Oggi la sostenibilità non è più solo un requisito riferibile alla materia di cui un prodotto è fatto, e le cose sono molto più complesse tanto che un prodotto green non è più indiscutibilmente verde: un colore da solo non riesce a rappresentare un concetto così articolato. Ecologia e sostenibilità so-no infatti divenuti concetti multiformi, densi e fortemente carichi di molteplici significati, arrivando ad investire fattori molto distanti tra loro come il processo produttivo, il consumo di energia e di risorse naturali, ma anche il livello culturale e ciò ha consentito di fatto di comunicare questo con-cetto in molti modi tra cui la strategia di marketing, la comunicazione aziendale, la filosofia di brand, ecc. Ma il colore, soprattutto se verde, è capace ancora di indicare eticità, naturalità, salubrità e be-nessere, in alcuni settori come ad esempio l’agroalimentare biologico la cui “immagine” è ancora fortemente riferita al colore verde, associato a genuinità e natura. Così, al colore delle spighe del grano si preferisce in questi casi quello verde della clorofilla, anche se sempre più si sceglie di raf-forzare il messaggio con simboli che rimandano a certificazioni di qualità (iso, CE, ecc.) o a de-nominazioni di categorie (dop, dco, dopg, ecc). E sempre in verde sono le energie rinnovabili, il cibo a chilometro zero, le vacanze, l'innovazione e le migliori tecnologie. Dunque, se è vero che abbiamo palette infinite per rappresentare l’ecologia, molto spesso ci mancano ancora le categorie di pensiero per moltiplicarla.
L’ecosostenibile è verde? / Lucibello, Sabrina; Cattaneo, Francesca. - In: ARTE E CRITICA. - ISSN 1591-2949. - STAMPA. - 76:(2013).
L’ecosostenibile è verde?
LUCIBELLO, Sabrina;CATTANEO, FRANCESCA
2013
Abstract
Oggi la sostenibilità non è più solo un requisito riferibile alla materia di cui un prodotto è fatto, e le cose sono molto più complesse tanto che un prodotto green non è più indiscutibilmente verde: un colore da solo non riesce a rappresentare un concetto così articolato. Ecologia e sostenibilità so-no infatti divenuti concetti multiformi, densi e fortemente carichi di molteplici significati, arrivando ad investire fattori molto distanti tra loro come il processo produttivo, il consumo di energia e di risorse naturali, ma anche il livello culturale e ciò ha consentito di fatto di comunicare questo con-cetto in molti modi tra cui la strategia di marketing, la comunicazione aziendale, la filosofia di brand, ecc. Ma il colore, soprattutto se verde, è capace ancora di indicare eticità, naturalità, salubrità e be-nessere, in alcuni settori come ad esempio l’agroalimentare biologico la cui “immagine” è ancora fortemente riferita al colore verde, associato a genuinità e natura. Così, al colore delle spighe del grano si preferisce in questi casi quello verde della clorofilla, anche se sempre più si sceglie di raf-forzare il messaggio con simboli che rimandano a certificazioni di qualità (iso, CE, ecc.) o a de-nominazioni di categorie (dop, dco, dopg, ecc). E sempre in verde sono le energie rinnovabili, il cibo a chilometro zero, le vacanze, l'innovazione e le migliori tecnologie. Dunque, se è vero che abbiamo palette infinite per rappresentare l’ecologia, molto spesso ci mancano ancora le categorie di pensiero per moltiplicarla.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.