Monumentum quod videtur fuisse familiae liberorum Neronis Drusi. Un capitoletto di CIL, VI da riconsiderare

This article emerged from the study of the eighty seven inscriptions which the Corpus Inscriptionum Latinarum attributed to the «monumentum quod videtur fuisse familiae liberorum Neronis Drusi» (CIL, VI 4327-4413) and from direct examination of the codex Marucellianus A 79, 1 which first registered them. From this new examination various chronological and antiquarian elements have emerged, leading us to revise our considerations on the original context of the inscriptions themselves and the topography of the sepulchral findings along the first mile of the Via Appia.

Dallo studio dei testi delle ottantasette iscrizioni che nel VI volume del Corpus Inscriptionum Latinarum vengono attribuite al "Monumentum quod videtur fuisse familiae liberorum Neronis Drusi" e del manoscritto contenuto nel Codice Marucelliano A 79, 1 di Firenze, che per primo le ha trascritte, sono emersi nuovi elementi sia di carattere cronologico che antiquario, i quali ci portano a riconsiderare sia il contesto di origine delle stesse iscrizioni sia la topografia dei rinvenimenti sepolcrali lungo il primo miglio della via Appia a Roma.