La etiologia, la patogenesi e quindi la terapia della sintomatologia clirnateri-ca-perimenopausale sono attualmente oggetto di particolare attenzione da parte del mondo scientifico. Ciò è da porre in relazione da un lato con l'aumento del numero delle donne in menopausa dovuto all'allungamento della vita media, dall'altro con la maggiore possibilità di valutare sia le sostanze che i meccanismi che regolano le attività neuro-ormonali. I dati, ormai acquisiti, di cui ogni indagine deve tenere conto in modo pre-liminare sono: 1. La diminuzione fino a livelli degli estrogeni circolanti (1). 2. L'aumento transitorio, ma non di breve periodo, dei livelli di FSH ed LH (3). 3. L'importanza di una precedente esposizione dei tessuti in generale e dei neuroni ipotalamici in particolare a determinati livelli di estrogeni (2). 4 11 rapporto, a livello ipotalamico, fra regolazione della increzione delle gonadotropine e regolazione della temperatura corporea (3-4-5-6-7). Non è ancora sufficientemente chiarito, anche se le ipotesi e gli studi sono spesso suggestivi, il ruolo effettivo delle prostaglandine, catecolamine, catecoles-trogeni, norepinefrina, serotonina ed infine delle endorfine sulla genesi dei sin-tomi del climaterio perimenopausale (81 Tra i sintorni più frequenti, quello su cui si è rivolta l'indagine etiopatoge-netica è quello secondario ai fenomeni vasomotori e cioè le vampe di calore pre-senti in circa 1'8094: delle danne nella fase iniziale del climaterio perimenopau-sale ma che può perdurare anche per moolti anni. T.a comparsa frequentissima di un picco di LH in associazione con questo sintomo (4-5) ha fatto a lungo ipotizzare un rapporto di causa ed effetto tra questi fenomeni, rapporto tuttavia difficilmente spiegabile e contraddetto dalla compar-sa delle vampe di calore anche in donne ipofisectomizzate (9-10). Píù recentemente la possibilità di bloccare l'immissione in circolo dell'I:Si l e dell'LH mediante analoghi dei Gn-R1I ha dimostrato l'assenza di un rapporto causa-effetto tra picchi di concentrazione di 1.H ed FSH in circolo e comparsa delle vampe di calore (241). Per questo motivo si ritiene attualmente che entrambi gli eventi, vampe e picco di LH, siano conseguenza di una medesima causa ancora non sufficientemente chiara, probabilmente agente a livello ipotalamico. Per quanto riguarda la genesi di altri sintomi tipici vi è chi ritiene che essi, in particolare l'improvvisa sudorazione, siano più o meno direttamente collegati all'alterazione vasomotoria. Infine sia la cefalea che le variazioni dell'umore potrebbero essere collegate ai disturbi del sonno, a loro volta conseguenza delle ripetute vampe notturne (12); mentre la depressione potrebbe essere messa in rapporto non con vere cause organiche, ma piuttosto con l'impatto psicologico dell'inizio della senescenza fi-sica e sessuale (13)- La possibilità di creare, mediante l'uso di farmaci a diverso meccanismo di azione, una condizione umorale periferica simile alla menopausa fisiologica offre oggi stimolante campo di indagine per una valutazione diretta e obiettiva della etiologia e patogenesi della sintomatologia menopausale

Valutazione comparativa dei quadri sintomatologici in corso di terapia con analoghi del Gn-RH ed in menopausa / Morini, Alberto; Aleandri, Vincenzo; Piccinno, F; Marziani, Rosalia; Napolitano, Clemente; Abbondante, G.. - STAMPA. - 1:(1987), pp. 57-61. (Intervento presentato al convegno Seminario invernale di aggiornamento. Parte II tenutosi a Madonna di Campiglio nel 22 - 28 marzo 1987).

Valutazione comparativa dei quadri sintomatologici in corso di terapia con analoghi del Gn-RH ed in menopausa

MORINI, Alberto;ALEANDRI, Vincenzo;MARZIANI, Rosalia;NAPOLITANO, Clemente;
1987

Abstract

La etiologia, la patogenesi e quindi la terapia della sintomatologia clirnateri-ca-perimenopausale sono attualmente oggetto di particolare attenzione da parte del mondo scientifico. Ciò è da porre in relazione da un lato con l'aumento del numero delle donne in menopausa dovuto all'allungamento della vita media, dall'altro con la maggiore possibilità di valutare sia le sostanze che i meccanismi che regolano le attività neuro-ormonali. I dati, ormai acquisiti, di cui ogni indagine deve tenere conto in modo pre-liminare sono: 1. La diminuzione fino a livelli degli estrogeni circolanti (1). 2. L'aumento transitorio, ma non di breve periodo, dei livelli di FSH ed LH (3). 3. L'importanza di una precedente esposizione dei tessuti in generale e dei neuroni ipotalamici in particolare a determinati livelli di estrogeni (2). 4 11 rapporto, a livello ipotalamico, fra regolazione della increzione delle gonadotropine e regolazione della temperatura corporea (3-4-5-6-7). Non è ancora sufficientemente chiarito, anche se le ipotesi e gli studi sono spesso suggestivi, il ruolo effettivo delle prostaglandine, catecolamine, catecoles-trogeni, norepinefrina, serotonina ed infine delle endorfine sulla genesi dei sin-tomi del climaterio perimenopausale (81 Tra i sintorni più frequenti, quello su cui si è rivolta l'indagine etiopatoge-netica è quello secondario ai fenomeni vasomotori e cioè le vampe di calore pre-senti in circa 1'8094: delle danne nella fase iniziale del climaterio perimenopau-sale ma che può perdurare anche per moolti anni. T.a comparsa frequentissima di un picco di LH in associazione con questo sintomo (4-5) ha fatto a lungo ipotizzare un rapporto di causa ed effetto tra questi fenomeni, rapporto tuttavia difficilmente spiegabile e contraddetto dalla compar-sa delle vampe di calore anche in donne ipofisectomizzate (9-10). Píù recentemente la possibilità di bloccare l'immissione in circolo dell'I:Si l e dell'LH mediante analoghi dei Gn-R1I ha dimostrato l'assenza di un rapporto causa-effetto tra picchi di concentrazione di 1.H ed FSH in circolo e comparsa delle vampe di calore (241). Per questo motivo si ritiene attualmente che entrambi gli eventi, vampe e picco di LH, siano conseguenza di una medesima causa ancora non sufficientemente chiara, probabilmente agente a livello ipotalamico. Per quanto riguarda la genesi di altri sintomi tipici vi è chi ritiene che essi, in particolare l'improvvisa sudorazione, siano più o meno direttamente collegati all'alterazione vasomotoria. Infine sia la cefalea che le variazioni dell'umore potrebbero essere collegate ai disturbi del sonno, a loro volta conseguenza delle ripetute vampe notturne (12); mentre la depressione potrebbe essere messa in rapporto non con vere cause organiche, ma piuttosto con l'impatto psicologico dell'inizio della senescenza fi-sica e sessuale (13)- La possibilità di creare, mediante l'uso di farmaci a diverso meccanismo di azione, una condizione umorale periferica simile alla menopausa fisiologica offre oggi stimolante campo di indagine per una valutazione diretta e obiettiva della etiologia e patogenesi della sintomatologia menopausale
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