The paper will focus on the complexity of a process that deeply characterize the city of Rome. The illegal building (abusivismo) is not just a drift, either intolerable because not allowed and for its negative effects on the town settings (soil consumption, equipment costs, starting from public transportation, zones to be regenerated, etc.), or possibly temporary, just needed to solve the housing problem whom public administration is not able to give an adequate response to. It is rather a widespread process of city self-making which defines social relationships and local economies, local self-management, identities and belongings, political relationships, public spaces and urban fabrics, ways of inhabiting, etc. This way of making city has an influence on a huge part of Rome and is not a secondary phenomenon, but a primary way that characterize the entire urban development of the capital. That phenomenon has had an evolution through time, and nowadays we cannot consider it due just to

Il contributo intende restituire la complessità di un processo che caratterizza profondamente la città di Roma. L’abusivismo costituisce non soltanto una deriva, inaccettabile per la sua illegalità e i suoi effetti negativi sull’organizzazione stessa della città (consumo di suolo, costi per la realizzazione dei servizi, a partire da quelli dei trasporti, aree sottodotate da recuperare, ecc.), e possibilmente temporanea, per rispondere ad una domanda abitativa cui l’amministrazione pubblica non riesce a rispondere in maniera adeguata. Si tratta piuttosto di un vasto processo di auto-costruzione della città che struttura rapporti sociali ed economie locali, forme di auto-organizzazione e di auto-governo locali, identità e appartenenze, rapporti politici, costruzione di spazi pubblici e tessuti urbani, forme di strutturazione dello spazio, ecc. Questo modo di costruire la città ne caratterizza una parte estremamente rilevante e non è assolutamente un fenomeno marginale, bensì una delle principali forme caratterizzanti l’intero sviluppo insediativo della città di Roma. Tale fenomeno ha avuto una sua evoluzione nel tempo, e non può oggi essere considerato soltanto come una risposta di “necessità” (sebbene il problema sia ancora presente). Dopo quindi una illustrazione dell’evoluzione storica e della portata del fenomeno, il contributo focalizza l’attenzione sulla situazione attuale ed, in particolare, sulla situazione dei “toponimi” ma soprattutto dei “consorzi di auto-recupero”, che costituiscono una forma di auto-gestione estremamente interessante, fondamentale quanto problematica. Vengono quindi discusse le loro modalità di funzionamento e di organizzazione, le ambiguità che ne derivano, il rapporto col governo complessivo della città; nonché il tipo di spazio e di luoghi che si costruiscono in questi territori.

Processi di auto-costruzione della città. Self-making processes in the city / Cellamare, Carlo. - In: URBANISTICATRE. - ISSN 1973-9702. - ELETTRONICO. - 2:I Quaderni(2013), pp. 7-33.

Processi di auto-costruzione della città. Self-making processes in the city

CELLAMARE, Carlo
2013

Abstract

The paper will focus on the complexity of a process that deeply characterize the city of Rome. The illegal building (abusivismo) is not just a drift, either intolerable because not allowed and for its negative effects on the town settings (soil consumption, equipment costs, starting from public transportation, zones to be regenerated, etc.), or possibly temporary, just needed to solve the housing problem whom public administration is not able to give an adequate response to. It is rather a widespread process of city self-making which defines social relationships and local economies, local self-management, identities and belongings, political relationships, public spaces and urban fabrics, ways of inhabiting, etc. This way of making city has an influence on a huge part of Rome and is not a secondary phenomenon, but a primary way that characterize the entire urban development of the capital. That phenomenon has had an evolution through time, and nowadays we cannot consider it due just to
2013
Il contributo intende restituire la complessità di un processo che caratterizza profondamente la città di Roma. L’abusivismo costituisce non soltanto una deriva, inaccettabile per la sua illegalità e i suoi effetti negativi sull’organizzazione stessa della città (consumo di suolo, costi per la realizzazione dei servizi, a partire da quelli dei trasporti, aree sottodotate da recuperare, ecc.), e possibilmente temporanea, per rispondere ad una domanda abitativa cui l’amministrazione pubblica non riesce a rispondere in maniera adeguata. Si tratta piuttosto di un vasto processo di auto-costruzione della città che struttura rapporti sociali ed economie locali, forme di auto-organizzazione e di auto-governo locali, identità e appartenenze, rapporti politici, costruzione di spazi pubblici e tessuti urbani, forme di strutturazione dello spazio, ecc. Questo modo di costruire la città ne caratterizza una parte estremamente rilevante e non è assolutamente un fenomeno marginale, bensì una delle principali forme caratterizzanti l’intero sviluppo insediativo della città di Roma. Tale fenomeno ha avuto una sua evoluzione nel tempo, e non può oggi essere considerato soltanto come una risposta di “necessità” (sebbene il problema sia ancora presente). Dopo quindi una illustrazione dell’evoluzione storica e della portata del fenomeno, il contributo focalizza l’attenzione sulla situazione attuale ed, in particolare, sulla situazione dei “toponimi” ma soprattutto dei “consorzi di auto-recupero”, che costituiscono una forma di auto-gestione estremamente interessante, fondamentale quanto problematica. Vengono quindi discusse le loro modalità di funzionamento e di organizzazione, le ambiguità che ne derivano, il rapporto col governo complessivo della città; nonché il tipo di spazio e di luoghi che si costruiscono in questi territori.
auto-organizzazione; pratiche dell’abitare; politiche pubbliche; self-organization; dwelling practices
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Processi di auto-costruzione della città. Self-making processes in the city / Cellamare, Carlo. - In: URBANISTICATRE. - ISSN 1973-9702. - ELETTRONICO. - 2:I Quaderni(2013), pp. 7-33.
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