Property rights and property wrongs. Il patrimonio pubblico e collettivo tra privatizzazione e riappropriazione. Riflessioni intorno ad alcune ipotesi di trasformazione di aree pubbliche o collettive a Roma

This essay focuses on the problems of managing public and collective properties in a time of economic crisis, and particularly on the choice of solving them through (different) forms of privatization. In this frame, the shift towards forms of re-use of existing buildings and urban structures represents a main challenge for urban planning: this is realized often through forms of privatization, which is conceptualized, to be very brief, as the best way of obtaining collective advantages. It is by scrutinizing actual cases that the actual meaning of public, private and collective interest emerges, demonstrating how planning discourses and practices can have different, even conflicting ways of intepreting the role of public and private actors and the way of interpreting their relationships.

L'attuale crisi economico-finanziaria rende evidente la necessità di pensare a nuovi modelli di assetto e di funzionamento delle città, e in questo rappresenta una sfida per la pianificazione urbana. Nel caso di Roma si tratterebbe di spostare una parte molto rilevante dell'economia urbana, quella legata alla rendita immobiliare e al settore edilizio, verso il recupero e il riuso. La riattribuzione di proprietà pubbliche o collettive a soggetti privati all'interno di questo quadro gioca un ruolo decisivo e mostra problemi teorici e pratici non banali, che coinvolgono anche la questione dei beni comuni. Un confronto tra le ragioni e i discorsi costruiti intorno ad esempi diversi di trattamento del tema della privatizzazione permette di capire il significato di pubblico e privato che sottendono. Il contributo propone una prima riflessione critica di queste proposte, evidenziandone i principali aspetti problematici da un punto di vista teorico, giuridico, etico, particolarmente in una prospettiva di Planning Theory.