La rapida diffusione dei laser scanner nel rilevamento architettonico ha comportato alcune modificazioni nel quadro metodologico generale per quanto attiene il controllo della quantità e della qualità delle informazioni. La ripresa eseguita con uno scanner laser rappresenta il primo fondamentale passo nell’operazione di rilevamento che, se non ben gestita e controllata, può influenzare non poco l’elaborazione successiva incidendo anche sensibilmente sulla qualità. I due fattori peculiari e correlati tra loro di una ripresa con lo scanner laser sono: la centralità della ripresa e la risoluzione dei punti. La centralità della ripresa impone una scelta accurata dei punti di stazione al fine di ridurre al minimo le zone d’ombra dovute a fattori di forma interna ed a fattori di interferenza esterna. La risoluzione dei punti con lo scanner laser 3D è data quasi sempre dalla quantità di punti orizzontali e verticali nell’unità di misura riferita ad una superficie sferica di cui è possibile impostare il raggio. La risoluzione reale invece è quella data dall’intersezione dei raggi laser con l’oggetto da rilevare e dipende dalla distanza e dalla conformazione delle superfici rispetto alla stazione di ripresa. Il contributo intende proporre i risultati di uno studio in elaborazione circa il rapporto tra centralità della ripresa (o delle riprese) e la conformazione spaziale degli oggetti rilevati, nell’ambito del rilievo dell’architettura, per la definizione di possibili criteri di valutazione sulla qualità e quantità di dati rilevati.
Quantità e qualità nell'utilizzo dello scanner laser 3D per il rilievo dell'architettura / Paris, Leonardo. - STAMPA. - I:(2010), pp. 279-289. (Intervento presentato al convegno APEGA 2010 tenutosi a Alicante nel 2, 3 e 4 dicembre 2010).
Quantità e qualità nell'utilizzo dello scanner laser 3D per il rilievo dell'architettura
PARIS, Leonardo
2010
Abstract
La rapida diffusione dei laser scanner nel rilevamento architettonico ha comportato alcune modificazioni nel quadro metodologico generale per quanto attiene il controllo della quantità e della qualità delle informazioni. La ripresa eseguita con uno scanner laser rappresenta il primo fondamentale passo nell’operazione di rilevamento che, se non ben gestita e controllata, può influenzare non poco l’elaborazione successiva incidendo anche sensibilmente sulla qualità. I due fattori peculiari e correlati tra loro di una ripresa con lo scanner laser sono: la centralità della ripresa e la risoluzione dei punti. La centralità della ripresa impone una scelta accurata dei punti di stazione al fine di ridurre al minimo le zone d’ombra dovute a fattori di forma interna ed a fattori di interferenza esterna. La risoluzione dei punti con lo scanner laser 3D è data quasi sempre dalla quantità di punti orizzontali e verticali nell’unità di misura riferita ad una superficie sferica di cui è possibile impostare il raggio. La risoluzione reale invece è quella data dall’intersezione dei raggi laser con l’oggetto da rilevare e dipende dalla distanza e dalla conformazione delle superfici rispetto alla stazione di ripresa. Il contributo intende proporre i risultati di uno studio in elaborazione circa il rapporto tra centralità della ripresa (o delle riprese) e la conformazione spaziale degli oggetti rilevati, nell’ambito del rilievo dell’architettura, per la definizione di possibili criteri di valutazione sulla qualità e quantità di dati rilevati.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.