Quando si tratterà, perciò, della scrittura industriale si farà riferimento al concetto di industria ‘fordista’: ‘industriale’, quindi, nel senso fordista, in quanto l’immaginario sociale vive dello stereotipo stesso dell’industria fordista, che nacque nel 1914, ad opera di Henry Ford. Il primo ad occuparsi di fordismo a livello scientifico fu A. Gramsci, che lo definì come “(…) il maggiore sforzo collettivo verificatosi fin ora per creare con rapidità inaudita e con una coscienza del fine mai vista nella storia, un tipo nuovo di lavoratore e di uomo (…)” . A ciò D. Harvey, uno dei maggiori teorici del fordismo, rifacendosi alla scuola della regolazione, aggiunge che “(…) i nuovi metodi di lavoro sono inseparabili da uno specifico modo di vivere, di pensare, di sentire la vita” ; ed è questo proprio il caso degli autori plurali di consumo, a mio parere, più rappresentativi, ovvero: S. Casati Modignani, pseudonimo di Bice Cairati e Nullo Cantaroni; P. C. Cast e K. Cast (madre e figlia, scrittrici di romanzi fantasy); N. French (pseudonimo di due giornalisti londinesi, Nicci Gerrard e Sean French, marito e moglie, che scrivono thriller psicologici) e M. Delly, pseudonimo dei fratelli F. H. e J. M. H. Petitjean de la Rosiére.
La fabbrica del romanzetto amoroso: scrittura industriale di stampo fordista / Medaglia, Francesca. - In: FERMENTI. - ISSN 0046-3671. - STAMPA. - 241:(2014), pp. 164-174.
La fabbrica del romanzetto amoroso: scrittura industriale di stampo fordista
MEDAGLIA, Francesca
2014
Abstract
Quando si tratterà, perciò, della scrittura industriale si farà riferimento al concetto di industria ‘fordista’: ‘industriale’, quindi, nel senso fordista, in quanto l’immaginario sociale vive dello stereotipo stesso dell’industria fordista, che nacque nel 1914, ad opera di Henry Ford. Il primo ad occuparsi di fordismo a livello scientifico fu A. Gramsci, che lo definì come “(…) il maggiore sforzo collettivo verificatosi fin ora per creare con rapidità inaudita e con una coscienza del fine mai vista nella storia, un tipo nuovo di lavoratore e di uomo (…)” . A ciò D. Harvey, uno dei maggiori teorici del fordismo, rifacendosi alla scuola della regolazione, aggiunge che “(…) i nuovi metodi di lavoro sono inseparabili da uno specifico modo di vivere, di pensare, di sentire la vita” ; ed è questo proprio il caso degli autori plurali di consumo, a mio parere, più rappresentativi, ovvero: S. Casati Modignani, pseudonimo di Bice Cairati e Nullo Cantaroni; P. C. Cast e K. Cast (madre e figlia, scrittrici di romanzi fantasy); N. French (pseudonimo di due giornalisti londinesi, Nicci Gerrard e Sean French, marito e moglie, che scrivono thriller psicologici) e M. Delly, pseudonimo dei fratelli F. H. e J. M. H. Petitjean de la Rosiére.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.