In the underground of Naples you configure a metro network, not yet complete, which runs through the urban area, unifying center and periphery, plains and hills, intercepting spaces and places of different nature and history. Within the integrated system of regional metro, line 1, originally called "hill", as the first section built linking the Vomero hill to the center of the city, is a completely new infrastructure project and today runs a trait that from the northern outskirts of the city reaches the Vomero, the old town to get to the central station, which will have to start the connection with the airport of Capodichino. Along the way were made interchanges that allow connection with other public transport services. The contribution proposes to analyze and document the chromatic aspect of some of the stations of the art considered individually and together, defining a kind of catalog, for samples, colors underground, which can be a guide to locate the color choices in function of

Nel sottosuolo di Napoli si configura una rete metropolitana, non ancora completamente ultimata, che attraversa il territorio urbano, unificando centro e periferia, pianura e collina, intercettando spazi e luoghi di diversa natura e storia. All’interno del sistema integrato della metropolitana regionale, la Linea 1, denominata in origine “collinare”, in quanto il primo tratto realizzato collegava la collina del Vomero con il centro della città, rappresenta un intervento infrastrutturale completamente nuovo e percorre oggi un tratto che dalla periferia a nord della città raggiunge il Vomero, il centro storico per arrivare alla stazione centrale, da cui dovrà partire il collegamento con l’aeroporto di Capodichino. Lungo il suo percorso sono stati realizzati nodi di interscambio che consentono il collegamento con altri servizi di trasporto pubblico. La Linea 1 della metropolitana di Napoli, oggetto di numerosi riconoscimenti internazionali, si caratterizza fortemente per la realizzazione delle cosiddette “stazioni dell’arte”. Fatta eccezione per le prime stazioni realizzate negli anni settanta – ottanta del Novecento, in cui nei progetti ha prevalso l’aspetto ingegneristico e funzionale, le stazioni successive sono state progettate e poi realizzate non solo come elemento di transito verso la città esterna, ma come luogo in cui si compie un processo di relazione con il tessuto urbano circostante. Ciò ha contribuito a far diventare le stazioni oggetto di progettazione architettonica e artistica in cui si sono cimentati molti nomi prestigiosi del panorama culturale architettonico nazionale e internazionale. Non più spazi ripetitivi in ogni stazione, ma elementi caratterizzanti che diversificano il luogo e accompagnano il viaggiatore lungo un percorso sotterraneo. La presenza di una scelta accurata dei materiali e soprattutto dei colori danno espressività al contesto metropolitano. Sono i colori delle architetture, delle pavimentazioni, dei rivestimenti, delle sculture e delle opere d’arte che partecipano in maniera determinante a configurare uno spazio espressivo con carattere di univocità divenendo poli attrattivi nel contesto urbano. E’ il caso, ad esempio della stazione dell’Università che è un vero tripudio di colori, di Toledo, in cui predomina l’azzurro del mare, della stazione di Garibaldi che, in un gioco di trasparenze e di riflessi, prevale il colore dell’acciaio recando un aspetto metallico a tutto l’ambiente, interrotto dall’arancione di alcuni pannelli di ingresso alle scale mobili. Il contributo si propone di analizzare e documentare l’aspetto cromatico di alcune delle stazioni dell’arte considerate singolarmente e nel loro insieme, definendo una sorta di catalogo, per campioni, dei colori sotterranei, che può essere una guida per individuare le scelte cromatiche in funzione della percorribilità degli spazi e in assenza di luce naturale. The contribution proposes to analyze and document the chromatic aspect of some of the stations of the art considered individually and together, defining a kind of catalog, for samples, colors underground, which can be a guide to locate the color choices in function of the feasibility of the spaces and in the absence of natural light.

I colori sotterranei. Le stazioni dell’arte della Linea 1 della metropolitana di Napoli / Martone, Maria; Papa, Floriana. - (2014), pp. 365-376. (Intervento presentato al convegno X CONFERENZA DEL COLORE MEETING CONGIUNTO CON: COLOUR GROUP (GB) CENTRE FRANÇAIS DE LA COULEUR GROUPE FRANÇAIS DE L'IMAGERIE NUMÉRIQUE COULEUR tenutosi a Genova nel 11-12 settembre).

I colori sotterranei. Le stazioni dell’arte della Linea 1 della metropolitana di Napoli.

MARTONE, Maria
;
PAPA, FLORIANA
2014

Abstract

In the underground of Naples you configure a metro network, not yet complete, which runs through the urban area, unifying center and periphery, plains and hills, intercepting spaces and places of different nature and history. Within the integrated system of regional metro, line 1, originally called "hill", as the first section built linking the Vomero hill to the center of the city, is a completely new infrastructure project and today runs a trait that from the northern outskirts of the city reaches the Vomero, the old town to get to the central station, which will have to start the connection with the airport of Capodichino. Along the way were made interchanges that allow connection with other public transport services. The contribution proposes to analyze and document the chromatic aspect of some of the stations of the art considered individually and together, defining a kind of catalog, for samples, colors underground, which can be a guide to locate the color choices in function of
2014
X CONFERENZA DEL COLORE MEETING CONGIUNTO CON: COLOUR GROUP (GB) CENTRE FRANÇAIS DE LA COULEUR GROUPE FRANÇAIS DE L'IMAGERIE NUMÉRIQUE COULEUR
Nel sottosuolo di Napoli si configura una rete metropolitana, non ancora completamente ultimata, che attraversa il territorio urbano, unificando centro e periferia, pianura e collina, intercettando spazi e luoghi di diversa natura e storia. All’interno del sistema integrato della metropolitana regionale, la Linea 1, denominata in origine “collinare”, in quanto il primo tratto realizzato collegava la collina del Vomero con il centro della città, rappresenta un intervento infrastrutturale completamente nuovo e percorre oggi un tratto che dalla periferia a nord della città raggiunge il Vomero, il centro storico per arrivare alla stazione centrale, da cui dovrà partire il collegamento con l’aeroporto di Capodichino. Lungo il suo percorso sono stati realizzati nodi di interscambio che consentono il collegamento con altri servizi di trasporto pubblico. La Linea 1 della metropolitana di Napoli, oggetto di numerosi riconoscimenti internazionali, si caratterizza fortemente per la realizzazione delle cosiddette “stazioni dell’arte”. Fatta eccezione per le prime stazioni realizzate negli anni settanta – ottanta del Novecento, in cui nei progetti ha prevalso l’aspetto ingegneristico e funzionale, le stazioni successive sono state progettate e poi realizzate non solo come elemento di transito verso la città esterna, ma come luogo in cui si compie un processo di relazione con il tessuto urbano circostante. Ciò ha contribuito a far diventare le stazioni oggetto di progettazione architettonica e artistica in cui si sono cimentati molti nomi prestigiosi del panorama culturale architettonico nazionale e internazionale. Non più spazi ripetitivi in ogni stazione, ma elementi caratterizzanti che diversificano il luogo e accompagnano il viaggiatore lungo un percorso sotterraneo. La presenza di una scelta accurata dei materiali e soprattutto dei colori danno espressività al contesto metropolitano. Sono i colori delle architetture, delle pavimentazioni, dei rivestimenti, delle sculture e delle opere d’arte che partecipano in maniera determinante a configurare uno spazio espressivo con carattere di univocità divenendo poli attrattivi nel contesto urbano. E’ il caso, ad esempio della stazione dell’Università che è un vero tripudio di colori, di Toledo, in cui predomina l’azzurro del mare, della stazione di Garibaldi che, in un gioco di trasparenze e di riflessi, prevale il colore dell’acciaio recando un aspetto metallico a tutto l’ambiente, interrotto dall’arancione di alcuni pannelli di ingresso alle scale mobili. Il contributo si propone di analizzare e documentare l’aspetto cromatico di alcune delle stazioni dell’arte considerate singolarmente e nel loro insieme, definendo una sorta di catalogo, per campioni, dei colori sotterranei, che può essere una guida per individuare le scelte cromatiche in funzione della percorribilità degli spazi e in assenza di luce naturale. The contribution proposes to analyze and document the chromatic aspect of some of the stations of the art considered individually and together, defining a kind of catalog, for samples, colors underground, which can be a guide to locate the color choices in function of the feasibility of the spaces and in the absence of natural light.
Architettura; cromatismi; stazioni dell' arte
04 Pubblicazione in atti di convegno::04b Atto di convegno in volume
I colori sotterranei. Le stazioni dell’arte della Linea 1 della metropolitana di Napoli / Martone, Maria; Papa, Floriana. - (2014), pp. 365-376. (Intervento presentato al convegno X CONFERENZA DEL COLORE MEETING CONGIUNTO CON: COLOUR GROUP (GB) CENTRE FRANÇAIS DE LA COULEUR GROUPE FRANÇAIS DE L'IMAGERIE NUMÉRIQUE COULEUR tenutosi a Genova nel 11-12 settembre).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/608798
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