denominati Piani del Colore, finalizzati alla riqualificazione ad alla valorizzazione di ambiti storici, di manufatti architettonici di pregio, di edilizia minore o di specifici ambiti territoriali. Questi regolamenti adottati dalle amministrazioni, per quanto tardivi ed ancora insufficienti rispetto alle evidenti ed oggettive necessità del nostro territorio, rappresentano, sotto certi aspetti, una sostanziale inversione di tendenza che riconosce finalmente, nel patrimonio edilizio esistente in particolare, un bene la cui presenza e visibilità diviene auto-evocativa della storia e della cultura.

Un piano del Colore transcontinentale spontaneo / Lanfranchi, Fabio; LA MANTIA, Mariella. - X A:(2014), pp. 391-402. (Intervento presentato al convegno X Conferenza del Colore tenutosi a Genova nel 11-12 settembre 2014).

Un piano del Colore transcontinentale spontaneo

LANFRANCHI, FABIO;LA MANTIA, MARIELLA
2014

Abstract

As part of the Vitruvian triad, and more specifically venustas, the color, whether used naturally and artificially, is a fundamental component capable of eliciting complex sensory responses that extend well beyond the areas of optical physics and tactile perception. The color factor, is therefore a primary component in the conformation of the form and in the definition of venustas. Given the circumstances, it is not improper to consider the color as a fundamental component that can connote, both in terms of time and geography, the architectural practice: from the scale of the detail, to the the strictly architectural scale, up to that urban and vice versa. For several decades indeed, many administrations have equipped of suitable instruments prescription, called the Color Plans, aimed at upgrading to the enhancement of areas of historic architectural artifacts, minor architecture or specific geographical areas. These regulations adopted by government, as late and still insufficient compared to the clear and objective needs of our territory, are, in some respects, a substantial turnaround finally recognizes that, in the existing building in particular, a good whose presence and visibility becomes self-evocative of history and culture.
2014
X Conferenza del Colore
Nell'ambito della triade vitruviana è più specificamente della venustas, il colore, sia utilizzato naturalmente che artificialmente, rappresenta una fondamentale componente in grado di suscitare risposte sensoriali complesse che si estendono ben oltre gli ambiti della percezione fisica ottica e tattile. Il fattore colore, risulta quindi una componente primaria nella conformazione della forma e nella definizione della relativa venustas. Considerate le premesse, non è improprio considerare il colore come una fondamentale componente in grado di connotare, sia in termini temporali che geografici, il fare architettonico nella sua accezione a più ampio spettro: dalla scala del dettaglio, a quella più propriamente architettonica, fino a quella urbanistica e viceversa. Già da diversi decenni invero, molte amministrazioni si vanno dotando di idonei strumenti di prescrizione, denominati Piani del Colore, finalizzati alla riqualificazione ad alla valorizzazione di ambiti storici, di manufatti architettonici di pregio, di edilizia minore o di specifici ambiti territoriali. Questi regolamenti adottati dalle amministrazioni, per quanto tardivi ed ancora insufficienti rispetto alle evidenti ed oggettive necessità del nostro territorio, rappresentano, sotto certi aspetti, una sostanziale inversione di tendenza che riconosce finalmente, nel patrimonio edilizio esistente in particolare, un bene la cui presenza e visibilità diviene auto-evocativa della storia e della cultura.
Architettura; colore; Mediterraneo
04 Pubblicazione in atti di convegno::04b Atto di convegno in volume
Un piano del Colore transcontinentale spontaneo / Lanfranchi, Fabio; LA MANTIA, Mariella. - X A:(2014), pp. 391-402. (Intervento presentato al convegno X Conferenza del Colore tenutosi a Genova nel 11-12 settembre 2014).
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