Nel 1978 lesioni neoplastiche concordemente riconosciute come carcinoma dell'endometrio costituirono un sorprendente reperto autoptico in due delle scimmie Rhesus trattate con Depo-Medrossiprogesterone Acetato (DMPA) per dieci anni con dosi 50 volte superiori a quelle comunemente utilizzate nella don-na a scopo contraccettivo (1). Otto patologi con esperienza specifica di tossicologia dei primati esaminarono accuratamente l'endometrio di tutte le altre scimmie trattate con DMPA, concludendo unanimemente che in, tutti gli animali sotto-posti a dosaggi medi ed alti dello steroide l'endometrio presentava il quadro della trasformazione deciduale dello stroma e dell'atrofia dell'epiteti° ghiandolare (1). In campo umano il Medrossiprogesterone Acetato (MPA) è stato da tempo impiegato ad alte dosi nel trattamento del carcinoma dell'endometrio (2,3) ed è ben noto come lo steroide sia in grado di bloccare ed addirittura invertire l’evolutività di lesioni endometriali pre-neoplastiche (3). E' inoltre un dato ac-quisito come l'MPA riduca a livello endometriale la concentrazione di recettori per l'estradiolo e per tutti gli steroidi in genere (4) e come il progesterone e i pro-gestinici sintetici aumentino l'attività 17B-olo deidrogenasica, riducendo cosi lo stimolo estrogenico per conversione dell'estradiolo nel meno attivo estrone(5-7). Studi su biopsie endometriali effettuate in donne sotto trattamento contrac-cettivo con DMPA condotti prima (8-26) e dopo (27-29) il 1978 non hanno indi-viduato alcun caso di trasformazione neoplastica. Pur nell'ambito di una certa variabilità da studio a studio i reperti ricalcano fondamentalmente tutti lo stesso quadro di soppressione endometriale. Alcuni Autori (10,26) hanno inoltre segna-lato la comparsa di una reazione deciduale dello stroma come evento costante e tendente ad accentuarsi durante il trattamento. Ulteriori ricerche sull'efficacia dell'MPA, somministrato per os o per via parenterale, nel trattamento delle forme avanzate o recidivanti di carcinoma endometriale hanno confermato la sua capacità di indurre una remissione della malattia itt almeno un terzo dei casi trattati (30-33).

Effetti sull'endometrio del Medrossiprogesterone acetato somministrato in alte dosi. Risultati preliminari / Primiero, Francesco Maria; Morini, Alberto; Addi, G; Aleandri, Vincenzo; Caruso, G; Benagiano, Giuseppe. - STAMPA. - 2:(1987), pp. 93-99. (Intervento presentato al convegno Seminario invernale di aggiornamento. Parte II tenutosi a Madonna di Campiglio nel 22 - 28 marzo 1987).

Effetti sull'endometrio del Medrossiprogesterone acetato somministrato in alte dosi. Risultati preliminari

PRIMIERO, Francesco Maria;MORINI, Alberto;ALEANDRI, Vincenzo;BENAGIANO, Giuseppe
1987

Abstract

Nel 1978 lesioni neoplastiche concordemente riconosciute come carcinoma dell'endometrio costituirono un sorprendente reperto autoptico in due delle scimmie Rhesus trattate con Depo-Medrossiprogesterone Acetato (DMPA) per dieci anni con dosi 50 volte superiori a quelle comunemente utilizzate nella don-na a scopo contraccettivo (1). Otto patologi con esperienza specifica di tossicologia dei primati esaminarono accuratamente l'endometrio di tutte le altre scimmie trattate con DMPA, concludendo unanimemente che in, tutti gli animali sotto-posti a dosaggi medi ed alti dello steroide l'endometrio presentava il quadro della trasformazione deciduale dello stroma e dell'atrofia dell'epiteti° ghiandolare (1). In campo umano il Medrossiprogesterone Acetato (MPA) è stato da tempo impiegato ad alte dosi nel trattamento del carcinoma dell'endometrio (2,3) ed è ben noto come lo steroide sia in grado di bloccare ed addirittura invertire l’evolutività di lesioni endometriali pre-neoplastiche (3). E' inoltre un dato ac-quisito come l'MPA riduca a livello endometriale la concentrazione di recettori per l'estradiolo e per tutti gli steroidi in genere (4) e come il progesterone e i pro-gestinici sintetici aumentino l'attività 17B-olo deidrogenasica, riducendo cosi lo stimolo estrogenico per conversione dell'estradiolo nel meno attivo estrone(5-7). Studi su biopsie endometriali effettuate in donne sotto trattamento contrac-cettivo con DMPA condotti prima (8-26) e dopo (27-29) il 1978 non hanno indi-viduato alcun caso di trasformazione neoplastica. Pur nell'ambito di una certa variabilità da studio a studio i reperti ricalcano fondamentalmente tutti lo stesso quadro di soppressione endometriale. Alcuni Autori (10,26) hanno inoltre segna-lato la comparsa di una reazione deciduale dello stroma come evento costante e tendente ad accentuarsi durante il trattamento. Ulteriori ricerche sull'efficacia dell'MPA, somministrato per os o per via parenterale, nel trattamento delle forme avanzate o recidivanti di carcinoma endometriale hanno confermato la sua capacità di indurre una remissione della malattia itt almeno un terzo dei casi trattati (30-33).
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