Lo sviluppo delle piattaforme partecipative che caratterizzano il web comunemente definito ―2.0‖ ha abilitato nuove modalità di articolazione dei processi di produzione culturale e alimentato il dibattito sui pro e contro di tali pratiche. Da un lato le potenzialità di maggiore autonomia dei creativi e l‘estensione della partecipazione ai processi di produzione, dall‘altro i rischi di razionalizzazione e sfruttamento dell‘attività partecipativa e la persistenza di squilibri nella capacità di mobilitare, canalizzare e valorizzare competenze, risorse e produttività diffuse. L‘esponenziale proliferazione di forme di produzione ―crowd‖ e ―peer‖ rende necessarie indagini in grado di distinguere diverse pratiche, tenendo conto sia dei fattori tecnologici e discorsivi pertinenti alla loro strutturazione, sia delle concrete esperienze dei partecipanti, in cui non solo vengono riappropriate le risorse a disposizione – in modi a volte inattesi – ma vengono anche negoziate aspirazioni e gratificazioni e le idee stesse di autonomia, partecipazione, autorealizzazione. In tale chiave il paper intende presentare i risultati di una ricerca esplorativa riguardante una delle pratiche di partecipazione alla produzione culturale abilitate dal web 2.0, in grande espansione negli ultimi anni, il crowdfunding. Il termine viene generalmente usato per indicare processi in cui la partecipazione è sostanzialmente definita dal microfinanziamento ―dal basso‖ di progetti creativi ma che spesso include anche varie forme di partecipazione all‘ideazione e - soprattutto - alla promozione e alla diffusione degli output finali. Il crowdfunding consiste primariamente in campagne di raccolta fondi gestite via web e in molti casi implica una relazione fra tre soggetti: il richiedente (singoli individui, associazioni, enti pubblici, piccole imprese), gli utenti finanziatori (nel ruolo di mecenati o investitori a seconda del modello di CF) e la piattaforma che ospita la campagna, mediando la relazione fra richiedenti e finanziatori e strutturando in vari modi le loro possibilità di azione e di partecipazione. La ricerca è consistita nell‘analisi di 18 siti dedicati al crowdfunding e 38 interviste a richiedenti e finanziatori. Il contributo della ricerca consiste nel mettere in luce sia declinazioni anche molto differenti della pratica del crowdfuding applicata a produzioni culturali, sia le continuità e le discontinuità nella relazione fra il modo in cui le piattaforme configurano tecnicamente e discorsivamente i rapporti fra creativi e finanziatori e le modalità di interazione ed elaborazione dell‘esperienza da parte di questi. In particolare, viene utilizzata la categoria di capitale sociale per analizzare l'articolazione e il diverso fondamento delle relazioni che favoriscono il raggiungimento dell‘obiettivo di finanziamento, all‘interno di piattaforme caratterizzate in diversa misura da un clima di cooperazione o da una tensione più propriamente competitiva.

Donazioni, investimenti e capitale sociale. Le dinamiche di partecipazione nel crowdfunding / D'Amato, Francesco. - (2012), pp. 93-93. (Intervento presentato al convegno Emerging Technologies, Social Worlds. Tecnologie Emergenti, Mondi Sociali tenutosi a Rovigo nel 21-23 Giugno 2012).

Donazioni, investimenti e capitale sociale. Le dinamiche di partecipazione nel crowdfunding

D'AMATO, Francesco
2012

Abstract

Lo sviluppo delle piattaforme partecipative che caratterizzano il web comunemente definito ―2.0‖ ha abilitato nuove modalità di articolazione dei processi di produzione culturale e alimentato il dibattito sui pro e contro di tali pratiche. Da un lato le potenzialità di maggiore autonomia dei creativi e l‘estensione della partecipazione ai processi di produzione, dall‘altro i rischi di razionalizzazione e sfruttamento dell‘attività partecipativa e la persistenza di squilibri nella capacità di mobilitare, canalizzare e valorizzare competenze, risorse e produttività diffuse. L‘esponenziale proliferazione di forme di produzione ―crowd‖ e ―peer‖ rende necessarie indagini in grado di distinguere diverse pratiche, tenendo conto sia dei fattori tecnologici e discorsivi pertinenti alla loro strutturazione, sia delle concrete esperienze dei partecipanti, in cui non solo vengono riappropriate le risorse a disposizione – in modi a volte inattesi – ma vengono anche negoziate aspirazioni e gratificazioni e le idee stesse di autonomia, partecipazione, autorealizzazione. In tale chiave il paper intende presentare i risultati di una ricerca esplorativa riguardante una delle pratiche di partecipazione alla produzione culturale abilitate dal web 2.0, in grande espansione negli ultimi anni, il crowdfunding. Il termine viene generalmente usato per indicare processi in cui la partecipazione è sostanzialmente definita dal microfinanziamento ―dal basso‖ di progetti creativi ma che spesso include anche varie forme di partecipazione all‘ideazione e - soprattutto - alla promozione e alla diffusione degli output finali. Il crowdfunding consiste primariamente in campagne di raccolta fondi gestite via web e in molti casi implica una relazione fra tre soggetti: il richiedente (singoli individui, associazioni, enti pubblici, piccole imprese), gli utenti finanziatori (nel ruolo di mecenati o investitori a seconda del modello di CF) e la piattaforma che ospita la campagna, mediando la relazione fra richiedenti e finanziatori e strutturando in vari modi le loro possibilità di azione e di partecipazione. La ricerca è consistita nell‘analisi di 18 siti dedicati al crowdfunding e 38 interviste a richiedenti e finanziatori. Il contributo della ricerca consiste nel mettere in luce sia declinazioni anche molto differenti della pratica del crowdfuding applicata a produzioni culturali, sia le continuità e le discontinuità nella relazione fra il modo in cui le piattaforme configurano tecnicamente e discorsivamente i rapporti fra creativi e finanziatori e le modalità di interazione ed elaborazione dell‘esperienza da parte di questi. In particolare, viene utilizzata la categoria di capitale sociale per analizzare l'articolazione e il diverso fondamento delle relazioni che favoriscono il raggiungimento dell‘obiettivo di finanziamento, all‘interno di piattaforme caratterizzate in diversa misura da un clima di cooperazione o da una tensione più propriamente competitiva.
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