INTRODUZIONE Nello studio del funzionamento familiare la triangolazione delle fonti d’informazione coinvolgendo, ad esempio, madre, padre e adolescente aumenta l’attendibilità e la validità dell’assessment (Renk & Phares, 2004). La ricerca evidenzia in particolare un maggior disaccordo tra gli adolescenti e i loro genitori (Taber, 2010). Il presente contributo intende valutare la percezione del funzionamento familiare nella madre, nel padre e nel figlio come fattore di rischio e di protezione nel determinare i comportamenti a rischio. METODO. Soggetti: Hanno partecipato alla ricerca 102 nuclei familiari con un figlio unico con un’età compresa tra i 16 e gli 30 anni. Strumenti: il FACES-IV; (Olson, 2011; Baiocco et al., 2013) per l’assessment del funzionamento familiare; il Cognitive Appraisal of Risky Events Questionnaire (Fromme, Katz, Rivet, 1997) per valutare il coinvolgimento, le aspettative di rischio e beneficio i riferimento all’uso di droghe non legali e abuso alcolico. RISULTATI. Il test t per campioni appaiati non evidenzia differenze significative tra madri e padri in riferimento al funzionamento familiare. Emergono invece differenze tra madre e figli rispetto alla variabile invischiamento (t=3,47; p<.001) e tra padri e figli per la dimensione flessibilità (t=2,16; p<.05), invischiamento (t=2,49; p<.01) e soddisfazione (t=2,03; p<.05). Entrambi i genitori giudicano le loro famiglie come più invischiate mentre i padri sono in generale più soddisfatti del funzionamento familiare rispetto ai figli. I genitori dei ragazzi “a rischio” per sostanze illegali e alcol descrivono la loro famiglia come meno flessibili rispetto ai genitori dei ragazzi che non abusano di sostanze. I ragazzi coinvolti in comportamenti di abuso descrivono le loro famiglie come meno flessibili, meno coese, più disimpegnate e caotiche. CONCLUSIONI. Lo studio pone in evidenza l’importanza di una lettura triadica dei comportamenti di abuso in famiglie con adolescenti e giovani adulti.

Funzionamento familiare e comportamenti a rischio in adolescenti e giovani adulti in una prospettiva sistemica: percezioni a confronto / Baiocco, Roberto; Laghi, Fiorenzo; C., Laudani; Ioverno, Salvatore; F., Santamaria; Cacioppo, Marco. - STAMPA. - (2013). (Intervento presentato al convegno XV Congresso Nazionale della Sezione di Psicologia Clinica e Dinamica, AIP tenutosi a Napoli nel 27-29 settembre).

Funzionamento familiare e comportamenti a rischio in adolescenti e giovani adulti in una prospettiva sistemica: percezioni a confronto

BAIOCCO, ROBERTO;LAGHI, Fiorenzo;IOVERNO, SALVATORE;CACIOPPO, Marco
2013

Abstract

INTRODUZIONE Nello studio del funzionamento familiare la triangolazione delle fonti d’informazione coinvolgendo, ad esempio, madre, padre e adolescente aumenta l’attendibilità e la validità dell’assessment (Renk & Phares, 2004). La ricerca evidenzia in particolare un maggior disaccordo tra gli adolescenti e i loro genitori (Taber, 2010). Il presente contributo intende valutare la percezione del funzionamento familiare nella madre, nel padre e nel figlio come fattore di rischio e di protezione nel determinare i comportamenti a rischio. METODO. Soggetti: Hanno partecipato alla ricerca 102 nuclei familiari con un figlio unico con un’età compresa tra i 16 e gli 30 anni. Strumenti: il FACES-IV; (Olson, 2011; Baiocco et al., 2013) per l’assessment del funzionamento familiare; il Cognitive Appraisal of Risky Events Questionnaire (Fromme, Katz, Rivet, 1997) per valutare il coinvolgimento, le aspettative di rischio e beneficio i riferimento all’uso di droghe non legali e abuso alcolico. RISULTATI. Il test t per campioni appaiati non evidenzia differenze significative tra madri e padri in riferimento al funzionamento familiare. Emergono invece differenze tra madre e figli rispetto alla variabile invischiamento (t=3,47; p<.001) e tra padri e figli per la dimensione flessibilità (t=2,16; p<.05), invischiamento (t=2,49; p<.01) e soddisfazione (t=2,03; p<.05). Entrambi i genitori giudicano le loro famiglie come più invischiate mentre i padri sono in generale più soddisfatti del funzionamento familiare rispetto ai figli. I genitori dei ragazzi “a rischio” per sostanze illegali e alcol descrivono la loro famiglia come meno flessibili rispetto ai genitori dei ragazzi che non abusano di sostanze. I ragazzi coinvolti in comportamenti di abuso descrivono le loro famiglie come meno flessibili, meno coese, più disimpegnate e caotiche. CONCLUSIONI. Lo studio pone in evidenza l’importanza di una lettura triadica dei comportamenti di abuso in famiglie con adolescenti e giovani adulti.
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