Questo contributo propone alcuni ragionamenti attorno all'idea del progetto di architettura concepito, sviluppato e divulgato “a distanza”. Esso si applicherà ad alcune questioni relative alla professione, alla didattica, ed alla divulgazione del sapere in architettura, con lo scopo di chiarire – in alcuni casi anche di demistificare – la connessione esclusiva che si tende a stabilire fra l'idea di progettare “a distanza” e l'uso delle piattaforme di collaborazione, dei social-network, degli strumenti e-learning, dei software Bim. È possibile concepire un progetto di architettura “a distanza”? L'interrogativo, così come è posto, naturalmente, è costruito con artifici retorici e tautologici, superabili distillando episodi tratti dal remoto passato e della vita professionale contemporanea. La locuzione “a distanza”, tra l'altro, evoca immediatamente il tema della realtà “virtuale”, cioè, la simulazione di una realtà “effettiva” presente altrove nel tempo e nello spazio. Sebbene le applicazioni della realtà virtuale in architettura non siano l'oggetto principale del presente ragionamento, è utile ricordare che è necessario tenere presente quali siano i tools più aggiornati dell'industria digitale – ad esempio, recentemente Facebook ha acquistato Oculus Rift e Samsung è al lavoro con un prodotto analogo di fascia low-cost – perché rappresentano l'evidenza della direzione dello sviluppo e della domanda di mercato in grado di guidare anche le strategie e le politiche di molte università. Ma è anche opportuno, per il tema che qui si discute, circoscrivere gli entusiasmi “digitali” e non dimenticare che l'architettura ha sempre avuto la necessità si esprimersi attraverso mezzi virtuali. E lo ha sempre fatto, storicamente, attraverso il disegno, fondamentale mezzo di elaborazione e di diffusione-divulgazione, la cui natura, appunto, “virtuale” consente di simulare e replicare realtà ancora di là da venire.

Concevoir un Project d'architecture à distance: una pratique ancienne à la recherche de noveaux outils / DEL MONACO, Anna. - In: TRACÉS. - ISSN 1662-7628. - STAMPA. - (2014), pp. 22-24.

Concevoir un Project d'architecture à distance: una pratique ancienne à la recherche de noveaux outils

DEL MONACO, Anna
2014

Abstract

Questo contributo propone alcuni ragionamenti attorno all'idea del progetto di architettura concepito, sviluppato e divulgato “a distanza”. Esso si applicherà ad alcune questioni relative alla professione, alla didattica, ed alla divulgazione del sapere in architettura, con lo scopo di chiarire – in alcuni casi anche di demistificare – la connessione esclusiva che si tende a stabilire fra l'idea di progettare “a distanza” e l'uso delle piattaforme di collaborazione, dei social-network, degli strumenti e-learning, dei software Bim. È possibile concepire un progetto di architettura “a distanza”? L'interrogativo, così come è posto, naturalmente, è costruito con artifici retorici e tautologici, superabili distillando episodi tratti dal remoto passato e della vita professionale contemporanea. La locuzione “a distanza”, tra l'altro, evoca immediatamente il tema della realtà “virtuale”, cioè, la simulazione di una realtà “effettiva” presente altrove nel tempo e nello spazio. Sebbene le applicazioni della realtà virtuale in architettura non siano l'oggetto principale del presente ragionamento, è utile ricordare che è necessario tenere presente quali siano i tools più aggiornati dell'industria digitale – ad esempio, recentemente Facebook ha acquistato Oculus Rift e Samsung è al lavoro con un prodotto analogo di fascia low-cost – perché rappresentano l'evidenza della direzione dello sviluppo e della domanda di mercato in grado di guidare anche le strategie e le politiche di molte università. Ma è anche opportuno, per il tema che qui si discute, circoscrivere gli entusiasmi “digitali” e non dimenticare che l'architettura ha sempre avuto la necessità si esprimersi attraverso mezzi virtuali. E lo ha sempre fatto, storicamente, attraverso il disegno, fondamentale mezzo di elaborazione e di diffusione-divulgazione, la cui natura, appunto, “virtuale” consente di simulare e replicare realtà ancora di là da venire.
2014
elearning; architettura a distanza; virtuale
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Concevoir un Project d'architecture à distance: una pratique ancienne à la recherche de noveaux outils / DEL MONACO, Anna. - In: TRACÉS. - ISSN 1662-7628. - STAMPA. - (2014), pp. 22-24.
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