This paper has as its object the construction of Paths, that those signs, and incisions made on stone substrates that can be related to the stage of planning or implementation of the architectural or communication of the project and its construction phases with the laborers. These paths include, therefore, all of the recordings related to the construction phase and related to architectural design and its transmission during construction. Until now, studies conducted on the subject, given the archaeological dimension inherent in the subject, have revealed how the attention given to the tracks focused mainly on the "traces of processing" and the "guide lines", providing a sampling of the which is now recognized as a common practice of the construction process. Unlike paths etched designs on the spot of stone elements, relating to constructive and decorative parts, represents a field being defined, in which they meet, in a kind of multi-disciplinary teaching, the experiences of archaeological and architectural expertise. Considering the different possible interpretations, these tracks represent real projects of architectural details, scaled to the truth, or objective representations of parts produced, or even graphical models, in scale, used to control the phase of realization. Among the most prominent examples are cited: the geometric design etched into the floor of the temple of Zeus at Jerash in Lebanon, go back to bed where the nomogram to the size of architectural elements. The tracks on the paved entrance to the Mausoleum of Augustus in Rome reported to the eardrum of the Pantheon. The carvings in the temple of Apollo at Didime in Asia Minor, which interpreted the design drawings for the control, in the realization phase, the architectural elements.

Il presente contributo ha come oggetto i Tracciati di cantiere, ovvero quei segni e quelle incisioni realizzati su supporti lapidei che possono essere riferiti alla fase di progettazione o realizzazione del manufatto architettonico o di comunicazione del progetto e delle sue fasi costruttive alle manovalanze. Questi tracciati comprendono, dunque, tutte le incisioni riconducibili alla fase di cantiere e relative al progetto architettonico e alla sua trasmissione in corso d’opera. Sino ad ora gli studi condotti sull’argomento, considerata la dimensione archeologica insita nel tema, hanno rivelato come l'attenzione rivolta ai tracciati si è incentrata principalmente sulle “tracce di lavorazione” e sulle “linee di guida”, fornendo una campionatura di quella che ormai viene riconosciuta come prassi abituale del processo costruttivo. Diversamente i tracciati di disegni incisi in loco su elementi lapidei, relativi a parti costruttive e decorative, rappresenta un campo in via di definizione, nel quale si incontrano, in una sorta di dottrina pluridisciplinare, le esperienze archeologiche e le conoscenze tecniche architettoniche. Considerando le diverse ipotesi interpretative, tali tracciati rappresenterebbero dei veri e propri progetti di particolari architettonici, in scala al vero, o delle rappresentazioni oggettive di parti realizzate o, ancora, dei modelli grafici, in scala, utilizzati per il controllo delle fasi di realizzazione. Tra gli esempi più importanti si cita: il disegno geometrico inciso nel pavimento del tempio di Zeus a Jerash in Libano, letto quale nomogramma per risalire alle dimensioni di elementi architettonici. I tracciati presenti sul lastricato d'ingresso del Mausoleo di Augusto a Roma riferiti al timpano del Pantheon. Le incisioni nel tempio di Apollo a Didime in Asia Minore, interpretati quali disegni di progetto per il controllo, in fase realizzativa, degli elementi architettonici.

“Impronte” sulla pietra: tracciati e incisioni di cantiere nell’antichità / Inglese, Carlo. - STAMPA. - 6:(2014), pp. 192-194. (Intervento presentato al convegno Impronte - Idee per la rappresentazione tenutosi a Siracusa nel 10 Maggio 2013).

“Impronte” sulla pietra: tracciati e incisioni di cantiere nell’antichità

INGLESE, CARLO
2014

Abstract

This paper has as its object the construction of Paths, that those signs, and incisions made on stone substrates that can be related to the stage of planning or implementation of the architectural or communication of the project and its construction phases with the laborers. These paths include, therefore, all of the recordings related to the construction phase and related to architectural design and its transmission during construction. Until now, studies conducted on the subject, given the archaeological dimension inherent in the subject, have revealed how the attention given to the tracks focused mainly on the "traces of processing" and the "guide lines", providing a sampling of the which is now recognized as a common practice of the construction process. Unlike paths etched designs on the spot of stone elements, relating to constructive and decorative parts, represents a field being defined, in which they meet, in a kind of multi-disciplinary teaching, the experiences of archaeological and architectural expertise. Considering the different possible interpretations, these tracks represent real projects of architectural details, scaled to the truth, or objective representations of parts produced, or even graphical models, in scale, used to control the phase of realization. Among the most prominent examples are cited: the geometric design etched into the floor of the temple of Zeus at Jerash in Lebanon, go back to bed where the nomogram to the size of architectural elements. The tracks on the paved entrance to the Mausoleum of Augustus in Rome reported to the eardrum of the Pantheon. The carvings in the temple of Apollo at Didime in Asia Minor, which interpreted the design drawings for the control, in the realization phase, the architectural elements.
2014
Impronte - Idee per la rappresentazione
Il presente contributo ha come oggetto i Tracciati di cantiere, ovvero quei segni e quelle incisioni realizzati su supporti lapidei che possono essere riferiti alla fase di progettazione o realizzazione del manufatto architettonico o di comunicazione del progetto e delle sue fasi costruttive alle manovalanze. Questi tracciati comprendono, dunque, tutte le incisioni riconducibili alla fase di cantiere e relative al progetto architettonico e alla sua trasmissione in corso d’opera. Sino ad ora gli studi condotti sull’argomento, considerata la dimensione archeologica insita nel tema, hanno rivelato come l'attenzione rivolta ai tracciati si è incentrata principalmente sulle “tracce di lavorazione” e sulle “linee di guida”, fornendo una campionatura di quella che ormai viene riconosciuta come prassi abituale del processo costruttivo. Diversamente i tracciati di disegni incisi in loco su elementi lapidei, relativi a parti costruttive e decorative, rappresenta un campo in via di definizione, nel quale si incontrano, in una sorta di dottrina pluridisciplinare, le esperienze archeologiche e le conoscenze tecniche architettoniche. Considerando le diverse ipotesi interpretative, tali tracciati rappresenterebbero dei veri e propri progetti di particolari architettonici, in scala al vero, o delle rappresentazioni oggettive di parti realizzate o, ancora, dei modelli grafici, in scala, utilizzati per il controllo delle fasi di realizzazione. Tra gli esempi più importanti si cita: il disegno geometrico inciso nel pavimento del tempio di Zeus a Jerash in Libano, letto quale nomogramma per risalire alle dimensioni di elementi architettonici. I tracciati presenti sul lastricato d'ingresso del Mausoleo di Augusto a Roma riferiti al timpano del Pantheon. Le incisioni nel tempio di Apollo a Didime in Asia Minore, interpretati quali disegni di progetto per il controllo, in fase realizzativa, degli elementi architettonici.
Tracciati; Impronte; Disegni incisi; Disegni esecutivi; Cantieri
04 Pubblicazione in atti di convegno::04b Atto di convegno in volume
“Impronte” sulla pietra: tracciati e incisioni di cantiere nell’antichità / Inglese, Carlo. - STAMPA. - 6:(2014), pp. 192-194. (Intervento presentato al convegno Impronte - Idee per la rappresentazione tenutosi a Siracusa nel 10 Maggio 2013).
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