The objective of this contribution is to determine the configuration of a negative urbanized area, investigated in its geomorphology and settlements, replacing to the volume of the fabric urban its planimetric imprints. This means freeing the land from built to get to the representation of the main changes that occurred and to trace through iconographic sources and documentary the transformations that have occurred over time. Through, then, an inverse modeling you can get to determine an abstract conceptual model that, starting from a real world, represented and interpreted through the historical knowledge of the area, identifies the phenomena of urban transformation and territory and the consequent mutual relations that determine. This process allows a recovery of the geographic entities and urban areas, such as rivers, valleys and natural routes of connection, that during the process of human settlement have lost their function and identity. For this purpose, an inverse modeling can be defined as a pattern of identification of the main processes that have contributed to major changes and also aims to contribute to the formation of a database consisting of a set of both vector and raster data can provide cognitive tools identified not only through traditional and conventional cartographic signs, but also through the management of information relating to various parameters iconographic and graphic. On this basis, the contribution shows that on the basis of the representation of a virtual model of the footprint planimetric urban fabric you can read the main geomorphological features of a land that time has altered its original configuration. In this study, which is part of an ongoing research on the Vomero, play a particularly important role the historic maps and views iconographic to be able to recognize the signs that have survived the urban transformations.

L’obiettivo del contributo è determinare al negativo la configurazione di un territorio urbanizzato, indagato nelle sue caratteristiche geomorfologiche e insediative, sostituendo al volume del costruito urbano la sua impronta planimetrica. Ciò significa liberare il territorio dal costruito per arrivare alla rappresentazione delle principali modifiche verificatesi e per ripercorrere attraverso fonti iconografiche e documentarie le trasformazioni succedutesi nel tempo. Attraverso, quindi, una modellazione inversa si può arrivare a determinare un modello astratto concettuale che, partendo da un mondo reale, rappresentato e interpretato attraverso la conoscenza storica dei luoghi, individua i fenomeni di trasformazione urbana e del territorio e le conseguenti mutue relazioni che si determinano. Questo processo consente un recupero di quelle entità geografiche e urbane, come fiumi, valloni e percorsi naturali di collegamento, che durante il processo di antropizzazione hanno perso la propria funzione e identità. A tale scopo una modellazione inversa può definire uno schema d’identificazione dei principali processi che hanno contribuito a determinare forti cambiamenti e mira a contribuire alla formazione anche di un database costituito da un insieme di dati sia raster sia vettoriali in grado di fornire strumenti conoscitivi individuabili non più solo attraverso segni tradizionali e convenzionali cartografici, ma anche attraverso la gestione di informazioni relative a diversi parametri iconografici e grafici. Partendo da queste premesse il contributo mette in evidenza che sulla base della rappresentazione di un modello virtuale dell’ impronta planimetrica di un tessuto urbano è possibile leggere le principali caratteristiche geomorfologiche di un territorio che nel tempo ha modificato la sua configurazione originaria. In questo studio, che fa parte di una ricerca in corso sul Vomero, assumono un ruolo di particolare importanza la cartografia storica e le vedute iconografiche per poter riconoscere i segni che sono sopravvissuti alle trasformazioni urbane.

Esempio di modellazione inversa di un territorio antropizzato in ambito urbano. Il Vomero e la sua collina / Martone, Maria. - (2014), pp. 230-233. (Intervento presentato al convegno Impronte. Idee per la rappresentazione 6 tenutosi a Siracusa nel 10 maggio 2013).

Esempio di modellazione inversa di un territorio antropizzato in ambito urbano. Il Vomero e la sua collina

MARTONE, Maria
2014

Abstract

The objective of this contribution is to determine the configuration of a negative urbanized area, investigated in its geomorphology and settlements, replacing to the volume of the fabric urban its planimetric imprints. This means freeing the land from built to get to the representation of the main changes that occurred and to trace through iconographic sources and documentary the transformations that have occurred over time. Through, then, an inverse modeling you can get to determine an abstract conceptual model that, starting from a real world, represented and interpreted through the historical knowledge of the area, identifies the phenomena of urban transformation and territory and the consequent mutual relations that determine. This process allows a recovery of the geographic entities and urban areas, such as rivers, valleys and natural routes of connection, that during the process of human settlement have lost their function and identity. For this purpose, an inverse modeling can be defined as a pattern of identification of the main processes that have contributed to major changes and also aims to contribute to the formation of a database consisting of a set of both vector and raster data can provide cognitive tools identified not only through traditional and conventional cartographic signs, but also through the management of information relating to various parameters iconographic and graphic. On this basis, the contribution shows that on the basis of the representation of a virtual model of the footprint planimetric urban fabric you can read the main geomorphological features of a land that time has altered its original configuration. In this study, which is part of an ongoing research on the Vomero, play a particularly important role the historic maps and views iconographic to be able to recognize the signs that have survived the urban transformations.
2014
Impronte. Idee per la rappresentazione 6
L’obiettivo del contributo è determinare al negativo la configurazione di un territorio urbanizzato, indagato nelle sue caratteristiche geomorfologiche e insediative, sostituendo al volume del costruito urbano la sua impronta planimetrica. Ciò significa liberare il territorio dal costruito per arrivare alla rappresentazione delle principali modifiche verificatesi e per ripercorrere attraverso fonti iconografiche e documentarie le trasformazioni succedutesi nel tempo. Attraverso, quindi, una modellazione inversa si può arrivare a determinare un modello astratto concettuale che, partendo da un mondo reale, rappresentato e interpretato attraverso la conoscenza storica dei luoghi, individua i fenomeni di trasformazione urbana e del territorio e le conseguenti mutue relazioni che si determinano. Questo processo consente un recupero di quelle entità geografiche e urbane, come fiumi, valloni e percorsi naturali di collegamento, che durante il processo di antropizzazione hanno perso la propria funzione e identità. A tale scopo una modellazione inversa può definire uno schema d’identificazione dei principali processi che hanno contribuito a determinare forti cambiamenti e mira a contribuire alla formazione anche di un database costituito da un insieme di dati sia raster sia vettoriali in grado di fornire strumenti conoscitivi individuabili non più solo attraverso segni tradizionali e convenzionali cartografici, ma anche attraverso la gestione di informazioni relative a diversi parametri iconografici e grafici. Partendo da queste premesse il contributo mette in evidenza che sulla base della rappresentazione di un modello virtuale dell’ impronta planimetrica di un tessuto urbano è possibile leggere le principali caratteristiche geomorfologiche di un territorio che nel tempo ha modificato la sua configurazione originaria. In questo studio, che fa parte di una ricerca in corso sul Vomero, assumono un ruolo di particolare importanza la cartografia storica e le vedute iconografiche per poter riconoscere i segni che sono sopravvissuti alle trasformazioni urbane.
modellazione 3D; territorio; città; rappresentazione
04 Pubblicazione in atti di convegno::04b Atto di convegno in volume
Esempio di modellazione inversa di un territorio antropizzato in ambito urbano. Il Vomero e la sua collina / Martone, Maria. - (2014), pp. 230-233. (Intervento presentato al convegno Impronte. Idee per la rappresentazione 6 tenutosi a Siracusa nel 10 maggio 2013).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/595185
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