L'agricoltura per il recupero del paesaggio urbano

A recovery program of Rome-the sea sector should adopt a "strategy of the vacuum" pursuing goals such as reducing the tendency to building sprawl, the introduction of diversified and land anchored income forms, the ecological recovery of urban landscape, in order to the realization of an integrated with open space city. A scenario is using an high-level agriculture, providing different colture types depending on size, location and phytoclimate of lots. So agriculture not only as a redevelopment tool, according to a landscape criterion, but as a principle of an economy review of the entire area.

Il testo ipotizza l'impiego dell'agricoltura per il miglioramento della qualità del paesaggio urbano e della vita dei cittadini. Si ipotizza uno specifico strumento urbanistico che consenta uno spettro di attività agricole diversificate sulle aree non edificabili, aree che hanno perso la vocazione colturale in attesa di impieghi speculativi o di cambi di destinazione urbanistica. Su queste aree si suppone la possibilità di impianto di filiere produttive complesse a partire da una selezione di essenze vegetali oleoginose, da biomassa, da frutta, orticole e arboree a breve turno di ceduazione. Le filiere della forestazione urbana, per la coltivazione di essenze da biomassa o di varietà lignicole come il pioppo, delle oleoginose come il mais, il girasole e la colza per la produzione di biogas o di mangimi, gli orti e i frutteti sono pensati come strumenti di riqualificazione urbana dal punto vista paesaggistico-ambientale, socioculturale e economico nella misura in cui siano in grado di innescare catene produttive complesse. Il principio fondativo di tale ipotesi è la rinuncia all’idea di parco urbano tradizionale inteso come elemento “di peso” gestionale economico non più sostenibile nelle grandi aree urbane e la sua sostituzione con il parco agricolo, nel quale sia possibile una interazione virtuosa fra città e agricoltura negli ambiti di campagna urbana.