Sulla scorta di una lettera inviata da Palladio, allora a Venezia, all'architetto bolognese Francesco Morandi, “ingegnere” della fabbrica di San Petronio, nella quale viene rievocato il soggiorno in città del maestro veneto nell'estate 1572, vengono identificati per la prima volta una serie di personaggi (Alessandro Menganti, scultore, Domenico Tibaldi e Floriano Ambrosini, pittori, incisori e architetti) che lo avevano conosciuto e frequentato in quella circostanza. L'identificazione permette di indagare le mutue relazioni tra i vari “amici” di Palladio, legati da importanti rapporti artistici e di parentela.
Palladio e gli “amici” bolognesi. Note su una lettera a Francesco Morandi del 18 ottobre 1572 / Ricci, Maurizio. - STAMPA. - (2008), pp. 117-122. (Intervento presentato al convegno Andrea Palladio 500. Il Simposio del Cinquecentenario tenutosi a Padova, Vicenza, Verona, Venezia nel 5-10 maggio 1988).
Palladio e gli “amici” bolognesi. Note su una lettera a Francesco Morandi del 18 ottobre 1572
RICCI, MAURIZIO
2008
Abstract
Sulla scorta di una lettera inviata da Palladio, allora a Venezia, all'architetto bolognese Francesco Morandi, “ingegnere” della fabbrica di San Petronio, nella quale viene rievocato il soggiorno in città del maestro veneto nell'estate 1572, vengono identificati per la prima volta una serie di personaggi (Alessandro Menganti, scultore, Domenico Tibaldi e Floriano Ambrosini, pittori, incisori e architetti) che lo avevano conosciuto e frequentato in quella circostanza. L'identificazione permette di indagare le mutue relazioni tra i vari “amici” di Palladio, legati da importanti rapporti artistici e di parentela.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.