I rapporti di Loreto Grande con l’Università di Roma sono testimoniati dalla presenza di materiali eterogenei pervenuti al Museo Erbario in periodi diversi. Una prima parte, ricevuta probabilmente in dono o in scambio, risale, in prevalenza, al periodo della sua attività svolta, in qualità di Tecnico, presso l’Orto Botanico di Napoli. Una seconda parte, acquisita dopo la sua morte, è conservata come collezione a sé stante. Si tratta del suo erbario personale, conservato a Villavallelonga, che l’Istituto Botanico di Roma, acquistò, dagli eredi, nel 1969. All’epoca fu stimato in 11.100 esemplari provenienti, principalmente, dall’Abruzzo, Campania, Molise e Lazio. Sebbene il corpo principale dell’erbario di Loreto Grande si conservi presso l’Erbario di Napoli, le raccolte acquisite a Roma sono di particolare interesse non solo per la presenza di un numero significativo di reperti anteriori al 1932, anno del suo definitivo allontanamento dall’Ateneo napoletano ma, soprattutto, per la documentazione inedita relativa alla sua attività di florista posteriore a questa data. Un’attività che è continuata costante seppure limitata, negli ultimi anni, al solo territorio della Marsica (Abruzzo). Il rinvenimento inaspettato di una cospicua documentazione manoscritta ha messo, infine, in evidenza una ricchezza di contenuti particolarmente preziosi per comprendere, rettificare e aggiungere informazioni riguardo ad avvenimenti legati alla sua vita professionale, nonché alla sua produzione scientifica.
I materiali di Loreto Grande conservati nell'Erbario di Roma / Millozza, Anna. - STAMPA. - (2010), pp. 26-33. (Intervento presentato al convegno Loreto Grande Naturalista "Dal ricordo alla Fondazione" tenutosi a Villavallelonga (AQ), Italia nel 25 ottobre 2008).
I materiali di Loreto Grande conservati nell'Erbario di Roma.
MILLOZZA, Anna
2010
Abstract
I rapporti di Loreto Grande con l’Università di Roma sono testimoniati dalla presenza di materiali eterogenei pervenuti al Museo Erbario in periodi diversi. Una prima parte, ricevuta probabilmente in dono o in scambio, risale, in prevalenza, al periodo della sua attività svolta, in qualità di Tecnico, presso l’Orto Botanico di Napoli. Una seconda parte, acquisita dopo la sua morte, è conservata come collezione a sé stante. Si tratta del suo erbario personale, conservato a Villavallelonga, che l’Istituto Botanico di Roma, acquistò, dagli eredi, nel 1969. All’epoca fu stimato in 11.100 esemplari provenienti, principalmente, dall’Abruzzo, Campania, Molise e Lazio. Sebbene il corpo principale dell’erbario di Loreto Grande si conservi presso l’Erbario di Napoli, le raccolte acquisite a Roma sono di particolare interesse non solo per la presenza di un numero significativo di reperti anteriori al 1932, anno del suo definitivo allontanamento dall’Ateneo napoletano ma, soprattutto, per la documentazione inedita relativa alla sua attività di florista posteriore a questa data. Un’attività che è continuata costante seppure limitata, negli ultimi anni, al solo territorio della Marsica (Abruzzo). Il rinvenimento inaspettato di una cospicua documentazione manoscritta ha messo, infine, in evidenza una ricchezza di contenuti particolarmente preziosi per comprendere, rettificare e aggiungere informazioni riguardo ad avvenimenti legati alla sua vita professionale, nonché alla sua produzione scientifica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.