The paper aims to investigate the interaction of water - cultural heritage through the reading of an architectural element "fountain" in relationship with the urban image. The story of some fountains documents the transformation of the urban fabric. It’s the case of the fountain in Piazza Nicosia in Rome, designed by Giacomo Della Porta in 1572, following the reactivation of ancient aqueduct of the Acqua Vergine. Through archive drawings, views iconographic survey drawings, examples of historical maps and current images will be possible to retrace the history of the fountain through which to document the transformations of the town.

In tutte le culture l'acqua ha rappresentato e continua a rappresentare una componente vitale per l'uomo, un materiale prezioso, ricco di significati. Bene naturale primario, indispensabile per la nostra vita, l'acqua è legata ai beni culturali sia come elemento compositivo a livello architettonico e urbano, per le sue caratteristiche di materiale dinamico, con capacità di riflettere, di mutare forma e colore e sia come causa di degrado, perché l'acqua è anche erosione, umidità, allagamento. Anche i sistemi che consentono il suo utilizzo, come ad esempio: canalizzazioni, acquedotti, dighe e mulini, diventano opere di architettura e di ingegneria definendo l'identità culturale di un luogo. Il contributo si propone di indagare l' interazione acqua – patrimonio culturale attraverso la lettura di un elemento architettonico “la fontana” nella sua relazione con l’immagine urbana, come segno di identificazione di un ambiente costruito. La fontana indica una fonte artificiale di un’acqua che è stata portata in un luogo attraverso delle condutture. Nell’antichità la fontana era costruita proprio sul luogo di una sorgente o come punto finale o intermedio di un acquedotto. La fontana ha acquistato nel corso dei secoli un carattere ornamentale diventando elemento di arredo urbano, assumendo un ruolo importante nella decorazione anche di parchi e giardini. Le fontane che segnavano il punto terminale del percorso di un acquedotto, vennero denominate “mostre d’acqua”, come ad esempio a Roma la fontana di Trevi che concludeva il percorso in città dell’acquedotto dell’Acqua Virgo o la fontana del Mosè, mostra dell’Acqua Felice, veri e propri monumenti dell’acqua. La storia di alcune fontane documenta le trasformazioni di un tessuto urbano. E’ il caso della fontana in piazza Nicosia a Roma, progettata da Giacomo Della Porta nel 1572, in seguito alla riattivazione dell’antico Acquedotto dell’Acqua Vergine. Per volere di papa Gregorio XIII Boncompagni la fontana fu ubicata a piazza del Popolo per poi essere spostata nel 1820 nella piazza S. Pietro in Montorio, in seguito alla radicale trasformazione urbanistica della piazza progettata dall’architetto Giuseppe Valadier. Successivamente, fu smontata per essere conservata nei magazzini comunali fino al 1950. La fontana, dalle forme molto semplici, caratterizzata da un catino in marmo ottagonale, anche se arricchita in un secondo momento da quattro sculture raffiguranti tritoni, fu ritenuta di dimensioni troppo esigue per rappresentare l’ingresso ad una città come Roma. Attraverso disegni di archivio, vedute iconografiche, disegni di rilievo, esempi di cartografia storica ed immagini attuali sarà possibile ripercorrere le vicende della fontana attraverso cui poter documentare le trasformazioni di una città. Da piazza del Popolo a piazza S. Pietro in Montorio ai magazzini comunali ed infine a piazza Nicosia, ultima sede, dopo la sua ricostruzione, la fontana è oggi circondata dalle auto e caratterizza uno degli slarghi progettati da Marcello Piacentini in seguito alle modifiche del tessuto urbano di Roma avvenute nel 1936. The paper aims to investigate the interaction of water - cultural heritage through the reading of an architectural element "fountain" in relationship with the urban image. The story of some fountains documents the transformation of the urban fabric. It’s the case of the fountain in Piazza Nicosia in Rome, designed by Giacomo Della Porta in 1572, following the reactivation of ancient aqueduct of the Acqua Vergine. Through archive drawings, views iconographic survey drawings, examples of historical maps and current images will be possible to retrace the history of the fountain through which to document the transformations of the town.

L’ACQUA E I BENI CULTURALI. LA FONTANA IN PIAZZA NICOSIA A ROMA / Martone, Maria. - ELETTRONICO. - (2014), pp. 664-669. (Intervento presentato al convegno Revisiones del futuro, previsones del pasado. V CONGRESO INTERNACIONAL DE EXPRESIÓN GRÁFICA en Ingeniería, Arquitectura y Carreras Afines - XI CONGRESO NACIONAL DE PROFESORES DE EXPRESIÓN GRÁFICA en Ingeniería, Arquitectura y Carreras Afines tenutosi a Rosario, Agentina nel 1-3 ottobre 2014).

L’ACQUA E I BENI CULTURALI. LA FONTANA IN PIAZZA NICOSIA A ROMA

MARTONE, Maria
2014

Abstract

The paper aims to investigate the interaction of water - cultural heritage through the reading of an architectural element "fountain" in relationship with the urban image. The story of some fountains documents the transformation of the urban fabric. It’s the case of the fountain in Piazza Nicosia in Rome, designed by Giacomo Della Porta in 1572, following the reactivation of ancient aqueduct of the Acqua Vergine. Through archive drawings, views iconographic survey drawings, examples of historical maps and current images will be possible to retrace the history of the fountain through which to document the transformations of the town.
2014
Revisiones del futuro, previsones del pasado. V CONGRESO INTERNACIONAL DE EXPRESIÓN GRÁFICA en Ingeniería, Arquitectura y Carreras Afines - XI CONGRESO NACIONAL DE PROFESORES DE EXPRESIÓN GRÁFICA en Ingeniería, Arquitectura y Carreras Afines
In tutte le culture l'acqua ha rappresentato e continua a rappresentare una componente vitale per l'uomo, un materiale prezioso, ricco di significati. Bene naturale primario, indispensabile per la nostra vita, l'acqua è legata ai beni culturali sia come elemento compositivo a livello architettonico e urbano, per le sue caratteristiche di materiale dinamico, con capacità di riflettere, di mutare forma e colore e sia come causa di degrado, perché l'acqua è anche erosione, umidità, allagamento. Anche i sistemi che consentono il suo utilizzo, come ad esempio: canalizzazioni, acquedotti, dighe e mulini, diventano opere di architettura e di ingegneria definendo l'identità culturale di un luogo. Il contributo si propone di indagare l' interazione acqua – patrimonio culturale attraverso la lettura di un elemento architettonico “la fontana” nella sua relazione con l’immagine urbana, come segno di identificazione di un ambiente costruito. La fontana indica una fonte artificiale di un’acqua che è stata portata in un luogo attraverso delle condutture. Nell’antichità la fontana era costruita proprio sul luogo di una sorgente o come punto finale o intermedio di un acquedotto. La fontana ha acquistato nel corso dei secoli un carattere ornamentale diventando elemento di arredo urbano, assumendo un ruolo importante nella decorazione anche di parchi e giardini. Le fontane che segnavano il punto terminale del percorso di un acquedotto, vennero denominate “mostre d’acqua”, come ad esempio a Roma la fontana di Trevi che concludeva il percorso in città dell’acquedotto dell’Acqua Virgo o la fontana del Mosè, mostra dell’Acqua Felice, veri e propri monumenti dell’acqua. La storia di alcune fontane documenta le trasformazioni di un tessuto urbano. E’ il caso della fontana in piazza Nicosia a Roma, progettata da Giacomo Della Porta nel 1572, in seguito alla riattivazione dell’antico Acquedotto dell’Acqua Vergine. Per volere di papa Gregorio XIII Boncompagni la fontana fu ubicata a piazza del Popolo per poi essere spostata nel 1820 nella piazza S. Pietro in Montorio, in seguito alla radicale trasformazione urbanistica della piazza progettata dall’architetto Giuseppe Valadier. Successivamente, fu smontata per essere conservata nei magazzini comunali fino al 1950. La fontana, dalle forme molto semplici, caratterizzata da un catino in marmo ottagonale, anche se arricchita in un secondo momento da quattro sculture raffiguranti tritoni, fu ritenuta di dimensioni troppo esigue per rappresentare l’ingresso ad una città come Roma. Attraverso disegni di archivio, vedute iconografiche, disegni di rilievo, esempi di cartografia storica ed immagini attuali sarà possibile ripercorrere le vicende della fontana attraverso cui poter documentare le trasformazioni di una città. Da piazza del Popolo a piazza S. Pietro in Montorio ai magazzini comunali ed infine a piazza Nicosia, ultima sede, dopo la sua ricostruzione, la fontana è oggi circondata dalle auto e caratterizza uno degli slarghi progettati da Marcello Piacentini in seguito alle modifiche del tessuto urbano di Roma avvenute nel 1936. The paper aims to investigate the interaction of water - cultural heritage through the reading of an architectural element "fountain" in relationship with the urban image. The story of some fountains documents the transformation of the urban fabric. It’s the case of the fountain in Piazza Nicosia in Rome, designed by Giacomo Della Porta in 1572, following the reactivation of ancient aqueduct of the Acqua Vergine. Through archive drawings, views iconographic survey drawings, examples of historical maps and current images will be possible to retrace the history of the fountain through which to document the transformations of the town.
fontana; città; acqua e beni culturali; disegno delle trasformazioni
04 Pubblicazione in atti di convegno::04b Atto di convegno in volume
L’ACQUA E I BENI CULTURALI. LA FONTANA IN PIAZZA NICOSIA A ROMA / Martone, Maria. - ELETTRONICO. - (2014), pp. 664-669. (Intervento presentato al convegno Revisiones del futuro, previsones del pasado. V CONGRESO INTERNACIONAL DE EXPRESIÓN GRÁFICA en Ingeniería, Arquitectura y Carreras Afines - XI CONGRESO NACIONAL DE PROFESORES DE EXPRESIÓN GRÁFICA en Ingeniería, Arquitectura y Carreras Afines tenutosi a Rosario, Agentina nel 1-3 ottobre 2014).
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