Nell’ambito del dibattito sul processo di riforma della disciplina urbanistica e della politica di governo della città, e a partire dal libro “Amministrare l’urbanistica oggi”, che raccoglie e sviluppa i temi affrontati in quello del 1967 “Amministrare l’urbanistica”, l’articolo affronta una riflessione sui connotati fondamentali della urbanistica riformista di Giuseppe Campos Venuti che vengono in primis sostanziati nei caratteri di continuità, processualità e coerenza. Un’urbanistica non individuabile come una mera disciplina tecnica, ma come disciplina che condiziona l’economia e perfino la politica a livello territoriale e urbano. Un’urbanistica quale visione ideale e insieme concezione pragmaticamente operativa; quadro strategico di riferimento, ma anche modo di attuazione graduale, ispirata a una scelta che privilegia un sistema misto di “regole pubbliche” con “attuazione privata”. In questo quadro il libro costituisce una testimonianza che restituisce il senso di un approccio complesso e comprensivo, concreto ma basato su una “robusta e originale base teorica”, che coniuga la competenza disciplinare con un irrinunciabile impegno civile e politico, come mostra l’illustrazione tecnica delle cinque esperienze di pianificazione realizzate, di amministrazione dell’urbanistica, selezionate. In particolare, l’illustrazione mira a individuare gli elementi comuni delle politiche generali e delle strategie: il carattere eminentemente processuale; il contrasto, attraverso una governance operativa nel regime immobiliare vigente, alla rendita fondiaria urbana; la priorità della costruzione la città pubblica; i nuovi strumenti e meccanismi attuativi per una efficace attuazione del piano; il trattamento qualitativo e quantitativo delle previsioni residue della pianificazione; il potenziamento della quantità e della qualità del verde urbano; l’inserimento delle scelte strutturanti in un orizzonte metropolitano; la salvaguardia e la valorizzazione delle componenti storiche della città. Infine, la riflessione si sofferma sull’esperienza del Prg di Roma, avviata nel 1993 e terminata con l’approvazione nel 2008, un caso emblematico per complessità e dimensione, da ascriversi pienamente tra le esperienze di amministrazione dell’urbanistica, che contiene in sé la sintesi di tutte le più innovative sperimentazioni disciplinari.
La coraggiosa serietà del riformismo / Ricci, Laura. - In: URBANISTICA INFORMAZIONI. - ISSN 0392-5005. - STAMPA. - 247:(2013), pp. 36-40.
La coraggiosa serietà del riformismo
RICCI, Laura
2013
Abstract
Nell’ambito del dibattito sul processo di riforma della disciplina urbanistica e della politica di governo della città, e a partire dal libro “Amministrare l’urbanistica oggi”, che raccoglie e sviluppa i temi affrontati in quello del 1967 “Amministrare l’urbanistica”, l’articolo affronta una riflessione sui connotati fondamentali della urbanistica riformista di Giuseppe Campos Venuti che vengono in primis sostanziati nei caratteri di continuità, processualità e coerenza. Un’urbanistica non individuabile come una mera disciplina tecnica, ma come disciplina che condiziona l’economia e perfino la politica a livello territoriale e urbano. Un’urbanistica quale visione ideale e insieme concezione pragmaticamente operativa; quadro strategico di riferimento, ma anche modo di attuazione graduale, ispirata a una scelta che privilegia un sistema misto di “regole pubbliche” con “attuazione privata”. In questo quadro il libro costituisce una testimonianza che restituisce il senso di un approccio complesso e comprensivo, concreto ma basato su una “robusta e originale base teorica”, che coniuga la competenza disciplinare con un irrinunciabile impegno civile e politico, come mostra l’illustrazione tecnica delle cinque esperienze di pianificazione realizzate, di amministrazione dell’urbanistica, selezionate. In particolare, l’illustrazione mira a individuare gli elementi comuni delle politiche generali e delle strategie: il carattere eminentemente processuale; il contrasto, attraverso una governance operativa nel regime immobiliare vigente, alla rendita fondiaria urbana; la priorità della costruzione la città pubblica; i nuovi strumenti e meccanismi attuativi per una efficace attuazione del piano; il trattamento qualitativo e quantitativo delle previsioni residue della pianificazione; il potenziamento della quantità e della qualità del verde urbano; l’inserimento delle scelte strutturanti in un orizzonte metropolitano; la salvaguardia e la valorizzazione delle componenti storiche della città. Infine, la riflessione si sofferma sull’esperienza del Prg di Roma, avviata nel 1993 e terminata con l’approvazione nel 2008, un caso emblematico per complessità e dimensione, da ascriversi pienamente tra le esperienze di amministrazione dell’urbanistica, che contiene in sé la sintesi di tutte le più innovative sperimentazioni disciplinari.File | Dimensione | Formato | |
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