Il crescente numero di catastrofi naturali e conflitti armati nel mondo comporta un drammatico delle emergenze umanitarie. In tali contesti, è necessaria una distribuzione capillare dei servizi sanitari, in modo da poter limitare i danni alle persone e ridurre per quanto possibile i decessi. La distruzione degli ospedali locali o l'assenza di strutture sanitarie, o ancora l'inadeguatezza delle stesse a ricevere molti feriti enfatizzano l'importanza degli ospedali da campo. Nati e sviluppatisi nel 1700 - 1800 circa in ambito militare, essi hanno assunto nel corso degli anni un ruolo chiave nella risposta alle emergenze anche in ambito civile. Portare il soccorso dove esso sia necessario in tempi rapidi è lo scopo dei field hospital per i quali è perciò indispensabile un'estrema mobilità, in termini di trasportabilità e di modularità, caratteristica quest’ultima che consente di ottenere configurazioni diverse in base alla conformazione del territorio o alle strategie militari grazie a differenti disposizioni dei moduli. Gli ospedali da campo devono essere inoltre di rapida messa in funzione e adatti a fornire assistenza a numerosi pazienti. Essi possono essere costituti da vari tipi di tende o da shelter o essere una combinazione dei due. Tali soluzioni modulari vengono impiegate anche in contesti diversi da quelli di immediata emergenza; si inseriscono per esempio a supporto di ospedali tradizionali per sostituire ambulatori o piastre operatorie nei periodi di ristrutturazione, oppure si usano come 'distretti sanitari mobili' per portare cure in territori privi di assistenza o come laboratori mobili di analisi chimico-fisiche. Stante il vasto ambito di applicazione, si evince l'importanza di equiparare l'efficienza e l'asepsi di queste strutture a quelle delle strutture tradizionali, con un adeguamento ad hoc dell'impiantistica ad esse dedicata in modo da poterle considerare non soltanto soluzioni di emergenza, ma moduli tecnologicamente avanzati e tali dunque da poter essere usati anche in sostituzione permanente di presidi in muratura. Il locale di maggiore criticità per quanto riguarda gli impianti è la sala operatoria. Le operating room (o.r.) di nuova generazione in cui si svolgono interventi cosiddetti "puliti" prevedono l'immissione dell'aria a flusso laminare attraverso plafoni dotati di filtri assoluti in modo da raggiungere una classe di contaminazione particellare ISO 5 e ridurre il numero di infezioni post-operatorie. Nel progetto di seguito illustrato si è cercato di assimilare a questa tipologia di o.r. la sala operatoria mobile in esame considerando condizioni climatiche esterne tipiche del Medio Oriente e ponendo attenzione ad alcune criticità proprie della struttura. Lo studio dell'inserimento della sala in un layout possibile di blocco operatorio campale realizzato in shelter e tensostrutture si è incentrato sulla separazione ottimale tra i percorsi sporchi da quelli puliti. Per rendere indipendenti nel corso della missione la piastra chirurgica e, più in generale, l'intero ospedale per ciò che riguarda la fornitura di ossigeno medicinale, si è valutato il vantaggio economico e logistico dell'uso di un produttore on-site basato sulla tecnologia PSA (Pressure Swing Adsorption). Infine, si sono stimati i consumi energetici del blocco operatorio.

Gli impianti nelle strutture sanitarie campali / Annesini, Maria Cristina; D'Orazio, Annunziata; G., Rabissi. - In: TECNICA OSPEDALIERA. - ISSN 0392-4831. - STAMPA. - 4:(2014), pp. 70-75.

Gli impianti nelle strutture sanitarie campali

ANNESINI, Maria Cristina;D'ORAZIO, Annunziata;
2014

Abstract

Il crescente numero di catastrofi naturali e conflitti armati nel mondo comporta un drammatico delle emergenze umanitarie. In tali contesti, è necessaria una distribuzione capillare dei servizi sanitari, in modo da poter limitare i danni alle persone e ridurre per quanto possibile i decessi. La distruzione degli ospedali locali o l'assenza di strutture sanitarie, o ancora l'inadeguatezza delle stesse a ricevere molti feriti enfatizzano l'importanza degli ospedali da campo. Nati e sviluppatisi nel 1700 - 1800 circa in ambito militare, essi hanno assunto nel corso degli anni un ruolo chiave nella risposta alle emergenze anche in ambito civile. Portare il soccorso dove esso sia necessario in tempi rapidi è lo scopo dei field hospital per i quali è perciò indispensabile un'estrema mobilità, in termini di trasportabilità e di modularità, caratteristica quest’ultima che consente di ottenere configurazioni diverse in base alla conformazione del territorio o alle strategie militari grazie a differenti disposizioni dei moduli. Gli ospedali da campo devono essere inoltre di rapida messa in funzione e adatti a fornire assistenza a numerosi pazienti. Essi possono essere costituti da vari tipi di tende o da shelter o essere una combinazione dei due. Tali soluzioni modulari vengono impiegate anche in contesti diversi da quelli di immediata emergenza; si inseriscono per esempio a supporto di ospedali tradizionali per sostituire ambulatori o piastre operatorie nei periodi di ristrutturazione, oppure si usano come 'distretti sanitari mobili' per portare cure in territori privi di assistenza o come laboratori mobili di analisi chimico-fisiche. Stante il vasto ambito di applicazione, si evince l'importanza di equiparare l'efficienza e l'asepsi di queste strutture a quelle delle strutture tradizionali, con un adeguamento ad hoc dell'impiantistica ad esse dedicata in modo da poterle considerare non soltanto soluzioni di emergenza, ma moduli tecnologicamente avanzati e tali dunque da poter essere usati anche in sostituzione permanente di presidi in muratura. Il locale di maggiore criticità per quanto riguarda gli impianti è la sala operatoria. Le operating room (o.r.) di nuova generazione in cui si svolgono interventi cosiddetti "puliti" prevedono l'immissione dell'aria a flusso laminare attraverso plafoni dotati di filtri assoluti in modo da raggiungere una classe di contaminazione particellare ISO 5 e ridurre il numero di infezioni post-operatorie. Nel progetto di seguito illustrato si è cercato di assimilare a questa tipologia di o.r. la sala operatoria mobile in esame considerando condizioni climatiche esterne tipiche del Medio Oriente e ponendo attenzione ad alcune criticità proprie della struttura. Lo studio dell'inserimento della sala in un layout possibile di blocco operatorio campale realizzato in shelter e tensostrutture si è incentrato sulla separazione ottimale tra i percorsi sporchi da quelli puliti. Per rendere indipendenti nel corso della missione la piastra chirurgica e, più in generale, l'intero ospedale per ciò che riguarda la fornitura di ossigeno medicinale, si è valutato il vantaggio economico e logistico dell'uso di un produttore on-site basato sulla tecnologia PSA (Pressure Swing Adsorption). Infine, si sono stimati i consumi energetici del blocco operatorio.
2014
impianti di condizionamento; qualità dell'aria; sala operatoria; ospedale da campo; Pressure Swing Absorption
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Gli impianti nelle strutture sanitarie campali / Annesini, Maria Cristina; D'Orazio, Annunziata; G., Rabissi. - In: TECNICA OSPEDALIERA. - ISSN 0392-4831. - STAMPA. - 4:(2014), pp. 70-75.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/553273
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