An analysis of default processes of transformation of some areas of the South had emerged as a widespread suspicion absence of significant forms of conflict. This, on the one hand, he suggested to put under observation latent powers (the gangs) and the weaknesses of the institutions on the other, has highlighted some of the missing links between the processes of transformation and reduced activation of the leadership of the subjects, even in conflict. The condition in which there are, in fact, a number of territories controlled by organized crime, it is often very close to the flat calm of people living with the abuses and bad governance without complaining, interfere or ask a new course (both "politicians are all the same "and" no project will ever change anything "). This condition emphasizes the distance between institutions and citizens, showing the irreducibility of perspectives, interests and values, which are not manifest themselves almost never in the dynamics of open confrontation. Absence of conflict would seem then, correspond, in certain territories: - dimensions chronic silent as to certain powers that define paradoxical conditions of 'conflict without violence', - tenacious resistance to change-connected location, the effects of the weakening of the role played by the subject sociali.Dagli areas of structural conflict and violent, such as the Israeli-Palestinian working for the formulation of hypotheses project of urban transformation, suggested to find ways to treat and combat the effects of the conflict in space occupied cities such as Hebron and uniforms and Jerusalem.

Dall’analisi su mancati processi di trasformazione di alcuni territori del Mezzogiorno era emersa una diffusa quanto sospetta assenza di forme di conflittualità significative. Questo, da un lato, ha suggerito di mettere sotto osservazione poteri latenti (le Mafie) e debolezze delle istituzioni; dall’altro, ha evidenziato alcuni dei nessi esistenti tra mancati processi di trasformazione e ridotta attivazione del protagonismo dei soggetti, anche in conflitto. La condizione nella quale si trovano, infatti, numerosi territori controllati dalla criminalità organizzata, è molto spesso vicina alla calma piatta di chi convive con i soprusi e il mal governo senza lamentarsi, interferire o chiedere un nuovo corso (tanto “i politici sono tutti uguali” e “nessun progetto cambierà mai nulla”). Tale condizione accentua la distanza tra istituzioni e cittadini, mostrando l’irriducibilità di prospettive, interessi e valori, che pure non si palesano quasi mai in dinamiche di scontro aperto . All’assenza di conflitto sembrerebbero quindi, corrispondere, in certi territori: - dimensioni croniche quanto silenti di certi poteri che definiscono condizioni paradossali di ‘violenza senza conflitto’; - resistenze tenaci al cambiamento collegata, proprio, agli effetti di indebolimento del protagonismo dei soggetti sociali. Dagli ambiti di conflitto strutturale e violento, come quello israelo-palestinese, il lavoro per la formulazione di ipotesi progettuali di trasformazione urbana, ha suggerito di trovare modi per trattare e contrastare gli effetti spaziali del conflitto in città occupate e divise come Hebron e Gerusalemme.

Pianificazione e conflitti / DE LEO, Daniela. - In: ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI. - ISSN 0004-0177. - STAMPA. - 106:XLIV(2013), pp. 103-111. [10.3280/asur2013-106008]

Pianificazione e conflitti

DE LEO, DANIELA
2013

Abstract

An analysis of default processes of transformation of some areas of the South had emerged as a widespread suspicion absence of significant forms of conflict. This, on the one hand, he suggested to put under observation latent powers (the gangs) and the weaknesses of the institutions on the other, has highlighted some of the missing links between the processes of transformation and reduced activation of the leadership of the subjects, even in conflict. The condition in which there are, in fact, a number of territories controlled by organized crime, it is often very close to the flat calm of people living with the abuses and bad governance without complaining, interfere or ask a new course (both "politicians are all the same "and" no project will ever change anything "). This condition emphasizes the distance between institutions and citizens, showing the irreducibility of perspectives, interests and values, which are not manifest themselves almost never in the dynamics of open confrontation. Absence of conflict would seem then, correspond, in certain territories: - dimensions chronic silent as to certain powers that define paradoxical conditions of 'conflict without violence', - tenacious resistance to change-connected location, the effects of the weakening of the role played by the subject sociali.Dagli areas of structural conflict and violent, such as the Israeli-Palestinian working for the formulation of hypotheses project of urban transformation, suggested to find ways to treat and combat the effects of the conflict in space occupied cities such as Hebron and uniforms and Jerusalem.
2013
Dall’analisi su mancati processi di trasformazione di alcuni territori del Mezzogiorno era emersa una diffusa quanto sospetta assenza di forme di conflittualità significative. Questo, da un lato, ha suggerito di mettere sotto osservazione poteri latenti (le Mafie) e debolezze delle istituzioni; dall’altro, ha evidenziato alcuni dei nessi esistenti tra mancati processi di trasformazione e ridotta attivazione del protagonismo dei soggetti, anche in conflitto. La condizione nella quale si trovano, infatti, numerosi territori controllati dalla criminalità organizzata, è molto spesso vicina alla calma piatta di chi convive con i soprusi e il mal governo senza lamentarsi, interferire o chiedere un nuovo corso (tanto “i politici sono tutti uguali” e “nessun progetto cambierà mai nulla”). Tale condizione accentua la distanza tra istituzioni e cittadini, mostrando l’irriducibilità di prospettive, interessi e valori, che pure non si palesano quasi mai in dinamiche di scontro aperto . All’assenza di conflitto sembrerebbero quindi, corrispondere, in certi territori: - dimensioni croniche quanto silenti di certi poteri che definiscono condizioni paradossali di ‘violenza senza conflitto’; - resistenze tenaci al cambiamento collegata, proprio, agli effetti di indebolimento del protagonismo dei soggetti sociali. Dagli ambiti di conflitto strutturale e violento, come quello israelo-palestinese, il lavoro per la formulazione di ipotesi progettuali di trasformazione urbana, ha suggerito di trovare modi per trattare e contrastare gli effetti spaziali del conflitto in città occupate e divise come Hebron e Gerusalemme.
inadeguatezza delle teorie; teorie e pratiche della pianificazione; conflitti urbani
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Pianificazione e conflitti / DE LEO, Daniela. - In: ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI. - ISSN 0004-0177. - STAMPA. - 106:XLIV(2013), pp. 103-111. [10.3280/asur2013-106008]
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