Italo Calvino (15 ottobre 1923-19 settembre 1985), intellettuale di grande impegno non solo culturale, ma anche civile e politico, è stato uno dei narratori italiani più importanti del XX secolo, essendo stato in grado di frequentarne tutte le principali tendenze letterarie e riuscendo, nel contempo, a focalizzarle da una certa distanza, ed avendo, proprio alla luce di ciò, la possibilità di svolgere un coerente percorso di ricerca personale. Infatti, come sostiene G. Ferroni, “(…) Calvino ha attraversato le esperienze essenziali della storia intellettuale del dopoguerra; ha avuto modo di seguire i nodi nevralgici delle trasformazioni della cultura italiana e internazionale, mantenendo sempre un lucidissimo rigore razionale, una volontà di capire i diversi aspetti della realtà” . Nell’estate del 1985, anno della sua morte per emorragia celebrale, Calvino stava elaborando un ciclo di sei lezioni che avrebbe dovuto tenere presso la Harvard University, a Cambridge, negli Stati Uniti, dove era stato chiamato per l’anno accademico 1985-1986 come Norton Lecturer, ruolo che a partire dal 1926 era stato affidato a grandi personalità, come tra gli altri: T. S. Eliot, J. L. Borges e N. Frye. Queste ‘lezioni’, cinque in tutto – Leggerezza, Rapidità, Esattezza, Visibilità e Molteplicità (Calvino purtroppo non aveva ancora elaborato l’ultima al momento della sua morte) – furono raccolte e pubblicate postume nel 1988 sotto il titolo Lezioni americane: Sei proposte per il prossimo millennio. L’intento delle Lezioni americane era quello di manifestare “(…) le possibilità e i limiti della letteratura in tempi in cui ogni sintesi è divenuta impossibile” . Tra queste Lezioni la più stimolante è certamente l’ultima, Molteplicità, in quanto è quella che maggiormente si collega alla contemporaneità, ed infatti Calvino stesso chiarisce: “(…) come nella nostra epoca la letteratura sia venuta facendosi carico di questa antica ambizione di rappresentare la molteplicità delle relazioni, in atto e potenziali” . Calvino propone, quindi, delle ‘aperture’ letterarie fortemente innovative, proprio in ragione del fatto che questo libro è “stupendamente duplice, un testo letterario che parla di letteratura” .

Italo Calvino e la 'molteplicità' / Medaglia, Francesca. - In: MOSAICO ITALIANO. - ISSN 2175-9537. - STAMPA. - 98:(2012), pp. 25-29.

Italo Calvino e la 'molteplicità'

MEDAGLIA, Francesca
2012

Abstract

Italo Calvino (15 ottobre 1923-19 settembre 1985), intellettuale di grande impegno non solo culturale, ma anche civile e politico, è stato uno dei narratori italiani più importanti del XX secolo, essendo stato in grado di frequentarne tutte le principali tendenze letterarie e riuscendo, nel contempo, a focalizzarle da una certa distanza, ed avendo, proprio alla luce di ciò, la possibilità di svolgere un coerente percorso di ricerca personale. Infatti, come sostiene G. Ferroni, “(…) Calvino ha attraversato le esperienze essenziali della storia intellettuale del dopoguerra; ha avuto modo di seguire i nodi nevralgici delle trasformazioni della cultura italiana e internazionale, mantenendo sempre un lucidissimo rigore razionale, una volontà di capire i diversi aspetti della realtà” . Nell’estate del 1985, anno della sua morte per emorragia celebrale, Calvino stava elaborando un ciclo di sei lezioni che avrebbe dovuto tenere presso la Harvard University, a Cambridge, negli Stati Uniti, dove era stato chiamato per l’anno accademico 1985-1986 come Norton Lecturer, ruolo che a partire dal 1926 era stato affidato a grandi personalità, come tra gli altri: T. S. Eliot, J. L. Borges e N. Frye. Queste ‘lezioni’, cinque in tutto – Leggerezza, Rapidità, Esattezza, Visibilità e Molteplicità (Calvino purtroppo non aveva ancora elaborato l’ultima al momento della sua morte) – furono raccolte e pubblicate postume nel 1988 sotto il titolo Lezioni americane: Sei proposte per il prossimo millennio. L’intento delle Lezioni americane era quello di manifestare “(…) le possibilità e i limiti della letteratura in tempi in cui ogni sintesi è divenuta impossibile” . Tra queste Lezioni la più stimolante è certamente l’ultima, Molteplicità, in quanto è quella che maggiormente si collega alla contemporaneità, ed infatti Calvino stesso chiarisce: “(…) come nella nostra epoca la letteratura sia venuta facendosi carico di questa antica ambizione di rappresentare la molteplicità delle relazioni, in atto e potenziali” . Calvino propone, quindi, delle ‘aperture’ letterarie fortemente innovative, proprio in ragione del fatto che questo libro è “stupendamente duplice, un testo letterario che parla di letteratura” .
2012
CALVINO; LEZIONI AMERICANE; MOLTEPLICITà
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Italo Calvino e la 'molteplicità' / Medaglia, Francesca. - In: MOSAICO ITALIANO. - ISSN 2175-9537. - STAMPA. - 98:(2012), pp. 25-29.
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