Cosa deve fare lo psicologo quando viene consultato da una persona omosessuale che crede che l’omosessualità sia un “errore”, una “malattia” o un “disordine morale” e per questo chiede di essere “curata” e aiutata a “cambiare” il proprio orientamento sessuale? Su questo argomento si gioca una partita clinica, scientifica e deontologica di enorme importanza. Depennata dal Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM) da più di vent’anni, l’“omosessualità egodistonica” (cioè il disagio marcato e persistente riguardo al proprio orientamento omosessuale) torna oggi alla ribalta in seguito al diffondersi delle cosiddette “terapie riparative”, della cui efficacia non esiste però un’adeguata documentazione scientifica. Abbiamo chiamato psicologi e psichiatri, italiani e stranieri, a ragionare su questo tema e a presentare le loro ricerche, nella speranza di fare chiarezza sulle caratteristiche del percorso evolutivo delle persone gay e lesbiche, e sulle conseguenze dell’interiorizzazione dei pregiudizi antiomosessuali. “Omofobia sociale”, “omofobia interiorizzata”, “identità”, “valori”, “minority stress”, “benessere psicologico” saranno le parole chiave di questa giornata di studio.

Omosessualità e psicoterapie / Nardelli, Nicola; S., Bakacs; Caristo, Chiara; DE BEI, Francesco; S., Meini; Tanzilli, Annalisa. - (2009).

Omosessualità e psicoterapie

NARDELLI, NICOLA;CARISTO, CHIARA;DE BEI, FRANCESCO;TANZILLI, ANNALISA
2009

Abstract

Cosa deve fare lo psicologo quando viene consultato da una persona omosessuale che crede che l’omosessualità sia un “errore”, una “malattia” o un “disordine morale” e per questo chiede di essere “curata” e aiutata a “cambiare” il proprio orientamento sessuale? Su questo argomento si gioca una partita clinica, scientifica e deontologica di enorme importanza. Depennata dal Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM) da più di vent’anni, l’“omosessualità egodistonica” (cioè il disagio marcato e persistente riguardo al proprio orientamento omosessuale) torna oggi alla ribalta in seguito al diffondersi delle cosiddette “terapie riparative”, della cui efficacia non esiste però un’adeguata documentazione scientifica. Abbiamo chiamato psicologi e psichiatri, italiani e stranieri, a ragionare su questo tema e a presentare le loro ricerche, nella speranza di fare chiarezza sulle caratteristiche del percorso evolutivo delle persone gay e lesbiche, e sulle conseguenze dell’interiorizzazione dei pregiudizi antiomosessuali. “Omofobia sociale”, “omofobia interiorizzata”, “identità”, “valori”, “minority stress”, “benessere psicologico” saranno le parole chiave di questa giornata di studio.
2009
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