Nell’ambito della vasta panoramica effettuata nel corso di numerosi convegni promossi dell’AISCOM, rimane forse meno indagata la tradizione musiva dello specifico momento di passaggio tra medioevo maturo e primo Rinascimento. Sebbene la storiografia artistica abbia esaustivamente analizzato alcuni aspetti di questo delicato momento di passaggio, mai sono state partitamente osservate e rilevate sia da un punto di vista tecnico sia teorico, le scelte riguardo la trasformazione d’uso e di impiego del mosaico. Caso emblematico rimane quello di Donatello. Colpisce infatti l’inserimento delle tessere musive dorate sullo sfondo della famosa Cantoria scolpita dall’artista fiorentino per il Duomo di Firenze, sicuramente l’esempio più famoso nel Quattrocento di recupero della tecnica tradizionale del mosaico, che apparentemente non conosce soluzioni di continuità dall’età romana al Rinascimento. Tuttavia gli aspetti concernenti lo snodo tra l’epoca medievale e primo Umanesimo meritano di essere ulteriormente chiariti e approfonditi sia nelle pratiche tecnico-esecutive che nelle scelte estetiche e visive. Partendo dal caso esemplare di Donatello indagheremo a ritroso il percorso che conduce dalla tradizione policroma e polimaterica cosmatesca - espressa soprattutto nella suppellettile liturgica - all’uso della tecnica musiva, assai più sobrio e selettivo, operato nel Rinascimento. Di questo “rinnovato” utilizzo indagheremo sia le opere scultoree, quali i monumenti funerari o arredi liturgici, sia le decorazioni parietali e l’ornamentazione architettonica. Rimarrà infine da chiarire, a nostro avviso, anche il rapporto tra la sopravvivenza della pratica artigiana all’interno delle botteghe tardo-medievali e le scelte sempre più autonome e individualistiche operate dai singoli artisti del Quattrocento, che agiscono, nella temperie umanistica, con una rinnovata coscienza storico critica. Punto questo da chiarire anche attraverso l’indagine delle specifiche fonti trattatistiche.

Donatello e l’uso del mosaico in scultura: dalla pratica tardo-medievale al primo Rinascimento / Pedone, Silvia; M., Grasso. - STAMPA. - 1:(2013), pp. 367-382.

Donatello e l’uso del mosaico in scultura: dalla pratica tardo-medievale al primo Rinascimento

PEDONE, SILVIA;
2013

Abstract

Nell’ambito della vasta panoramica effettuata nel corso di numerosi convegni promossi dell’AISCOM, rimane forse meno indagata la tradizione musiva dello specifico momento di passaggio tra medioevo maturo e primo Rinascimento. Sebbene la storiografia artistica abbia esaustivamente analizzato alcuni aspetti di questo delicato momento di passaggio, mai sono state partitamente osservate e rilevate sia da un punto di vista tecnico sia teorico, le scelte riguardo la trasformazione d’uso e di impiego del mosaico. Caso emblematico rimane quello di Donatello. Colpisce infatti l’inserimento delle tessere musive dorate sullo sfondo della famosa Cantoria scolpita dall’artista fiorentino per il Duomo di Firenze, sicuramente l’esempio più famoso nel Quattrocento di recupero della tecnica tradizionale del mosaico, che apparentemente non conosce soluzioni di continuità dall’età romana al Rinascimento. Tuttavia gli aspetti concernenti lo snodo tra l’epoca medievale e primo Umanesimo meritano di essere ulteriormente chiariti e approfonditi sia nelle pratiche tecnico-esecutive che nelle scelte estetiche e visive. Partendo dal caso esemplare di Donatello indagheremo a ritroso il percorso che conduce dalla tradizione policroma e polimaterica cosmatesca - espressa soprattutto nella suppellettile liturgica - all’uso della tecnica musiva, assai più sobrio e selettivo, operato nel Rinascimento. Di questo “rinnovato” utilizzo indagheremo sia le opere scultoree, quali i monumenti funerari o arredi liturgici, sia le decorazioni parietali e l’ornamentazione architettonica. Rimarrà infine da chiarire, a nostro avviso, anche il rapporto tra la sopravvivenza della pratica artigiana all’interno delle botteghe tardo-medievali e le scelte sempre più autonome e individualistiche operate dai singoli artisti del Quattrocento, che agiscono, nella temperie umanistica, con una rinnovata coscienza storico critica. Punto questo da chiarire anche attraverso l’indagine delle specifiche fonti trattatistiche.
2013
Mosaico; scultura medievale e rinascimentale; Donatello; ARTE MEDIEVALE
04 Pubblicazione in atti di convegno::04b Atto di convegno in volume
Donatello e l’uso del mosaico in scultura: dalla pratica tardo-medievale al primo Rinascimento / Pedone, Silvia; M., Grasso. - STAMPA. - 1:(2013), pp. 367-382.
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