Il ponte, forma e costruzione

Il contributo nasce dal desiderio di indagare uno degli oggetti costruiti, il ponte, che nel corso dei secoli ha maggiormente affascinato l’immaginario collettivo. L’interesse deriva dalla particolare natura del ponte che, letto come punto di convergenza di molteplici problematiche, offre spunti ad approfondimenti legati alla interpretazione della pluralità dei luoghi che la sua presenza concorre a definire, nonché alla rilettura delle sue architetture in rapporto ai saperi empirici e scientifici che ne hanno reso possibile la realizzazione. La forma del ponte, unione tra arte e tecnica, diviene la traduzione concreta del principio che l’ispira, aderendo perfettamente al regime statico che la sottende; l’opera dell’ingegnere si fa dunque architettura. È dunque nella realizzazione del ponte che la complessa relazione tra l’architettura e la tecnica si fa quanto mai esplicita rendendo evidente quanto la prima abbia bisogno della seconda per rivelarsi e concretizzarsi divenendo espressione del proprio tempo; è in questo atto di sintesi che i diversi ambiti si completano mutuamente e la forma nasce dalla conoscenza e dalla padronanza tecnica del materiale.