p 0.035).L’indice di disomogeneità del nodulo tiroideo risulta significativamente più alto nei noduli sospetti per malignità alla citologia (0,78 R.I. 0,58-1,44 vs 0,63 R.I. 0,47-0,87; p=0,02). Per validare la bontà del valore del coefficiente di variazione come misura di disomogeneità, si è confermato che esso è significativamente maggiore nel parenchima di pazienti con anti-TPO positivi rispetto ai negativi (mediana 0,38, R.I. 0,30-0,43 vs. 0,34, R.I. 0,29-0,41; Obiettivi dello studio: La gray-scale analysis è stata proposta per la caratterizzazione della patologia tiroidea diffusa (in particolare tiroidite autoimmune). Lo scopo dello studio è valutare se una tecnica basata sull’analisi dei livelli di grigio possa essere utilizzata per standardizzare la valutazione di ecogenicità ed ecostruttura del parenchima ed anche delle lesioni focali tiroidee.Materiali: Sono state esaminate le immagini ecografiche di 521 noduli solidi, candidati all’esecuzione di agoaspirato tiroideoecoassistito. Per ogni immagine, è stata selezionata un’area di interesse comprendente il nodulo. È stata inoltre considerataun’area di interesse delle stesse dimensioni e morfologia comprendente parenchima tiroideo normale ed una comprendente, per riferimento, i muscoli pretiroidei. Dati i valori di grigio medio e mediano e la deviazione standard dell’istogramma dei grigi del nodulo, del parenchima e del muscolo, sono stati calcolati: rapporto valore mediano di grigio nodulo/parenchima e parenchima/muscolo, coefficiente di variazione dei grigi sul parenchima e sul nodulo, come misura di disomogeneità ecostrutturale (indice di disomogeneità).Risultati: Il rapporto valore mediano di grigio nodulo/parenchima risulta significativamente più basso (come misura oggettiva di ipoecogenicità) nei noduli sospetti per malignità (categorie SIAPEC TIR4 e TIR5 oppure sospetti per carcinoma midollare) alla citologia (0,44 R.I. 0,38-0,60 vs 0,62 R.I. 0,43-0,93; p=0,003). Il dato è confermato sui noduli maligni confermati all’istologia definitiva rispetto ai benigni seguiti nel tempo (0,46 R.I. 0,39-0,75 vs 0,64 R.I. 0,43-0,93; p=0,03) e maligni all’istologia definitiva (0,73 R.I 0,52-1,21 vs 0,63 R.I.0.47-0,87; p=0,05).Conclusioni: La gray-scale analysis è una metodica a costo zero, facilmente applicabile da qualsiasi ecografista per la valutazione oggettiva delle caratteristiche ecografiche (ecogenicità ed anche ecostruttura) delle lesioni focali tiroidee, garantendo maggiore riproducibilità e minore variazione intra- ed interoperatore. I coefficienti ottenuti con questo metodo correlano con il rischio di malignità alla citologia ed all’istologia.
Gray-scale analysis nella valutazione del nodulo tiroideo / Grani, Giorgio; D'Alessandri, Mimma; Carbotta, Giovanni; Nesca, Angela; Vitale, Martina; DEL SORDO, Marianna; Fumarola, Angela. - ELETTRONICO. - (2013). (Intervento presentato al convegno XXIV Congresso Nazionale Società Italiana di Ultrasonologia in Medicina e Biologia tenutosi a Roma nel 16-19 Novembre 2013).
Gray-scale analysis nella valutazione del nodulo tiroideo
GRANI, Giorgio;D'ALESSANDRI, MIMMA;CARBOTTA, GIOVANNI;NESCA, ANGELA;VITALE, MARTINA;DEL SORDO, MARIANNA;FUMAROLA, Angela
2013
Abstract
p 0.035).L’indice di disomogeneità del nodulo tiroideo risulta significativamente più alto nei noduli sospetti per malignità alla citologia (0,78 R.I. 0,58-1,44 vs 0,63 R.I. 0,47-0,87; p=0,02). Per validare la bontà del valore del coefficiente di variazione come misura di disomogeneità, si è confermato che esso è significativamente maggiore nel parenchima di pazienti con anti-TPO positivi rispetto ai negativi (mediana 0,38, R.I. 0,30-0,43 vs. 0,34, R.I. 0,29-0,41; Obiettivi dello studio: La gray-scale analysis è stata proposta per la caratterizzazione della patologia tiroidea diffusa (in particolare tiroidite autoimmune). Lo scopo dello studio è valutare se una tecnica basata sull’analisi dei livelli di grigio possa essere utilizzata per standardizzare la valutazione di ecogenicità ed ecostruttura del parenchima ed anche delle lesioni focali tiroidee.Materiali: Sono state esaminate le immagini ecografiche di 521 noduli solidi, candidati all’esecuzione di agoaspirato tiroideoecoassistito. Per ogni immagine, è stata selezionata un’area di interesse comprendente il nodulo. È stata inoltre considerataun’area di interesse delle stesse dimensioni e morfologia comprendente parenchima tiroideo normale ed una comprendente, per riferimento, i muscoli pretiroidei. Dati i valori di grigio medio e mediano e la deviazione standard dell’istogramma dei grigi del nodulo, del parenchima e del muscolo, sono stati calcolati: rapporto valore mediano di grigio nodulo/parenchima e parenchima/muscolo, coefficiente di variazione dei grigi sul parenchima e sul nodulo, come misura di disomogeneità ecostrutturale (indice di disomogeneità).Risultati: Il rapporto valore mediano di grigio nodulo/parenchima risulta significativamente più basso (come misura oggettiva di ipoecogenicità) nei noduli sospetti per malignità (categorie SIAPEC TIR4 e TIR5 oppure sospetti per carcinoma midollare) alla citologia (0,44 R.I. 0,38-0,60 vs 0,62 R.I. 0,43-0,93; p=0,003). Il dato è confermato sui noduli maligni confermati all’istologia definitiva rispetto ai benigni seguiti nel tempo (0,46 R.I. 0,39-0,75 vs 0,64 R.I. 0,43-0,93; p=0,03) e maligni all’istologia definitiva (0,73 R.I 0,52-1,21 vs 0,63 R.I.0.47-0,87; p=0,05).Conclusioni: La gray-scale analysis è una metodica a costo zero, facilmente applicabile da qualsiasi ecografista per la valutazione oggettiva delle caratteristiche ecografiche (ecogenicità ed anche ecostruttura) delle lesioni focali tiroidee, garantendo maggiore riproducibilità e minore variazione intra- ed interoperatore. I coefficienti ottenuti con questo metodo correlano con il rischio di malignità alla citologia ed all’istologia.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.